A queste cose non ci si fa l'abitudine, e l'avverto che i Milanesi sono stufi di sentire o di veder scritti commenti come il Suo.

...mi consenta cortesemente di dissentire dal Suo "avvertimento". Forse Lei voleva dire, usare un altro verbo e questo le  è sfuggito. Ma lasciamo stare questo. Non e' il caso di soffermarcisi. Senza dubbio e' un errore di stampa. O di espressione. O di scelta del vocabolario:-)

Naturalmente i milanesi , come i cittadini di ogni altro luogo della terra, sono sicuramente, in gran parte, animati dai sentimenti e dalla visione della vita che Lei indica. Ce ne saranno una parte - come ovunque  in Italia e nel mondo - che hanno una diversa visione della vita, meno ispirata a principi positivi, in misura variabile. Ho voluto citare l'affermazione di un'amica, affermazione che peraltro risale a molti anni fa quando lei era studente universitaria qui a Milano proveniente da Reggio Emilia. Non ho mai dimenticato quella sua frase che probabilmente era dettata da delusioni umane multiple ricevute;  quel giorno mi domandai cosa volesse dire ma non indagai perche' forse non era il  momento.
Talvolta, negli ultimi anni, mi e' capitato di ripensare a quella frase nelle circostanze in cui ho visto aumentare nella citta'- dove pure io abito - atteggiamenti che non condividevo. Ne' condivido. Di intolleranza, di razzismo. Di milanesità intesa come - posso certo sbagliare la valutazione - una sorta di 'superiorità' . E allora via che ancora si sente parlare del meridionale scansafatica e poi dell'immigrato sporco e che ruba il lavoro eccetera  . Giudizi spesso tranchant. Lei capisce certo che il   problema e' piu' complesso.
(Apro una parentesi: l'assessore Barzaghi,dimissionato dal presidente Penati, è rientrato nel suo incarico e probabilmente ha avuto il suo peso in questa decisione di Penati di rientrare dalla sua decisione, anche la vastissima solidarietà espressa in centinaia e centinaia di lettere a Giansandro Barzaghi. Erano tutte e mail di milanesi on cui mi trovo d'accordo:-)

Comunque Lei dice che il milanese ha sempre voluto rispettare le regole..Certamente gli autori dei comportamenti che io ho citato e cheLei pure condivide - non sono milanesi. E mi ha colpito molto, sa, quel Cittadini Milanesi maiuscolo! Certamente il cuore detta forte,  lo capisco. Io ho nel cuore la mia infanzia in Emilia e certamente La capisco .
ma veramente quella cosa mi ha colpito:-)

Parlando dei lavavetri, certamente so che sono sfruttati da un racket. Non condivido che si sia parlato di colpire col carcere le vittime del racket: il lavavetri. Credo sia d'ccordo che non risolve cominciare da li'. Non posso negarmi un senso di solidarietà e pena per loro, come per tutti coloro che tendono la mano seduti per terra o che vendono accendini; non posso esimermi dal dare un piccolo contributo di solidarietà per il loro vivere così; e quella si puo' esprimere con un sorriso che non respinge o con un acquisto se pur piccolo.

Dei Rom sentii parlare piu' di una decina di anni orsono da una insegnante mamma di un compagno di mio figlio alle Superiori. Ella si prodigava con molto amore - mi raccontava - per i giovanissimi rom che erano nella sua classe. Evidentemente già allora avveniva che una parte di Rom desiderasse mandare a scuola i suoi figli. La mia amica era contenta di avere nella sua classe i bimbi rom e si augurava di poter sempre averli e che altri seguissero l'esempio.

Per la cronaca: io abito in zona Washington. Conosco Lorenteggio e Baggio ho abitato a Baggio anche, anni fa.

La prego di non "avvertirmi" piu'.