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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 7 Feb 2008 - 20:33
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Un saluto cordiale a tutti.
Di seguito un documento di sintesi per la problematica riguardante il cemento che incombe sul Parco delle Cave.
La sintesi - che abbiamo concordato per essere presentata alle Istituzioni - è relativa alla salvaguardia ambientale del Parco delle Cave, insignito del titolo “Tesoro del Mondo” FWT-UNESCO ed è stata realizzata dal gruppo di consiglieri zonali, volontari e cittadini che segue da anni l'emergenza PII Marchesi Taggia - Parco delle Cave e che ha voluto identificarsi nel Comitato spontaneo Salvaguardia Ambiente.

Grazie per l'attenzione.

Massimo de Rigo

Oggetto: IL CEMENTO INCOMBE SUL PARCO DELLE CAVE

Nella Zona 7 ad ovest di Milano, in fondo alla via Pompeo Marchesi, numerosi cittadini chiedono informazioni davanti agli enormi cantieri, rimanendo increduli su quello che si sta costruendo all'ingresso del Parco delle Cave da Quarto Cagnino, un quartiere gia’ provato dalla muraglia delle enormi case Gescal che negli anni ’70 ne ha sconvolto la fisionomia rurale e l'antico carattere storico.

Si tratta del PII Marchesi Taggia ora denominato sulla cartellonistica ufficiale "PII PARCO DELLE CAVE", termine contradditorio poiché un PII (Programma Integrato d’Intervento) nasce per bonificare un ambiente degradato e NON per sostituirsi a spazi di verde in parte privati e in parte pubblici.

Due sono i comparti:

1. il comparto B

http://www.partecipami.it/files/PdC+PII.jpg )

in corrispondenza del bosco distrutto del Marcionino, ha i cartelli del Comune di Milano e Provincia di Milano con l'indicazione rispettivamente:

http://www.partecipami.it/files/1.-cantiere_PII_14.6.jpg )

- PERMESSO DI COSTRUIRE 9982 del 11 dicembre 2006 - edificio B1

In questo comparto la costruzione e' in fase attiva;

- PERMESSO DI COSTRUIRE 9980 del 11 dicembre 2006 - edificio B2 

In questo comparto si sta lavorando con scavi in profondità.

2. Il comparto A (immediatamente a ridosso dell'area naturalistica) riportava ancora recentemente la dicitura:

- BONIFICA AREA V. POMPEO MARCHESI (termine lavori 23 maggio 2007) ma appare attualmente fermo.

Se ci è concessa ancora la libertà di esprimerci contro le cementificazioni, abbiamo il dovere di evidenziare che il PII Marchesi Taggia non è uno dei tanti Programmi di Intervento standard di Milano.

Quelli sottoindicati sono solo alcuni dati ricavati dal progetto planivolumetrico approvato a Palazzo Marino nel febbraio 2006 - in seconda convocazione e con la maggioranza divisa - appena prima delle elezioni comunali:

1. l'incredibile contiguità con l'area naturalistica del Parco delle Cave: il PII Marchesi Taggia è a ridosso dell'oasi lacustre floro-faunistica più pregiata e quasi interamente dentro la fascia di rispetto dei 300 metri dalle cave sorgive Casati e Ongari Cerutti;

2. l’enorme volumetria della cementificazione (112.000 mcubi) ha un altissimo indice di utilizzazione del territorio (U.T. 0,72) solitamente proponibile su un'area degradata e isolata da ogni contesto naturalistico;

3. la costruzione dei due primi lotti B1 e B2 ha violentemente 'cancellato' nel silenzio l'antico bosco del Marcionino

http://www.partecipami.it/?q=node/3003/2624&single=1 )
http://www.partecipami.it/files/area-marcionino_07.jpg )

4. è pianificata la distruzione di aree verdi private che costituiscono la porzione preponderante del PII, ma anche lo stravolgimento di superfici gia' pubbliche (il 20%, cioé 12.000mq sono gia' patrimonio  comunale e NON privato, come si evince dal sito del Comune)

http://www.partecipami.it/files/5.-casa_nel_bosco2006.jpg )
http://www.partecipami.it/files/Bosco_del_Marcionino_fly2.jpg )

