.: Discussione: Lettera al Sig. Pellizzoni. A proposito del Parco delle Cave

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Stefano Peverelli

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Inserito da Stefano Peverelli il 29 Ago 2007 - 14:04
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Caro Sig. Sergio Pellizzoni, ieri 28.08.2007 mi sono recato al Parco delle Cave, per un sopralluogo come Membro esperto della Commissione Verde, Arredo Urbano e Affari Istituzionali del Consiglio di Zona 7.
Siccome le polemiche impazzano, riguardo la firma della Convenzione con Italia Nostra, ho ritenuto opportuno rendermi conto della situazione generale di mantenimento dell'intero parco. Sono sconcertato e di conseguenza deluso, dallo stato del parco da Lei preso in consegna.
La situazione generale è di quasi totale abbandono, a partire dalle essenze spontanee(rovi,erbe infestanti, ricacci di robinia e quant'altro)che hanno precluso ogni possibilità di visuale sui vari bacini presenti all'interno del parco.
Tutto ciò è sinonimo di mancanza di manutenzione ordinaria, che crea in certe zone anche situazione di pericolo per i Cittadini, in prossimità delle sponde dei bacini idrici, mal transennati o non transennati e/o segnalati per niente.
I corsi d'acqua sono completamente invasi da vecchia vegetazione, non rimossa approssimativamente da 4/5 anni, e così vale per le essenze ormai deperite e/o morte, che vengono lasciate come trofeo della non curanza.
Per non parlare dei tronchi presenti nei bacini, che così come sono non assumono un valore aggiunto per la ricchezza ittica dei bacini idrici. Provi a reperire una documentazione qualsiasi sulle aree naturali presenti in Canada o in altri stati, e si renderà conto che tutto ciò viene si eseguito, ma con modalità totalmente diverse.
Forse non si è ancora reso conto delle vere problematiche del Parco delle Cave a livello fitosanitario, come se non bastasse la presenza ormai assodata di Anoplophora Chinensis; la presenza di cataste di legna sparse un po' dappertutto, sono autentici ricettacoli per malattie fungine e/o da insetti. Le essenze morte,che mi dicono essere di interesse fotografico, non ha mai notato che i tronchi presentano decine e decine di fori causati da Cossus Cossus o da Zeuzera Piryna, che sicuramente avranno già attaccato o potrebbero attaccare le essenze nelle vicinanze?
Lei conosce i cicli biologici di questi patogeni e i relativi danni che possono portare alle essenze, e successivamente a persone e cose?.
Mi spiace molto dirlo, ma Lei sta facendo dell'ambientalismo ideologico, senza nessun rispetto paradossalmente dell'ambiente. Il vero ambientalista è quella persona, professionista e non, che si occupa e a volte lotta per preservare l'ambiente da una incontaminazione, nel rispetto delle Leggi in vigore, che può venire da più fronti. Il problema della cementificazione della Città di Milano a scapito del verde, è un valore che va difeso a tutti i costi, ma non mi pare che sia un problema del Parco delle Cave. A parte quella canalizzazione in cemento di una delle roggie presenti all'interno del parco, da Lei eseguita, che volendo guardare non si sarebbe potuta eseguire, perchè considerata comunque un intubamento di un alveo fluviale.
Complimenti poi per la "zona umida" da Lei fortemente voluta, per risolvere il problema dello spaccio di stupefacenti, trasformato in ricettacolo di zanzare; ma paradossalmente risulta essere la zona più ordinata del parco, con la presenza di essenze acquatiche come Typha latifolia e Arundinaria in varietà, forse solo perchè l'opera è stata eseguita 3 anni fa. Già si vedono le prime pecche manutentive, con i bambù che stanno coprendo il copribile. Forse anche per questa essenza, non sa che viene considerata infestante, se non controllata con semplici potature?.
Concludo affermando che un'oasi naturale, si differenzia da quello che forse intende Lei, proprio per interventi manutentivi ordinari e straordinari, nel rispetto delle presenze vegetali e animali. Per esempio nelle vere oasi naturali, vengono fatte mappature costanti riguardo le essenze da abbattere e successivi programmi mirati alla sostituzione di queste essenze. Per non parlare dell'aspetto sicurezza, che attualmente vede il Parco delle Cave, come luogo di possibili incidenti senza soluzione di continuità. Chi lascerebbe un bambino vicino a quelle transenne in legno ormai degradate e appoggiate agli alberi prospicienti, piuttosto che a quelle approssimative protezioni con il primo ordine di protezione in legno messo ad altezza di 1 metro circa? 
Invito i Cittadini interessati a recarsi al Parco delle Cave, dove non occorre essere Agrotecnici, per rendersi conto di come parte del denaro versati dai Cittadini milanesi, venga malamente speso, tra parentesi, con pretese e dictat da parte del Sig. Pellizzoni, che a tutt'oggi non ha ancora firmato la Convenzione, perchè finalmente contenente dei limiti al Suo strapotere messo in atto nella passata legislatura comunale.

Stefano Peverelli