.: Discussione: Osservatorio di Milano: Lettera alle Istituzioni sull'ECOPASS

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Massimo Todisco

:Info Messaggio:
Punteggio: 5
Num.Votanti: 1
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Massimo Todisco il 13 Feb 2008 - 15:10
Discussione precedente · Discussione successiva
OSSERVATORIO DI MILANO

Via f. Albini, 3 tel. 02.57301721 MILANO

A

 
PREFETTO DI MILANO

Dr. Gianvalerio Lombardi

 

PRESIDENTE REGIONE LOMBARDIA

 

PRESIDENTE PROVINCIA DI MILANO

Dr.Filippo Penati

 

Presidenza Tribunale di Milano

d.ssa Livia Pomodoro

 

S.E. Cardinale di Milano

Dionigi Tettamanzi

 

Milano 11 febbraio 2008

E’ da più di un mese che è in vigore a Milano “l’Ecopass” ed all’Osservatorio di Milano giungono in continuazione centinaia e centinaia di e.mail, fax, telefonate di cittadini residenti in Milano ed in altri comuni della Provincia, che protestano in merito a tale imposta, considerandola inefficacie, ingiusta ed immorale.

Mi rivolgo a Lei, e ad altre rappresentanze delle massime Istituzioni Lombarde, non solo per manifestarLe le preoccupazioni mie e di tutti coloro che si sono rivolti al mio istituto, ma per poter avere una Sua autorevole opinione in relazione a questa tassa sostenuta da una campagna stampa senza precedenti che si limita a raccogliere le dichiarazioni del sindaco senza sviluppare nessuna autonoma indagine sentendo le opinioni di ARPA e le istituzioni dei cittadini.

L’Osservatorio di Milano, dal canto suo, ha svolto un’indagine mirata alla verifica degli effetti reali dell’Ecopass che Le invio prima di divulgarla agli organi di informazione e prima di aprire un grosso dibattito che sfocerà in una pubblica assemblea alla quale saranno invitati i cittadini dell’intera provincia.

Le sottopongo una sintesi della mia indagine suddivisa in tre capitoli:

·        Efficacia

·        Giustizia

·        Moralità


Efficacia: l’Ecopass interessa un’area di circa 8 Kmq, lo 0.4 % dell’intera area provinciale che consta di una superficie di 1.894 Kmq, e con la sua applicazione si fermano parzialmente ogni giorno 15.000/20.000 autoveicoli, rispetto ad 1.150.000 veicoli che, secondo lo studio dell’Assessorato Mobilità e Trasporti del Comune di Milano, circolano ogni giorno all’interno della città. Si comprende bene quindi come i valori di pm10 monitorati dall’ARPA a Milano, a Monza ed in altri 10 comuni della provincia hanno un andamento del tutto omogeneo, sia nei valori di crescita che di diminuzione.

Milano non si discosta evidenziando l’assoluta mancanza di “effetto ecopass”; tutto ciò non avviene quando viene attuato il provvedimento di circolazione a targhe alterne, quando i veicoli costretti al fermo sono oltre 300'000 ed in questo caso le centraline di Milano hanno un andamento al ribasso difforme e sostanzialmente più accentuato rispetto alle altre.

Lo stesso numero di splafonamenti dalla soglia massima sono omogenei in tutte le centraline dei comuni che ne sono muniti, e se quest'anno gli splafonamenti sono stati 20 rispetto ai 26 dello scorso anno, è per le diverse condizioni climatiche registrate nei due mesi posti a confronto: come conferma l’ufficio stampa dell’Aeronautica Militare sull’Italia del Nord nel mese di gennaio 2008 le precipitazioni atmosferica sono state quantificate nel 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2007. E’ vero, l’ATM registra un incremento di 15.000 utenti a fronte di un milione di passaggi a bordo dei mezzi pubblici di superficie e metropolitane: bisogna dire comunque che questi nuovi utenti, per il 50% non lasciano l’auto nel box, ma la utilizzano per uno spostamento in avvicinamento alla zona chiusa.

Troppo poco per ridurre l’inquinamento che continua a mantenere i suoi livelli.

Per questo l’Osservatorio propone una nuova politica del traffico che invece che basarsi su tasse e multe attui provvedimenti in grado di rendere più economico e competitivo l’utilizzo dei mezzi pubblici, con un forte incremento delle corsie preferenziali, il potenziamento e la maggior frequenza dei mezzi e la realizzazione di nuovi parcheggi di corrispondenza. E’ questa la strada decisa con successo da Parigi e Berlino con risultati che tutti conoscono.

Giustizia: L’ecopass va a gravare soprattutto sui ceti più deboli della città, in particolare ci riferiamo a famiglie monoreddito, lavoratori stranieri studenti di famiglie non facoltose, pensionati, molti dei quali sono obbligati all’utilizzo della propria auto per il trasporto di merci o per movimento di strumenti di lavoro, e per tutte le altre impreviste incombenze di ragione sociale quale il ricovero o l’assistenza a congiunti malati che si trovino nei tre ospedali, Fatebenefratelli, Policlinico, Pini che si trovano all’interno dell’area ecopass. In sostanza gravano su chi non può permettersi di acquistare un veicolo euro 3 o euro 4 per la pochezza del bilancio famigliare.

Immoralità: Con una spesa che varia da 2 a 10 €uro il Comune di Milano permette ai possessori di auto euro 1 e 2 di emettere, a secondo della cilindrata e dell’alimentazione, da 25 a 250 mg di pm 10 ogni km percorso; legittima tale emissione in cambio di denaro che affluisce nelle case comunali liberando colui che paga da ogni responsabilità “ se paghi puoi inquinare” recita la tassa, puoi sparare gas venefico ed hai la licenza di farlo sia davanti al passeggino di un bimbo che sotto le imposte di un asmatico.

Così vengono accomunati tutti indistintamente coloro che sono costretti ad accedere per motivi di lavoro a coloro che entrano per lo shopping o hanno un’attività economica altamente remunerativa che permette loro di non dare alcun peso a questa tassa; a costoro è permesso di minare la salute di tutti coloro che trovano sul loro percorso che sostanzialmente il comune gli “vende” concedendogli licenza di farlo.

            Ho sempre considerato la salute un valore che non ha prezzo, e che per ciò va difeso come recita l’art. 32 della Costituzione “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo nell’interesse della collettività”.

            Che sia un’istituzione Pubblica a mercificare la salute è ancora più grave, un vero cattivo esempio per le nuove generazioni che purtroppo vanno sempre più facendosi l’idea che con il denaro compri tutto, sia il lecito che l’illecito. Ho innanzi ai miei occhi quel giovane maggiorenne che chiede al genitore 10 €uro per entrare in centro sapendo che con quei soldi è legittimato all’utilizzo dell’auto e quindi ad inquinare al suo transito.

            Per tutti questi motivi ho già inoltrato ricorso al TAR Lombardia che lo ha considerato ricco di contenuti etici e di valide motivazioni e che si è riservato di chiedere al Comune il rimborso dei danni patiti dall’attuazione dell’ecopass una volta che la discussione entrerà nel merito in aprile e avrà un positivo esito.

Mi riservo di ricorrere alla procura della Repubblica di Milano ed alla Corte Costituzionale, rimango fiducioso in una Sua risposta a questa mia e nel contempo Le porgo cordiali saluti.

Il direttore, Massimo Todisco