mi sento di condividere pienamente il pensiero di Alessandro, leggendolo mi è tornato in mente quello che ho provato leggendo quei manifesti in giro per il quartiere.
E riprendo il mio pensiero espresso in un precedente messaggio: qui bisogna capire, e lo devono anche capire quei gruppi e associazioni che nobilmente e altruisticamente tentano di aiutare i rom, che la priorità è la vivibilità del quartiere da parte di chi ci vive nella legalità e nel rispetto delle regole. In tutta questa situazione la prima e assoluta priorià è far sì che ragazze, bambini, studenti etc. possano girare per il quartiere senza paura, senza essere immersi nel fetore, senza vedersi attraversare i topi, senza rischiare malattie e intossicazioni perchè nel campo buttano e bruciano di tutto. Bisogna far capire a tutti che questa deve essere il primo obiettivo da raggiungere. Secondo, far questo cercando di trovare una qualche soluzione per chi di queste persone è in regola con la giustizia, soprattutto donne e bambini. Terzo, mandar via o comunque togliere dalla circolazione (carcere, rimandati al proprio Paese, etc.) chi non è in regola con la legge, chi ha precedenti penali, etc. Queste sono le priorità. Risolte queste, possiamo anche metterci a parlare di cultura rom, ma solo dopo. Parlarne prima vuol dire seriamente indispettire chi vive nel quartiere nella legalità, da legittimo cittadino.
Infine alcuni commenti:
1 - per le autorità preposte, attenzione a chi sta lasciando quel campo per andare nell'altra area deserta compresa tra via Colico e la ferrovia. Da quello che so, quell'area (adiacente alla nuova sede di Telelombardia) e di proprietà di un gruppo della grande distribuzione che non costruisce pare per problemi (costi) di bonifica del terreno. Rischiamo di trovarci nella stessa situazione.
2 - De Corato mi sembra si stia muovendo bene, almeno ci da' una speranza.
3 - Ringrazio questo forum che ci aggiorna su ciò che succede.

Saluti,
Massimo