.: Discussione: Stop the fever-Fermiamo la febbre del pianeta

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Sergio Caramazza

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Inserito da Sergio Caramazza il 23 Mar 2008 - 19:50
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Caro Rizzo, quello che scrivi è eccitante. Farò in modo da non perdere il momento magico. Tuttavia, poichè ho l'animo dell'operaio, cioè di quello che si sporca le mani per "fare", credo che la vera lotta all'inquinamento si debba condurre "porta a porta". Esistono grandi temi di carattere nazionale, come la strategia delle fonti energetiche (che in Italia potrebbe essere rappresentata dall'equazione matematica del moto di una pallina in un flipper) e sulla quale i cittadini hanno a lungo litigato come al bar dello sport, aizzati non da partiti, ma da fazioni che vanno dai corrotti agli imbecilli e infine agli ignoranti, tra cui, Iddio mi perdoni, i Verdi. E da quei temi nobili fino al problema della monnezza sotto casa che è roba nostra-nostra. Bene, cosa fa Milano per questi temi terra terra? L'Ecopass? Mi viene da ridere solo perchè ho già vomitato abbastanza.
Zona 5. Una delle più verdi e popolose della città. La Caracas di Milano. Nel parco del Ticinello, di cui si è tanto parlato, c'è una vera e propria discarica abusiva perfettamente visibile dalle vie Treccani, Bellarmino, Dudovich che, chissà come mai, ogni tanto prende fuoco. I canali irrigui sono usati come discariche di tutto, compresi filtri esausti di sistemi di condizionamento industriali (batterie enormi). E questa è solo una parte di quello che si osserva in zona, tutta visibilissima e rintracciabilissima. Non mi soffermo sull'effetto della combustione in aria libera di rifiuti che non sono tipicamente RSU, bensì elettrodomestici, imbottiti, mobilio. I professoroni dell'ambiente e gli amministratori pubblici sanno di cosa parlo. E la cittadinanza che vive a poche decine di metri da quei luoghi sa anche che l'Ecopass gli è andata in quel posto due volte. Una perchè hanno dovuto pagare per far aumentare di valore le case in centro e l'altra perchè adesso tutti sanno che a Milano tutto va bene mentre il numero di neoplasie è in vertiginoso aumento nella zona in cui vivono. Certo, far fare duecento metri di strada a piedi ad un agente della polizia municipale per riscontrare queste "porcate" ed intervenire tempestivamente (e moooolto facilmente) non ha molto senso. Perchè dietro non c'è l'appalto per i sistemi automatizzati di rilevamento e l'esazione di gabelle in forme di tickets o di fines, bensì c'è solo ed unicamente la salute dei cittadini. E della Zona 5 si continua a parlare solo per il frastuono notturno nella zona dei navigli. Milano è tutta così, assediata da una cerchia di inquinamento ambientale e culturale. E così tutta l'Italia. Dunque le kermesse sono bellissime, ma mordere le calcagna degli amministratori pubblici, costantemente ed incessantemente produce di più. E con quesiti semplici come farebbe un Bertoldo qualunque ed ai quali oggi nessuno saprebbe, o avrebbe interesse a, rispondere
Affettuosamente. Sergio.

In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 21 Mar 2008 - 20:09
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