.: Discussione: Termovalorizzatore e new Chinatown: il futuro che ci aspetta...

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 19 Feb 2008 - 17:46
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Dal sito Web del Comune di Milano:

ASIAN TRADING MILAN CENTER

Chinatown da zona Sarpi a Gratosoglio

Entro il 2010 sorgerà un polo per le attività commerciali all'ingrosso del quartiere cinese di Milano

Gli imprenditori cinesi del quartiere di via Paolo Sarpi traslocheranno nel nuovo polo integrato di attività e di servizi che sorgerà in via dei Missaglia, nel quartiere Gratosoglio. Sarà la prima importante iniziativa del genere in Italia e si chiamerà Atmc, "Asian Trading Milan Center". Sarà una struttura poliedrica per l'esposizione e la vendita all’ingrosso di merci, in grado di ospitare circa 600 singole unità commerciali.

Il progetto è stato annunciato, all’Urban Center della Galleria Vittorio Emanuele, dall’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, insieme con il Console cinese Zhang Limin e il rappresentante della comunità cinese a Milano Angelo Ou.

"Il dialogo tra il Comune e la comunità cinese ha trovato una strada davvero costruttiva. Si avvia ora un percorso, non ancora definito – ha sottolineato Carlo Masseroli - ma siamo su una strada molto importante che è anche un segno forte nel senso dell'integrazione. Si tratta di una buona operazione dal punto di vista architettonico e ambientale. Non è una soluzione di ripiego - ha aggiunto l'assessore - ma una soluzione esemplare".

“Ora ne discuteremo in Consiglio comunale - ha aggiunto Masseroli – seppure non siano ancora definiti i costi del progetto, ma posso affermare che gli oneri di urbanizzazione, che si aggireranno intorno ai 20 milioni di euro, serviranno per sostenere l'operazione stessa e per i bisogni del quartiere Gratosoglio. Il dialogo con il Consiglio di Zona e con la parrocchia, ad esempio – ha concluso l’assessore Masseroli - sono già iniziati. Indubbiamente terremo in debita considerazione le esigenze degli abitanti".

L'Asian Trading Milan Center non nasce per "trasferire" i cinesi dalla tradizionale zona cittadina verso aree periferiche, spegnendo le loro iniziative. Il progetto intende proprio offrire continuità e maggiore sviluppo. La delocalizzazione in una nuova area milanese promuove dall’esigenza di trovare una soluzione urbanistico-commerciale alternativa alla zona Sarpi. Si tratta dell'area vicino il centro della città, tra le vie canonica, Procaccini, Ceresio, Montello, Maggi, dove nel corso degli anni la presenza di centinaia di negozi e del conseguente movimento di auto e camion ha generato varie problematiche ai residenti.

Inizialmente il progetto verrà supportato da un gruppo di ideatori, al fianco di un pool di soci/finanziatori, i quali potrebbero costituirsi in società giuridica, la quale dapprima acquisirà l’area e finanzierà poi la realizzazione della struttura-base. Una società di servizi si dovrebbe poi occupare di gestire le infrastrutture, fornendo ogni necessario servizio e adeguato supporto. Il polo comprenderà edifici e padiglioni su due o tre livelli, un residence, un hotel, siti espositivi collegati con passerelle dal primo piano in su e forse, un museo cinese.

(19/02/2008)

Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/19/accordo_comune_chinatown.shtml 

L'assessore Masseroli: «È un progetto imprenditoriale»

Chinatown, c'è l'accordo su Gratosoglio

Individuata un'area di 53 mila metri quadrati in via dei Missaglia, a Gratosoglio. Oneri di urbanizzazione per circa 20 milioni di euro

Il Comune e la comunità cinese hanno trovato l'accordo per la delocalizzazione dei grossisti di via Paolo Sarpi. La soluzione è la costruzione in un'area a sud di Milano, via dei Missaglia, di un centro polivalente dove trasferire queste attività. «Un progetto imprenditoriale, non un trasloco e nemmeno un trasferimento - ha sottolineato l'assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli, che ha annunciato il raggiungimento dell'intesa con il console cinese Limin Zhang -. Anche la comunità cinese ha percepito che via Sarpi non è più adeguata allo scopo». Sull'area individuata sorgerà quello che è chiamato «Asian Trading Milan Center». La superficie è di 53 mila metri quadrati, estendibile a una superficie calpestabile di 76 mila metri quadrati, che darà spazio a circa 600 aziende. A Milano sono residenti circa 13 mila cinesi e sono presenti 2300 imprese, per un fatturato che si aggira intorno ai 600 milioni di euro all'anno. Le imprese cinesi a Cinatown sono poco più di 400. Il Comune ha previsto oneri di urbanizzazione per circa 20 milioni di euro, tempi previsti per la delocalizzazione 24-30 mesi.

IL PROGETTO - «È un'area di proprietà di privati, già disponibile - ha affermato Angelo Ou, uno dei mediatori cinesi -, sulla quale è stato elaborato un progetto». Un gruppo di privati cinesi è intenzionato ad acquistarla per realizzare il grande polo commerciale. Accanto a questa costruzione il progetto prevede la realizzazione di un residence, un albergo e alcuni servizi di pertinenza, tra cui un asilo. «È un sito che nel nostro progetto risponde a criteri costruttivi razionali e tutti coloro che sono interessati ad aprire una attività commerciale, lo potranno fare - ha spiegato Ou -. Inoltre è un sito che secondo noi può favorire l'integrazione della comunità cinese». Una caratteristica che non aveva l'area di Arese che, secondo lo stesso Ou, rispondeva a una logica di «ghettizzazione». Il progetto sarà presentato martedì alle 19.30 all'oratorio della Santissima Trinità in via Verga, nel cuore della Chinatown milanese, in una assemblea aperta a tutta la comunità cinese.

19 febbraio 2008

In risposta al messaggio di Piermario Sarina inserito il 26 Gen 2008 - 18:19
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