.: Discussione: L'arbitrio dei sopralzi, beffa oltre ai danni

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 25 Gen 2008 - 21:11
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Da ViviMilano - caso del giorno

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2008/01_Gennaio/25/caso.shtml

Il caso del giorno

L'arbitrio dei sopralzi, beffa oltre ai danni

Il Comune non può lavarsene le mani. Dirottiamo i contenziosi al difensore civico: non lasciamo che nel silenzio vinca il più forte


Caro Schiavi, sopra il mio appartamentino in viale Montegrappa c'erano dei solai, che anni fa furono venduti. Il neoproprietario li ha recuperati, ricavandone un'ampia mansarda, che sovrasta tre appartamenti e che occupa tutto il piano. I danni (crepe) che mi furono procurati durante i lavori sono stati riconosciuti dall'assicurazione dell'impresa, e liquidati. Ritenevo di aver saldato il mio conto con la legge sul recupero dei sottotetti. Legge che, un tempo, prevedeva il parere preventivo e vincolante del condominio (prima di ottenere il permesso); ora invece il permesso viene accordato, con la formula del «fatti salvi i diritti di terzi». Così, vince il più forte. Il proprietario dell'ampia mansarda ha fatto domanda (con la consueta formula del recupero dei sottotetti) per procedere a lavori-bis: la mansarda diventa un appartamentone con terrazza. Ottenuta con grande celerità la Dia dai competenti uffici, ha iniziato i lavori nonostante il voto contrario del condominio. Lavori assai invasivi, almeno per me. Ho dovuto chiedere aiuto ad un avvocato e un architetto. Sorvolo sui costi da affrontare. Puntualmente, sono arrivate le crepe, diffuse, già accertate dall'assicurazione dell'impresa. Poi ci sono state cospicue perdite d'acqua attraverso crepe ancora più larghe. Non fossi stato in casa,come spesso avviene, sarebbe stato un disastro: l'acqua avrebbe raggiunto l'impianto elettrico con conseguenze letali. Ho chiamato i vigili alle 10,30. Arrivo alle 16,30, con rimostranze. Il problema, mi hanno detto gli incolpevoli agenti, «è dell'amministratore, non nostro». L'amministratore ha detto di rivolgersi all'impresa. Chi protegge un cittadino in questo nostro Comune?

Antonio Ferrari

Caro Ferrari, in nome del recupero dei sottotetti si sta massacrando la linea del cielo di Milano. E si stanno mettendo tanti cittadini nelle sue condizioni: quelle di doversi difendere da soli. Il Comune non può lavarsene le mani. Dirottiamo i contenziosi al difensore civico: non lasciamo che nel silenzio di tutti vinca sempre il più forte.

Giangiacomo Schiavi
25 gennaio 2008