.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Marco Righini

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Inserito da Marco Righini il 20 Apr 2009 - 11:18
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Estratto del verbale della riunione del Comitato Salvaguardia Ambiente del 1° aprile 2009 presso la sede del Centro Culturale "R.Ronchi" di Baggio. 
 
(...)

Presenti: Benedetta BOSCHETTI; Alberto CASTELLAZZI; Sergio CORADA; Daniele DeRIGO; Massimo DeRIGO; Dario FERRARIO; Tina GHILARDI (consigliere di Zona 7); Luciana MARONI; Giordano PIROLA; Marco RIGHINI; Isidoro SPIROLAZZI (consigliere di Zona 7); Biagio STROCCHIA; Paolo ZAFFINA.
 
Invitati: Silvio ANDERLONI (direttore CFU-ItaliaNostra); Corrado ANGIONE (ItaliaNostra); Paolo ROMITI (rappresentante delle associazioni ambientaliste nel consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano).
 
M.DeRIGO ringrazia ROMITI, ANDERLONI e ANGIONE per aver accettato l'invito del Comitato.
 
1. PII Marchesi-Taggia e Parco delle Cave (parte prima).
1.1. M.DeRIGO spiega ai convenuti l'iter dei riscontri istituzionali per l'approfondimento delle tematiche sul PII Marchesi-Taggia, sui quali è già stato relazionato nelle precedenti informative. All'audizione in Consiglio Provinciale del 3 marzo, da parte del Comitato, considerato lo stato di fatto, si era ritenuto opportuno di concentrare gli sforzi verso la richiesta di compensazione ambientale (a vantaggio della comunità) (...). Inoltre M.DeRIGO ricorda i successivi passaggi presso la 7ª Commissione Consigliare (ambiente, risorse naturali, idraulica, parchi, polizia provinciale, sicurezza, cave, caccia e pesca, protezione civile, protezione faunistica): la mancata riunione, prevista il 17 marzo con i responsabili per competenza; quindi la riunione, promossa il 25 marzo dal consigliere Patta con il presidente Gaiardelli e Romiti (consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano) (...); una successiva riunione di approfondimento (in riferimento al PCU1 del Parco Agricolo Sud Milano), prevista per il 2 aprile. (Il Piano di Cintura Urbana 1 definisce le aree verdi ad ovest di Milano, tra cui il "Parco dei Sentieri Interrotti" e quindi il Parco delle Cave). Su quest'ultima riunione, ROMITI interviene e dichiara di non aver ricevuto nessuna comunicazione in merito e di considerarla annullata di fatto. Egli ritiene che tale situazione sia condizionata dalla discussione politica in corso sull'attuazione del PTCG (Piano Territoriale di Coordinamento Generale).
1.2. Per superare l'attuale fase di stallo, considerati i risicati tempi tecnici a disposizione, ROMITI propone che ai consiglieri provinciali sia sottoposto un Ordine del Giorno per una valutazione d'insieme sulle modalità degli interventi di attuazione del Parco delle Cave. Egli sostiene che l'impostazione debba essere adeguata alla visuale dei consiglieri provinciali, i quali possono definire un indirizzo politico subordinante per un piano di intervento generale nell'area del "Parco dei Sentieri Interrotti". (STROCCHIA si augura che ciò non porti a una "razionalizzazione della cementificazione").
1.3. ANGIONE interviene per ricordare la delibera votata all'unanimità dal Consiglio Comunale in data 11.2.2008, in riferimento all'edificazione in via Forze Armate 316, su iniziativa dei consiglieri Fedrighini, Cormio e altri. Lì era già stato definito un indirizzo politico per la corretta gestione delle aree limitrofe al Parco delle Cave. GHILARDI espone le proprie perplessità sul fatto che tale delibera sia stata fatta in occasione dell'intervento edilizio su un'area marginale (e già urbanizzata) invece che per il PII Marchesi-Taggia (per tre quarti inserito ai confini del Parco delle Cave). ANGIONE ribadisce la validità dello strumento a prescindere, contro il rischio di una edificazione sregolata di tutte le aree contigue al Parco delle Cave. Egli cita vari esempi: in particolare la grande area in Quinto Romano della ex-pista ippica prospiciente la Cava Ongari-Cerutti. ANDERLONI indica due punti nodali nella gestione del Parco delle Cave: 1) la problematicità dei confini del Parco, non coincidenti con quelli del Parco Agricolo Sud Milano; 2) la ricerca di collegamenti (e corridoi ecologici) dal Parco verso gli ambiti territoriali esterni. ANGIONE osserva che l'analisi delle criticità debba essere allargata a una visione globale e armonica del territorio.
1.4. ROMITI riprende la disamina della proposta dell'Ordine del Giorno in Consiglio Provinciale e afferma che, una volta approvato, esso rafforzerà lo stesso piano di cintura metropolitana per il Parco Agricolo Sud Milano, anche in riferimento al forte orientamento espresso in Consiglio Comunale. Quindi egli legge ai presenti la bozza del documento. ANDERLONI e ANGIONE invitano i presenti a concentrare l'attenzione sull'area di Quinto Romano e sulla salvaguardia (anche paesistica) dello stesso borgo storico, soprattutto lungo l'asse verso il Parco delle Cave. M.DeRIGO osserva che ciò non è stato fatto per Quarto Cagnino, sia negli anni settanta, quando furono realizzati i pesanti insediamenti di edilizia popolare (con degrado ambientale e sociale), sia in tempi recenti, come nel caso del PII Marchesi-Taggia. Infine si conviene di inserire anche la salvaguardia dei borghi storici tra gli intenti di indirizzo politico.
