Se affrontiamo in questo modo leggero e svogliato le problematiche della prima impresa di Lombardia (... pu sè che nutisi, spetteguless...) stiamo freschi, governare la cosa pubblica ed il destino di una comunità è ben altra cosa ed implica predisposizione anche mentale. Malpensa è una realtà logistica d'eccellenza che vale punti di PIL e migliaia di posti di lavoro, ma ancora oggi ha il difetto di essere una cattedrale nel deserto per mancata programmazione del sistema-Italia, troppo abituato a vivere e a dare il meglio solo nelle emergenze, (sub)cultura italiana. Adesso bisogna saper andare oltre la voglia di polemiche sterili e fare quello che non s'è fatto finora, recuperando il tempo perduto, andando avanti nella direzione giusta. Hub (tale se raggiunge la quota del 30% di passeggeri in transito via aero-feeders da altri aeroporti) o non-hub (voli point-to-point), la questione vera è dotare il sistema Italia di una piattaforma logistica strategica passeggeri e merci ben collegata col mondo. Le economie agresti e bucoliche dell'italietta di cartone, sostenuta da chiacchere e battaglie di retroguardia, sono finite da 60 anni, adesso bisogna convincere gli ultimi giapponesi nella jungla a deporre le armi (la lingua per straparlare) e ad affrontare i problemi con cognizione di causa (know-how) e determinazione. Oggi il Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati è a Malpensa per incontrarsi con SEA Avv.Bonomi, con gli amministratori locali del comprensorio e le parti sociali (sindacati e imprenditori) proprio per questo (vedi programma su Varese News web), per sostenere e rilanciare lo scalo, essenziale per Milano, Lombardia, Italia, Sud-Europa.

Enrico Vigo