.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave
:Info Utente:
:Info Messaggio:
Punteggio: 10
Num.Votanti: 2 Quanto condividi questo messaggio?
|
Inserito da Marco Righini il 18 Lug 2007 - 11:50
accedi per inviare commenti
|
Forrest Gump al Parco delle Cave. Lancio in aria una moneta di bronzo e poi la osservo. Una faccia è complementare all'altra. Il soldo è sempre lo stesso. Mi guardo attorno e percepisco una realtà grigia. I riti formali del Palazzo Romano sembrano lontani. Ma è un'illusione. Per anni nella zona ovest di Milano svolsi il servizio di vigilanza ecologica con impegno, dalla tutela dei fontanili alle visite nei parchi. E partecipai a un piccolo miracolo. Che un'area verde, oggetto di degrado e regno di spacciatori, si trasformasse in un Tesoro dell'Umanità, grazie al concorso di cittadini, associazioni e istituzioni. Cammino per un'ultima volta nel cuore del Parco, in compagnia di uno stormo di chiassose cornacchie. Ho sempre amato l'area naturalistica, con i fontanili e le chiuse e le marcite. Poco distante dalle sponde lacustri delle ex-cave, si prospetta ora l'edificazione di un enorme complesso residenziale: un colpo mortale, anche se in regola con leggi e procedure. Sotto lo sguardo dei pupari, si muovono le pedine sulla scacchiera. Scompaiono le antiche cascine in abbandono, mentre il paesaggio agricolo arretra verso un Futuro Insinuante. Nel silenzio di pochi, nella disattenzione di molti. Il popolo-bue viene aggregato laddove si vuole. Ai famigli la contesa delle ciotole avvelenate, ai cavalieri la lotta contro i mulini a vento. Come dice un Disobbediente, il potere perde il lupo ma non il pelo. Addio Parco dei Cachi. Marco A. Righini |
|
In risposta al messaggio di
Massimo De Rigo inserito il 28 Maggio 2007 - 18:00
|
|