.: Discussione: Il giardino o i box? La sorpresa di largo Vulci

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 7 Giu 2007 - 17:24
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da ViviMilano - caso del giorno

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/06_Giugno/07/caso.shtml


Il giardino o i box? La sorpresa di largo Vulci

La società spiega che il parcheggio sarà costituito da circa 300 posti auto, situati su 6 livelli: tempo di realizzazione, due anni

Caro Schiavi, di recente abbiamo trovato nelle cassette della posta una lettera della società Quadrio Curzio: annuncia la realizzazione di un parcheggio sotterraneo nell'area pubblica Vulci, sotto i giardini omonimi. Questo comporterebbe lo scempio di un'area con giardino e alberi e che costituisce uno dei pochi spazi verdi della zona, luogo di ritrovo di anziani e bambini. Consideri che verrà sconvolta anche la viabilità: l'area è all'incrocio tra i congestionatissimo incrocio viale Marche-viale Zara. Un gruppo di residenti si oppone e anche il consiglio di zona lo fa. Ma il Comune non ha dato risposte.

Gabriela Giunzioni

Gentile signora Gabriela, se il postino non suona un'altra volta, quella lettera nella cassetta della posta anticipa già una decisione: la società Quadrio Curzio è sicura del via libera del Comune. Anche se noi, guardando la foto che pubblichiamo a fianco, abbiamo validi motivi per dire che «quel parcheggio non s'ha da fare», ci sono troppi indizi che lasciano pensare all'apertura di un cantiere. La società titolare del diritto di superficie spiega infatti nella lettera che il parcheggio «nella configurazione ora ipotizzata» sarà costituito da circa 300 posti auto, situati su 6 livelli: tempo di realizzazione, due anni. Quell'«ora ipotizzata» sembra il correttivo chiesto da Palazzo Marino per licenziare il progetto, che — lo ricordiamo — era tra quelli approvati dall'ex sindaco Albertini in un'abbuffata di fine legislatura con i poteri di commissario straordinario. Abbiamo sempre detto di non essere prevenuti sui box sotterranei: dove si possono fare sono utili e tolgono auto dalla strada. Ma in largo Vulci, a pochi metri da un altro parcheggio vicino alla chiesa, sotto un bel giardino alberato che verrebbe raso al suolo, è provata questa utilità? I box, da mettere in vendita a trentamila euro l'uno (salvo complicazioni e revisioni di prezzi, come è avvenuto in molti casi) sono un affare per i cittadini o lo sono per altri? E poi — e qui vorremmo un parere di Italia Nostra, Wwf e Fai — perché ogni volta che si scava a Milano si deve bucare dove c'è un giardino, un piccolo parco, un'oasi verde sottratta al cemento e al traffico? Largo Vulci è un isola tra le grandi strade che portavano alle fabbriche. Dimensione di quartiere, villette, la gente si chiama per nome. Un incubo: le esondazioni del Seveso. Il parcheggio vicino è spesso allagato. Abbiamo parlato con alcuni dei cittadini che hanno portato la questione al Consiglio di zona, e da qui, con parere negativo al parcheggio, al Comune. Non ci sono verdi, zapateristi, pasionarie per stare ai luoghi comuni di chi bolla certe persone come nemici del progresso. Ci sono artigiani, pensionati, impiegate, l'ex operaio della Breda, il nonno che nel giardinetto ci legge il giornale o ci porta il nipotino. Ragionano col buon senso di chi considera l'abbattimento del verde di largo Vulci un inutile spreco. Non sono anche queste oasi una difesa contro l'annunciato allarme-caldo? Scusate se la domanda è retorica, ma che cosa vale di più per la vivibilità, per la qualità urbana: i box o il giardino?

Giangiacomo Schiavi
07 giugno 2007