.: Discussione: Cantiere in piazza XXV Aprile, la situazione è insostenibile

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 11 Feb 2011 - 11:46
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Da milano.corriere.it:

ristoranti e laboratori per chef. resterà il palco per ospitare show e concerti

Teatro Smeraldo, giù il sipario
Nel 2012 arriverà Eataly


Da Torino il «tempio» commerciale del cibo e del gusto. Il patron Longoni: così non potevamo andare avanti


MILANO - L'annuncio - a sorpresa - è di Ornella Vanoni, ospite della mattinata dedicata al Salone del Mobile al Piccolo Teatro. La cantante della «Mala» guarda il suo vicino di sedia, Oscar Farinetti, e cioè il papà di Eataly, bandiera del cibo italiano buono e sano. Poi, con il microfono in mano, gli sorride: «Tanto possiamo dirlo che nello Smeraldo ci entri tu. A noi toccherà esibirci da qualche altra parte, speriamo al Lirico». Colpo di scena. Mormorio in platea. Come? Chiude lo Smeraldo? Un altro caposaldo della cultura ambrosiana che ci saluta? Farinetti resta muto per un attimo. Poi, visto che ormai il danno è fatto, dice: «È vero, siamo in trattativa, potremmo aprire nel 2012». E la conferma arriva anche dal patron Gianmario Longoni, pur con un sospiro: «Così non potevamo andare avanti».

Fine di un'epoca. Ne inizia un'altra. All'insegna del 100 per cento made in Italy e dello slow food. E anche se la firma ufficiale ancora non c'è, Farinetti confessa: «Visto che siamo in piazza XXV Aprile, ci piacerebbe aprire il 25 aprile del 2012 nella città medaglia d'oro della Resistenza». Richiami storici e simbolici: «Ogni Eataly che apriamo è legato a un valore: a Milano sarà ancorato allo spettacolo. Non possiamo uccidere un luogo come lo Smeraldo, dove hanno cantato Bob Dylan e Ray Charles: per questo resterà il palco per ospitare show e concerti». Il progetto: 2500 metri quadrati in cui allestire quattro o cinque ristoranti, laboratori per la didattica e banconi per la vendita dei prodotti. Scelta ideale anche in vista dell'Expo dedicata a «nutrire il pianeta».

Il Teatro e la piazza. Entro due mesi dovrebbe essere concluso il cantiere del maxiparcheggio che per anni ha devastato l'area dello Smeraldo causandogli «danni per milioni». Longoni è sereno: «Ora l'area sarà più bella». Ma indietro non si torna: «La corsa per noi è finita due anni fa, quando ancora si poteva recuperare, ormai è tardi». Orgoglio: «Siamo l'unico teatro che non riceve contributi pubblici». Il futuro: «Faremo fruttare la struttura convertendola in qualcosa di valore come Eataly. Certo, ci sono proposte economicamente più interessanti, ma in questa zona bisogna mantenere la qualità». Trattativa in corso, Longoni cerca una nuova sede. Traslocare agli Arcimboldi? «Magari», dice. «Lo abbiamo già chiesto all'assessore Finazzer Flory». Che risponde: «Disponibile a parlarne, l'Arcimboldi è pronto a sostenere una gestione privata. E noi, in questo modo, potremmo dare più risorse ai teatri di periferia». C'è anche l'opzione Garibaldi-Repubblica. Ma resta l'amarezza: «A meno che non avvenga un miracolo - conclude Longoni - questa volta ce ne dobbiamo proprio andare».

Annachiara Sacchi

11 febbraio 2011

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Set 2010 - 14:18
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