Un mio collega napoletano mi dice spesso "tu tieni 'a capa per spartere 'e recchie...".
Facile traduzione di "a te la testa serve solo per dividere le orecchie".
Messaggio chiaro per dire che quando manca il buon senso, l'intelligenza, la saggezza, l'intelletto, la testa serve solo da ornamento. L'avevo, l'avevamo detto nel consiglio di zona di settembre in cui una serie di emendamenti ad una delibera scellerata, cercavano di puntualizzare ruoli, competenze, attività, prospettive, futuro. Ogni parola è stata vana.
Si è cercato poi di recuperare il senso di una storia e di un processo/progetto con il Consiglio comunale e quando pareva che tutto fosse finalmente ricondotto ai giusti termini, il documento che avrebbe dovuto guidare l'indirizzo del Parco delle cave era diventato un atto notarile e non un elemento di vivificazione e continuazione di un'esperienza.
Tante e di tanti le colpe (che serberò bene nella mia memoria) se questa esperienza porterà ala sterilità oppure al semplice utilizzo di luoghi senza una progettualità complessiva del vivere in comune, come società e non come soggetti slegati l'uno dagli altri.
La politica balbetta, come sempre, e segue le onde incapace di esprimersi oltre gli interessi immediati e di bottega.
Sulle Associazioni mi sono espresso in più occasioni: sono elemento di grande valore per il Parco.
Ho anche però sempre ricordato che il Parco è del Comune di Milano, cioè di tutti, quindi anche mio. 
Sulla politica del Sindaco e del suo Assessore Cadeo solo censure per la loro incapacità politica.
Se poi a qualcuno solletica l'idea di mettere qualche amico o amica a direttore del parco che non c'è più oppure a solleticare la stampa su possibili utilizzi anomali del parco per l'Expo, sappia che mi vedrà attento, molto attento...
 
Rosario Pantaleo
capogruppo de L'Ulivo zona 7