1.5. Si apre un dibattito tra i presenti. MARONI e STROCCHIA segnalano i futuri problemi viabilistici nel quartiere di Quarto Cagnino, in seguito alla realizzazione del PII Marchesi-Taggia. ANDERLONI e ANGIONE sono convinti che essi non saranno così gravi. M.DeRIGO osserva il rischio di uno sfondamento del Parco delle Cave dal PII Marchesi-Taggia alla via Caldera con la strada del progetto Reggio-Lodola, per esigenze di sicurezza viabilistica. ANDERLONI e ANGIONE sono convinti che l'unità del Parco non sarà in discussione. M.DeRIGO nota che il disegno unitario del Parco (quando esisteva una fattiva alleanza tra Comune e ItaliaNostra) sia ormai drammaticamente compromesso dal declassamento del ruolo stesso di ItaliaNostra, dal conseguente passaggio di gestione e dalla frammentazione delle competenze tra le associazioni e i soggetti presenti sul territorio. ANGIONE concorda. ANDERLONI osserva che il ruolo di ItaliaNostra è ormai paragonabile a un servizio "tipo Global Service". MARONI rivendica l'importanza del ruolo delle associazioni, quando la forza propositiva dei cittadini converge verso il perseguimento del bene comune, invece che degli interessi di parte. STROCCHIA osserva che la destinazione del Parco non sia più rivolta a un uso prevalentemente naturalistico, bensì ludico-sportivo. ANGIONE concorda ed espone alcuni dati significativi a riguardo. M.DeRIGO sottolinea le attuali difficoltà di accesso al Parco da parte degli utenti più deboli (bambini, anziani e disabili) di Quarto Cagnino, a causa dello stesso cantiere del PII Marchesi-Taggia.
1.6. Sul PII Marchesi-Taggia ZAFFINA ribadisce che per troppo tempo ci sia stato un silenzio tombale, mentre l'intervento edilizio appare come un "cavallo di Troia" nello scacchiere del territorio; pertanto chiede che il documento in approvazione presso il Consiglio Provinciale diventi una "bandiera" da esporre a futuro monito. ROMITI osserva che il documento debba essere elaborato con la necessaria diplomazia. GHILARDI rileva che il PII Marchesi-Taggia provoca un danno ambientale indiscutibile, proprio a causa della dimensione dei fabbricati e che una compensazione nei confronti della cittadinanza sia ormai necessaria. A questo proposito M.DeRIGO legge le richieste fatte durante l'audizione in Consiglio Provinciale, di cui si riporta l'estratto: <(...)  1) la proposta di un "tavolo tecnico" che riunisca gli attori interessati (diretti e indiretti) per una valutazione in merito; 2) uno studio di impatto ambientale (V.A.S. valutazione ambientale strategica, o piu' opportunamente V.I.A. valutazione di impatto ambientale); 3) il recupero del fontanile Marcionino, che sia eseguito rigorosamente, con il ripristino della sorgente (intasata da gettate di cemento); 4) la mitigazione dei due imponenti edifici con rilievi alberati (di altezza adeguata), che si integrino nel paesaggio perturbato; 5) la tutela del paesaggio, essendo il PII in questione a ridosso di un percorso di interesse paesistico (art. 40 delle N.T.A. del P.T.C.P); 6) il mantenimento di una fascia di rispetto intorno al Parco delle Cave, da concordarsi con il Parco Agricolo Sud Milano (con riferimento alle aree antistanti i laghetti delle cave Ongari-Cerutti, Casati, Aurora e Cabassi) (...)>. In particolare, M.DeRIGO sottolinea la valenza strategica del recupero del fontanile Marcionino (ancora possibile con acque di risorgiva, visto il livello di falda nella vicina Cava Casati) e lo sfregio ambientale al percorso petrarchesco della Cascina Linterno (di interesse storico-paesaggistico).
1.7. ROMITI osserva che nell'Ordine di Giorno ci si debba limitare a quanto di specifica competenza provinciale. D.DeRIGO ricorda che è facoltà della Provincia l'indicazione di un indice di edificabilità con rapporti di volumetria ragionevolmente paragonabili al passato: prassi clamorosamente non rispettata nel caso del PII Marchesi-Taggia (su un'area che era in parte occupata da bassi capannoni industriali), con effetti devastanti sul quartiere e sull'impatto paesisitico. ANDERLONI osserva che si è vincolati dalle leggi urbanistiche vigenti. SPIROLAZZI chiede una VAS per coinvolgere i comitati di zona.
1.8. In conclusione, ROMITI osserva che le competenze specifiche non spettano alla 7ª Commissione Consiliare, ma alla Presidenza del Parco Agricolo Sud Milano e al suo consiglio direttivo. I prossimi passaggi in Provincia possono essere i seguenti: 1) l'Ordine del Giorno da presentarsi in Consiglio Provinciale (di cui si è già trattato); 2) un'azione da farsi verso il consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano. Inoltre M.DeRIGO invita ad inserire la tutela degli itinerari di interesse storico-paesaggistico tra le varie tematiche. A tal proposito, egli contesta la formalizzazione procedurale e le contraddizioni intriseche del documento dell'Esame di Impatto Paesistico del Progetto, redatto dallo stesso progettista del PII Marchesi-Taggia, sul quale le istituzioni dei vari schieramenti (in Comune e in Provincia) non hanno finora prodotto una verifica ufficiale. Secondo ROMITI è sempre possibile la presentazione di un esposto alla Magistratura. M.DeRIGO sottolinea che, se viene posta tale questione, si opera con l'obiettivo di ottenere risultati concreti nella compensazione ambientale. ANGIONE concorda su una linea di rivendicazione "in positivo". Nei prossimi giorni ROMITI invierà l'Ordine del Giorno nella versione definitiva.
1.9. MARONI chiede l'apertura di un Centro Parco alla Cascina Linterno. M.DeRIGO non può che aderire, ma avverte che la struttura è tuttora in gran parte inagibile, in attesa di un suo restauro, e la decisione dovrà essere approvata dai soci dell'associazione Amici Cascina Linterno, ai quali riferirà in una prossima riunione. ANDERLONI, ANGIONE e ROMITI sono d'accordo che la Cascina Linterno possa ospitare un Centro Parco idoneo per il Parco delle Cave (così come lo è la Cascina SanRomano per il Boscoincittà) e sia preferibile ad altre candidature prospettate.
 
