.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 7 Apr 2008 - 07:55
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Requiem per un antico sentiero nel bosco.

Il giorno di grazia 6 Aprile del 2008 A.D.
hanno distrutto una delle ultime testimonianze storiche del contado milanese: si chiamava sentiero del Marcionino.

Era costeggiato dall'alveo di un antico fontanile, il Marcionino, ancora attivo fino a pochi mesi fa e in questi giorni ricoperto di terra dopo lavori di tubazioni in cemento.
Naturalmente, costante in questa vicenda, tutto e' avvenuto senza cartelli di Legge dettagliati che illuminino la cittadinanza di un quartiere di 15.000 abitanti e che dovrebbero coinvolgere la Provincia di Milano.
Si e' consumato alla faccia della Legge Regionale nr. 7/2003 (art. 5 comma e) che indica linee guida per la valorizzazione e il recupero degli antichi alvei dei fontanili. 

Hanno decapitato questo antico sentiero con lo stesso 'stile da beccaio' del boia del Bosco del Marcionino (8500 mq di alberi rasi al suolo in due giorni) esattamente 13 mesi fa.
Armi dello scempio, come allora, cupe motoseghe, per non perdere tempo in recuperi di alberi con deprecabili ritardi al cantiere in super accellerazione su tutto il fronte nord est del Parco delle Cave.

Il giorno prima, all'ingresso del sentiero, era stato costituito un tavolo pubblico, per spiegare ai cittadini quello che amministratori pubblici, partiti (le sedi prolificano ovunque) e gli stessi progettisti-costruttori, ma anche i referenti delle associazioni del Parco delle Cave, dovevano aver gia' fatto da almeno tre anni. 

In quest'occasione i volontari del neo Comitato di Salvaguardia Ambiente Zona 7 - che si erano battuti dal 2004 per salvare il salvabile, inimicandosi insospettabili difensori del verde - avevano spiegato ai fruitori la cementificazione incombente su questo Parco bello e naturalistico, sognato e fortemente voluto da piu' generazioni. 
Tanto bello da essere un'incredibile oasi di ossigeno tra i miasmi inquinati di Milano, una delle capitali europee dell'inquinamento, ma a chi puo' interessare che a Milano di inquinamento si muore piu' che in altre parti?

In questi casi la Legge prevede cartelli precisi che indichino alla cittadinanza cosa si sta costruendo o demolendo.
Purtroppo, alla faccia dell'enfasi giubilare per la Costituzione, alla faccia del compartecipazione alla vita democratica e alle scelte ambientali imposte dalla CEE, parrebbe invece che l'Italia sia la patria dell'amico che conosce un altro 'amico giusto' al momento giusto.
Da noi sembrerebbe aver fertile humus gli avvocati del diavolo che giustificano anche i crimini piu' efferati...

I cartelli di Legge (peraltro ampiamente incompleti) parlano quindi, come un anno fa, genericamente di 'opere di urbanizzazione' non spiegando in alcun modo lo scempio e cosa avverra' successivamente.

L'antico sentiero del Marcionino non c'e' piu' e gli avvocati del diavolo parleranno quindi di riqualificazione ambientale, magari anche di bonifica dalle zanzare.
Presumiamo, dal progetto approvato nel febbraio 2006, che l'antico sentiero del Marcionino diventera' una strada a doppio senso dove passeranno mediamente fino a mille auto al giorno e quindi senza pericolo di zanzare.

A chi puo' interessare che il sentiero del Marcionino era un antico percorso presente nelle mappe del Catasto Teresiano del 1722 - e quindi una testimonianza storica da tutelare?
Puo' interessare che le acque del Marcionino, che sgorgava da un bosco ora diventato un immenso cantiere, era legato alle inspiegabili guarigioni di don Giuseppe Gervasini, il 'Pret de Ratana' ancora vivo nella memoria collettiva? 

Gli avvocati del diavolo sosterranno che era solo uno sterrato a doppio filare, senza pregio, costeggiato da un alveo secco, pur sapendo che gli alberi come l'uomo, hanno un percorso di vita limitato, ma il paesaggio, come la specie umana, si rinnova ad ogni generazione mantenendone il carattere. 
Nella catasta degli alberi tagliati, sono visibili sezioni databili negli anni '50.

Finalmente, con buona pace di:
- signori condomini che hanno anteposto i loro interessi a quelli della collettivita'
- costruttori super protetti che non devono rendere conto a nessuno
- i loro fiancheggiatori politici di destra e sinistra
- amministratori pubblici super impegnati nella campagna elettorale
- ambientalisti molto, molto distratti 
- volontari del Parco che amano il quieto vivere
- associazioni che vantano migliaia di soci per presidiare il Parco delle Cave...

...non sentiremo piu' il rumore degli uccelli e delle foglie di un bosco, in qualsiasi giorno dell'anno.
In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 6 Apr 2008 - 16:49
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