.: Discussione: Cantiere in piazza XXV Aprile, la situazione è insostenibile

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Giu 2010 - 14:21
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Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Piazza XXV Aprile, cantieri infiniti

I negozianti: rischiamo di chiudere

Gentile signora, che a Milano ci siano, da anni, in piazza XXV Aprile, cantieri per i parcheggi è cosa risaputa. Ma ho sentito la necessità di scriverle per rendere note la mia rabbia e la mia amarezza. Non vorrei risultare patetico né tanto meno passare da vittima, voglio solo gridare a gran voce la mia esasperazione. Il mio negozio situato in piazza è isolato da barriere di metallo e transenne che impediscono ogni tipo di vista e di passaggio. Per arrivare bisogna percorrere un sentiero a ostacoli, che quando piove, diventa impraticabile. Mi blocca la presenza di un cantiere aperto e inutile, diventato un deposito di ferri che non vengono utilizzati ma semplicemente lasciati lì. Non ho un minimo varco che mi consenta di collegarmi con il passaggio pedonale. Chissà quanti avranno pensato «ma tanto Princi ha altri negozi...». Ebbene io mi sono stancato perché mi sono rivolto più volte alle autorità competenti e il risultato è stato un’unica presa in giro, fatta di finte promesse mai concretizzate. Mi sento così male quando entro in negozio che ci vado il meno possibile, e sì che ci passavo sempre, mattina e sera: ora ho il 50% dei dipendenti in meno, 40 persone licenziate e il 60% in meno di fatturato, che a molti non interesserà perché pensano che io incassi chissà quanto con gli altri miei punti vendita. E invece sono quelli che mi permettono di tenere in piedi lo sfortunato negozio di piazza XXV Aprile, ma se dovesse continuare così dovrò abbassare la saracinesca. In tempi di crisi, questo significherebbe ulteriore disoccupazione. Dovrò lasciare a casa altre 60 persone. Ho creato centinaia di posti di lavoro per questa città che mi ha dato tutto, che amo profondamente: è possibile che non ci si renda conto del danno morale ed economico che si sta facendo con questi cantieri? Nella zona si sono poi creati dei clan che si sono fatti aprire un varco centrale apposito per il passaggio pedonale, hanno avuto marciapiedi più ampi per permettere ai clienti di arrivare facilmente ai loro esercizi: ed io? Non volendo legarmi a situazioni imbarazzanti ne ho pagato le conseguenze. Sono andato via da Reggio Calabria 30 anni fa per non subire angherie, per non dover barattare favori con favori e ritrovo qui una situazione analoga.

Rocco Princi


Conosco il suo bel negozio, forse il più bel panettiere della città, e piange il cuore a pensare alla sorte che lo aspetta assieme alle persone che ancora vi lavorano. E condivido la sua rabbia per l'indifferenza che le «autorità competenti» oppongono a un problema annoso come questo, del quale, peraltro, il Corriere ha già scritto—inutilmente —parecchie volte.

Isabella Bossi Fedrigotti
11 giugno 2010
(ultima modifica: 14 giugno 2010)

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 6 Set 2007 - 16:11
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