A questo punto, ROMITI, ANDERLONI e ANGIONE salutano i presenti ed escono dalla sala.
 
2. PII Marchesi-Taggia e Parco delle Cave (parte seconda).
2.1.
In riferimento alle accuse inserite nell'articolo di Tagliaferri (consigliere di Zona 7) e pubblicate su "IlRile" nel numero di marzo 2009, M.DeRIGO annuncia che sarà predisposto un articolo di risposta puntuale sul numero di maggio. Attualmente si resta in attesa della documentazione ufficiale, per quanto concerne il dubbio insinuato sull'attribuzione del "Parco dei Sentieri Interrotti" a "Tesoro del Mondo". Ma, grazie al gentile interessamento dell'ottimo Andrea Brugiolo (di Padova), si è già acquisita una conferma della esattezza di tale attribuzione.
2.2. In riferimento alla lettera per la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, M.DeRIGO ne legge la bozza, che viene approvata dai presenti. Si decide anche di allegare il documento dell'Esame di Impatto Paesistico del Progetto, acquisito dagli incartamenti del PII Marchesi-Taggia.
2.3. Sulla possibilità di un esposto alla Magistratura, si apre un dibattito. L'argomento era già stato discusso negli incontri precedenti. Dai precedenti verbali si legge: <(...) l'urbanista Damiano DALERBA consiglia di fare un esposto alla Provincia, affinché si possa eventualmente procedere per vie legali (al fine di un possibile intervento da parte della Magistratura) e di coinvolgere anche i consiglieri provinciali (...)> - opinione poi espressa anche dall'architetto Emanuela GARIBALDI. I presenti concordano sull'importanza strategica dell'azione legale da parte dei consiglieri: Montalbetti (Lista Civica Ferrante), Rizzo (Lista Civica Fo), Merlin (Rifondazione Comunista), Salvini (Lega Nord) in Comune; Patta (Rifondazione Comunista) in Provincia.
(...)
 
3. Varie.
(...)
 
In attesa della comunicazione di ROMITI, gli aggiornamenti e la convocazione della prossima riunione saranno diffusi in rete agli aderenti del Comitato dal coordinatore M.DeRIGO.

(...)

L'Ordine del Giorno, inviato da Paolo Romiti, è stato discusso e rifinito in rete. Attualmente, per quanto si sa sui passaggi in Provincia, ci si trova in una fase di stallo. E il tempo passa giorno dopo giorno... E il cemento avanza inesorabile...


In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 28 Maggio 2007 - 18:00
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