.: Discussione: Il ruolo della bicicletta nelle politiche della mobilità e dell'ambiente urbano
:Info Utente:
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
Inserito da Oliverio Gentile il 16 Gen 2006 - 12:26
accedi per inviare commenti
|
Confronto tra i candidati alle primarie. Gelo tra Fo e Ferrante Bici, patto nell'Unione: «aumentare le piste» Il premio Nobel: sì ai bus ecologici. L’ex prefetto: blocchi antismog. Milly Moratti: sperimentare bici-taxi. Corritore: tutelare i pedoni Più biciclette e meno auto nel programma dell’Unione. Lo hanno promesso i candidati alle primarie del centrosinistra, che ieri sera per la prima volta si sono confrontati pubblicamente tutti e quattro, Milly Moratti, Davide Corritore, Bruno Ferrante e Dario Fo, su invito delle associazioni storiche e più recenti dei ciclisti milanesi. La notazione politica è che continua il gelo tra Fo e Ferrante, che ieri sera non si sono neppure salutati nonostante fossero seduti uno a fianco all’altro, mentre la Moratti e Corritore proseguono nell’opera di mediazione spingendo per una maggiore coesione nel lavoro dei quattro candidati. Il resto è il dibattito su come incentivare l’uso delle due ruote ecologiche: con ogni associazione che illustra il lavoro svolto in questi anni, dalle officine dove si rottamano le biciclette o si impara ad aggiustare una ruota bucata al gruppo che utilizza il velodromo del Parco Nord, agli studenti che chiedono il bici-sharing e sperano nelle riparazioni a domicilio. Il modello è Amsterdam, «e vi chiediamo di trasformare i nostri sogni in realtà», insistono uno dopo l’altro. Apre Milly Moratti, la sola che si presenta all’appuntamento in bici e che da anni si muove con questo mezzo. Ribadisce per esperienza che «è difficile essere ciclisti a Milano», pensa a cooperative che aggiustino le biciclette, ai bicitaxi e ai bici-pony express visti a New York. Corritore insiste sul fatto che «le auto tolgono spazio all’uomo e che bisogna restituire a ciascuno la libertà di movimento. Per fare questo dobbiamo anche avere il coraggio di dire dei no, invertendo la convinzione diffusa secondo la quale l’auto è il potere forte, mentre ciclisti e pedoni sono il potere debole e inascoltato». Tocca poi a Ferrante: «Opponiamoci ai poteri forti e agli interessi dei petrolieri, intervenendo con provvedimenti d’urgenza che blocchino le auto ed educando a una nuova cultura delle bici». Infine, Dario Fo propone la ricetta del sindaco di Londra per convincere i cittadini a lasciare le auto in garage: «Rottamare i bus che inquinano, garantire mezzi pubblici gratis a ragazzi e ultrasessantenni, aumentare frequenze e percorsi di tram e bus, aumentare le piste ciclabili». Le associazioni bocciano i candidati: «Siete impreparati». I quattro si ribellano: «Siamo qui per imparare». E promettono: «Dopo le primarie, chi vince si rivedrà con voi per definire alcuni punti programmatici su questo tema». di Elisabetta Soglio |
|
In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 13 Gen 2006 - 16:53
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
|
|