.: Discussione: Allarme urbanizzazione selvaggia e non vincolata

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 28 Ott 2007 - 11:47
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Vedi quello che tu scrivi, Germana, è assolutamente reale, ma è paradossale pensare che il futuro di Milano, soprattutto nel 2016, sarà configurato con uno scenario inquietante, assolutamente privo di spazi di vivibilità umanamente sostenibile. Io temo che sia una Milano quella che si prospetta, dopo l'EXPO 2015, priva di spazi di libertà e di partecipazione: la gestione urbana sarà affidata alle clientele affaristiche e imprenditoriali che potranno, così, godere di diritti di costruzione, sottoponibili anche a cessione a terzi con lauti guadagni, dove la cittadinanza, le realtà consiliari, le istanze rappresentative democratiche non avranno più nessun tipo di potestà di intervenire, decidere, esprimere pareri di consenso o di dissenso. Io ho paura, cara Germana, di questa ipotesi che già si sta avverando nel momento in cui esiste e giace una riforma del regolamento edilizio per cui i pareri sugli interventi edilizi, le cosidette dia e superdia, che prevedono cambiamenti sostanziali volumetrici degli edifici non dovranno essere più soggetti a parere condizionato e vincolante delle realtà istituzionali, neppure del consiglio comunale, della sua commissione edilizia: tutto passerà agli uffici di settore che dovranno solo pronunciarsi nel merito della legalità, senza prevedere una direzione politica di programmazione del territorio.
Ognuno costruirà dove vorrà, basta che tutto rientri nella procedura prevista ex lege ed ex regolamento, che è, quest'ultima, ampiamente permissiva ed estensiva nella sua concezione applicativa.
Fino a oggi c'era poca informazione e comunicazione da parte delle istituzioni circa i progetti edilizi, che passavano in consiglio e in commissione, prima in zona poi in Comune, senza avere avuto la possibilità temporale di verificarli tramite una convocazione della residenza e della cittadinanza residente: oggi non solo questo si ripeterà, quindi i cantieri saranno posti dalla sera alla mattina all'insaputa della cittadinanza, ma addirittura neppure coloro che sono stati votati dalla stessa cittadinanza avranno diritto di opporsi o di analizzare i progetti medesimi.
Io parlerei di scenario futuro e prossimo di una gravità assoluta, dove vi è una vera cessione e svendita del territorio superficiale e anche sotterraneo della metropoli. A questo bisogna sapersi opporre con costanza, coerenza e determinazione: margini per evitare che questo accada ci sono ed è la forza dell'organizzazione civile e sociale autonoma che può veramente riuscire a incidere, con la sinergica azione di noi consigliere e consiglieri di zona che potranno determinare segnali politici, attraverso ordini del giorno e delibere, atti a invitare fortemente l'amministrazione a rivedere in primis ciò che sembra venire approvato e che permetterà che questa procedura divenga legittima: procedura che è alquanto insostenibile e devastante per il futuro equilibrio del territorio urbano.

Un caro saluto
Alessanxdro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 26 Ott 2007 - 11:48
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