5. queste le sue dimensioni: palazzoni alti fino a 28,5 metri, equivalenti all’altezza di 9 piani, in due comparti lunghi 125 metri, profondi 65 e con una sezione trasversale di 22, il doppio rispetto alle costruzioni del vicino quartiere;

http://www.partecipami.it/files/ricostruzione3D.jpg )

6. il progetto contempla un centro commerciale alto mt 23,5 (l'altezza usuale di un palazzo di sette piani);

7. il traffico veicolare che ne consegue è di 1.000 auto giornaliere in un punto strategico per tutto l'ecosistema del Parco delle Cave;

8. saranno sacrificate altre aree verdi pubbliche, quali il percorso "storico" presente sulle mappe del Catasto Teresiano del 1722: il progetto prevede infatti una strada a doppio senso al posto del sentiero alberato che costeggia l'alveo dell'antico fontanile Marcionino, prezioso poiché legato alle miracolose guarigioni di don Giuseppe Gervasini, meglio conosciuto come “Pret de Ratanà”, popolare guaritore ed erborista della storia milanese.

http://www.partecipami.it/misc/SentieroMarcionino.jpg )

Per questi dati e per la sua invasività su tutto il compensorio del Parco delle Cave – insignito del titolo “Tesoro del Mondo FWT-UNESCO ( http://www.fwtunesco.org ) – il PII PARCO DELLE CAVE esigerebbe un oggettivo e rigoroso approfondimento da parte di tutti gli Enti coinvolti.

I 112.000 metri cubi di cemento e le mille auto giornaliere del PII PARCO DELLE CAVE, a ridosso dell'oasi naturalistica del Parco delle Cave, resteranno una sconfitta collettiva, che ha escluso la globalità della cittadinanza da una scelta motivata come “riqualificazione ambientale" per privilegiare una minoranza.

L’iter del nuovo quartiere, sin dall'inizio, ha frantumato l’unità delle associazioni del Parco delle Cave dividendo un gruppo prima compatto nella sua difesa. 

Questa divisione è poi proseguita, con le medesime associazioni compiacenti al PII Marchesi Taggia, nel distruggere l'unità di gestione del Parco delle Cave, prima affidata ad ItaliaNostra ed oggi molto confusa.

Questi i quesiti che sottoponiamo alla Pubblica Amministrazione per un'attenta analisi e un'adeguata risposta:

1. Questo nuovo quartiere di oltre mille abitanti - ad imbuto sulle cave e senza sfoghi poiché  a ridosso delle aree lacustri - come sarà strutturato con un adeguato flusso viabilistico?  

2. E’ ammissibile lo stravolgimento viabilistico di tutto il traffico veicolare di Quarto Cagnino, già tortuoso e spesso intasato? 

3. Quale alternativa all'imbuto del sentiero del Marcionino, in casi di emergenza?

4. Il nuovo quartiere porterà l’impatto di auto, caldaie, condizionatori e di una barriera di cemento sugli habitat del Parco delle Cave: quali gli effetti previsti sul delicato contesto attiguo e protetto, rara oasi ancora respirabile di Milano e sugli stormi migratori che la sorvolano da sempre?

5. Con quali criteri paesaggistici sono stati concessi i permessi di costruire a ridosso di un percorso riconosciuto come di grande interesse paesistico? 

6. Come si può pretendere di fare pagare all’intera collettività il vantaggio di pochi? Quali gli interventi per mitigare e compensare adeguatamente l’oggettiva invasività di questo Programma Integrato di Intervento, nel momento in cui Milano viene indicata dal premio Nobel per la Pace Al Gore come “una delle città più amiche dell’ambiente in Europa e nel mondo”

COMITATO SPONTANEO SALVAGUARDIA AMBIENTE

Altre notizie e approfondimenti sul web:

( http://www.partecipami.it/?q=node/3003 )

( http://giacosilvia.iobloggo.com/archive.php?eid=7 )

( http://www.muggiano.it/RILE/ArchivioPDF/Aprile-06-B_R.pdf )

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/01_Gennaio/25/caso.shtml )

http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/09/Parco_delle_Cave_via_lavori_co_7_070309048.shtml )

http://www.corriere.it/vivimilano/forum/vivimilano/Thread?forumid=16&postid=128549 )

http://www.corriere.it/vivimilano/forum/vivimilano/Thread?forumid=16&postid=135839 )

In risposta al messaggio di Pierfilippo Pozzi inserito il 7 Feb 2008 - 10:25
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