.: Discussione: La nuova Milano progettata dai milanesi

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 7 Lug 2009 - 11:53
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Da milano.corriere.it:

Majorino (Pd): delibera ambigua, così parte la cementificazione

Via al piano del territorio. Cantieri in 25 nuove aree. Salvo l’ippodromo


Arriva il sì della Lega. Oggi l’approvazione in giunta. «Niente palazzi sulle piste di San Siro»

Venticinque aree per co­struire la Milano dei prossi­mi decenni, la metropoli dal­la ritrovata grandeur capace di richiamare dentro i suoi confini i giovani e il ceto me­dio. Venticinque, meno una: l'ippodromo. Sulle piste do­ve da decenni galoppano e trottano i cavalli il cemento non arriverà. Via libera all’accordo sul Piano di governo del territo­rio, il documento quadro che disegnerà l’urbanistica di Milano dei prossimi de­cenni. Dopo mesi di infinite trattative, ieri la Lega ha pro­nunciato il sì definitivo. Il Pgt arriverà in giunta oggi (martedì), come chiesto dal sindaco Le­tizia Moratti e dall’assessore all’Urbanistica Carlo Masse­roli. «Il percorso è avviato. Entro settembre contiamo di portare la delibera in Con­siglio per la prima approva­zione », spiega l’assessore. L’ippodromo, dunque. Con le parole del capogrup­po lumbard Matteo Salvini e dello stesso Masseroli che confermano: «Sulle due pi­ste non si costruirà nemme­no un metro cubo». Il che, sottolinea l’assessore, non vuol dire per forza di cose che entrambe le piste rimar­ranno al loro posto.

Il trotto, per dire, potrebbe anche es­sere trasferito altrove, maga­ri, come si dice, fuori Mila­no. Ma su quell’area non po­trà nascere niente più che un parco. Rimane il documento ge­nerale. Con le 25 aree di tra­sformazione, ciascuna con tanto d’indice volumetrico. «Non è un documento chiu­so. Saranno gli accordi di programma che di volta in volta, area per area, confer­meranno o modificheranno le volumetrie indicate». «È solo l’inzio di un per­corso. Oggi abbiamo salvato un milione di metri quadrati dall'avanzare del cemento», sottolinea Salvini che si go­de la vittoria, mentre tutti gli altri capigruppo della maggioranza di Palazzo Ma­rino brindano comunque al­l’accordo raggiunto. «Un do­cumento di un’importanza epocale», dice Giulio Gallera del Pdl. Che racconta di una proposta spuntata tra le pie­ghe del futuro Pgt e imme­diatamente condivisa da tut­ti: «Realizzare un nuovo Qt8. Un nuovo quartiere do­ve tutti i grandi architetti di fama mondiale daranno il proprio contributo». «Si pas­sa da una cultura dirigista, quella che animava il vec­chio piano regolatore del 1980, a una visione liberale e moderna di governo del ter­ritorio », esulta anche l’Udc Pasquale Salvatore. «L’ottica di ragionamento deve rima­nere quella della grande area metropolitana», osserva il re­pubblicano Franco De Ange­lis. Di tutt’altro umore l’oppo­sizione. Ammette il capo­gruppo del Pd Pierfrancesco Majorino: «Siamo molto pre­occupati ». «Anche perché la nascita di questo Pgt è stata gestita come una trattativa puramente privata. I contro­ni dell’accordo poi conferma­no tutte le ambiguità sul te­ma del verde e delle aree pubbliche». In conclusione: «Se l’idea è quella della ce­mentificazione selvaggia, noi siamo pronti a un'oppo­sizione durissima».

A. Se.
07 luglio 2009


Dal sito Web del Comune di Milano:

URBANISTICA. MASSEROLI: “NEL NUOVO PGT LA MILANO CHE SCEGLIEREMO CON VERDE, CASE E SERVIZI”


Milano, 7 luglio 2009 - “Non più una città che cresce a macchia d’olio fino ai comuni di prima cintura, ma una città che si ricostruisce su se stessa, rigenerando a verde e a servizi tutti gli ambiti degradati e contaminati. Per la prima volta nella storia della crescita e dello sviluppo della nostra città non si consumerà nuovo territorio”.

Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli al termine della Giunta straordinaria dedicata alla presentazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT). Il piano, che ha come slogan ‘Milano per scelta’, indirizzerà tutte le prossime scelte di trasformazione urbana fino al 2030.

Cinque le regole base: “Non si consumerà nuovo suolo, si preserverà la presenza dell’agricoltura in citta’, si tuteleranno i quartieri storici e gli ambiti paesaggistici, si costruirà e si ristrutturerà a emissioni zero e si incentiverà la diffusione e la varietà dei servizi destinati al cittadino”, ha elencato l’assessore.

“Siamo partiti da chi c’è – ha spiegato Masseroli -. Non da chi parla di una Milano che non conosce raccontando stereotipi sempre uguali e privi di speranza. Ma da chi c’è in città: da chi la abita, la vive, la usa. L’obiettivo, dopo il via libera della Giunta, è che chiunque possa scegliere Milano per abitarla, per viverla e per usarla, e che trovi quello di cui ha bisogno: servizi, la possibilità di esprimersi, opportunità. Non abbiamo l’obiettivo di raggiungere un numero determinato di abitanti, l'obiettivo è la soddisfazione di chi ci abita e che dica: a Milano vivo bene”.

“Non si consumerà suolo – ha concluso Masseroli – è la prima regola d'oro di questo piano. In 20 anni si edificherà solo il 4% di ciò che è già costruito, e lo si farà recuperando aree degradate, spazi in cui oggi non si può accedere”.

Con il passaggio di oggi in Giunta si apre per il Piano di Governo del Territorio un processo che durerà circa 10 mesi. In questo intervallo di tempo tutta la città sarà coinvolta, così come è avvenuto prima della stesura del documento. Entro la fine di luglio è invece previsto l’approdo in Giunta delle altre parti del Piano; entro ottobre la discussione in Consiglio comunale, quindi ancora 200 giorni fino all'approvazione finale, prevista nel giugno 2010.

SCHEDA - Le line guida del PGT
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 4 Maggio 2009 - 16:45
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