.: Discussione: Una iniziativa riuscita

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Guido Miserandino

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Inserito da Guido Miserandino il 14 Gen 2008 - 01:50
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Come promesso al termine della riunione di sabato 12 gennaio, inserisco quanto avrei voluto dire e, per un disguido nella chiamata degli interventi, non mi è stato possibile esprimere.


Ho sentito con piacere Fiorella De Cindio parlare delle applicazioni informatiche realizzate per la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, ho ascoltato con altrettanto piacere e, devo dire con un misurato stupore, Manfredi Palmeri argomentare come se il dialogo tra cittadini ed istituzione del Comune di Milano fosse una pratica consolidata e senza alcuna preclusione (ma essendo io palermitano come lui, capisco come dia per reale ciò che è solo un suo desiderio).


La mia esperienza però, e con la mia età ne ho accumulata abbastanza, mi porta ad essere molto scettico perché se la partecipazione è difficile da ottenere la responsabilità è di tutti.

Qualcuno ha detto che alla gente manca il coraggio di rivolgersi alle istituzioni, io dico invece che manca la fiducia nelle istituzioni.

La mia idea di partecipazione è molto vicina alla Democrazia Partecipata come viene attuata nella vicina Confederazione Svizzera e stiamo studiando l’approntamento di un modello applicabile in Italia.

Ho creato nel 2001 una associazione “Il Gabbiano” che si occupa di cultura politica e sociale e vivo quotidianamente le difficoltà di aggregare persone per discutere. Con i gruppi “La Politica alla Gente” (siamo riusciti a crearne, con grande impegno, venti in diversi quartieri di Milano), facciamo riunioni periodiche con stesura di documenti e progetti, sapendo che sarà molto difficile avere un interlocutore nelle istituzioni, locali o nazionali.

Infatti la mia esperienza in Consiglio di Zona 4, nella scorsa “consigliatura” (come si dice comunemente), nell’opposizione, non è stata molto positiva sotto l’aspetto della partecipazione.

Nelle commissioni non vengono prese in considerazione idee e suggerimenti se non sono proposte dalla maggioranza, o condivise dal presidente; il pubblico può intervenire, ma viene ascoltato solo se potenziale elettore della maggioranza; in ogni caso l’effetto delle conclusioni è quasi sempre nullo perché al Centro le decisioni sono già state prese.

In Consiglio i cittadini possono essere presi in considerazione solo se intervengono in massa su un problema scottante; l’esempio classico è quello dei Box di Piazzale Libia che siamo riusciti a non fare costruire, con l’intervento massiccio degli abitanti e con pareri tecnici molto autorevoli, ma la maggioranza in consiglio non avrebbe voluto dare un parere sfavorevole ed ha ceduto solamente con la partecipazione massiccia degli abitanti, quasi totalmente elettori di maggioranza.

Quando sono intervenuti assessori, lo hanno fatto solamente per spiegarci progetti già decisi in giunta.

Le interrogazioni poi, anche se esiste l’obbligo di risposta, nella maggior parte dei casi è come se non si fossero fatte, anche se è vero che qualche volta si riesce ad avere una risposta.

Per esempio l’AMSA su mia richiesta ha spostato il giorno della pulizia del marciapiede centrale di Viale Umbria che coincideva con la pulizia delle altre strade del quartiere, rendendo problematico il parcheggio delle auto degli abitanti.

Ma non sempre le risposte sono positive, ci sono anche le risposte-vergogna come quella che ho ricevuto dai Vigili Urbani (io li chiamo sempre così) alla mia richiesta di un passaggio pedonale in Piazza Salgari dove per andare nell’aiuola centrale classica sede di riunione di anziani che si siedono a chiacchierare sulle panchine, si rischia di finire sotto un tram o una filovia o un TIR dell’ortomercato o un’auto perché non esistono passaggi pedonali. Bene, la risposta testuale è stata: poiché non vi sono stati incidenti con defunti nella piazza, il passaggio pedonale non serve!!!!


Ma io sono ottimista e passo alla proposta:

Un nostro amico ha diverse proposte per sostenere la democrazia partecipata tra le quali una che prevede un incentivo al cittadino le cui proposte vengano attuate, in proporzione all’entità del servizio reso; ma adesso vorrei sperimentare con voi un sistema di raccolta di opinioni su un argomento, in via di messa a punto, basato sul modello patchwork che colora le caselle delle risposte in base al grado di approvazione o di disapprovazione.

Ho creato una indagine “DEMOCRAZIA PARTECIPATA” per capire se il sistema riscuote la vostra approvazione. La domanda è: Questo strumento può essere utile per facilitare i contatti tra la cittadinanza e le istituzioni. Cosa ne pensi?
Riporto I link per la votazione:


Per votare in modo palese, dando il vostro nome ed un commento (preferibile):
http://www.hyperlinker.net/s.php?11d26p88r

Per dare un voto anonimo (ma è preferibile di no) cliccare semplicemente un link:
http://www.hyperlinker.net/s.php?11d26p88r&-2   un grande BOOOOOOO!
http://www.hyperlinker.net/s.php?11d26p88r&-1   un  piccolo boooo
http://www.hyperlinker.net/s.php?11d26p88r&0    assoluta indifferenza
http://www.hyperlinker.net/s.php?11d26p88r&1    un piccolo applauso


Per vedere i risultati dell’indagine:



Dal numero di caselle che si coloreranno potremo vedere quanti partecipano. Mi aspetto che almeno tutti i presenti sabato 12 gennaio vorranno partecipare, anche per confermare di aver letto il mio intervento.


Grazie dell’attenzione,

Guido Miserandino

In risposta al messaggio di Beppe Caravita inserito il 13 Gen 2008 - 15:59
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