.: Discussione: Il sindaco: le sfide per il 2007 di Palazzo Marino

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Gen 2007 - 15:48
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da ViviMilano - speciali

http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2007/01_Gennaio/14/moratti.shtml

Incontro con il sindaco: le sfide per il 2007 di Palazzo Marino

«Sì al ticket, in piazza Duomo solo grandi eventi»

La Moratti: risolto caso nomadi con patto di legalità. «Il sogno? Casa e lavoro per tutti. Per capire la città mi muovo di sera camuffata»

Di tutto. Dai nomadi alla fusione Aem-Asm. Dai rapporti con il consiglio comunale all’emergenza ambientale. Passando per il caso Alitalia, l’utilizzo di Piazza Duomo, l’importanza delle politiche sociali, i diverbi con i partiti. E c’è anche la sorpresa: «Da mesi mi ritaglio spazi per andare a vedere con i miei occhi la città nascosta e difficile. Mi muovo di sera e mi camuffo per non farmi riconoscere». Letizia Moratti a ruota libera su quello che ha fatto e quello che vorrebbe fare. Un’ora di chiacchierata e solo una pausa: quando sul display del cellulare si illumina il nome della figlia, perché «per i miei ragazzi ci sono sempre. Per loro, il mio telefonino restava acceso anche durante i Consigli dei Ministri».

TRAFFICO

Con mille cautele. «Mi auguro di poter arrivare entro il 2007 ad applicare graduali misure strutturali che incidano sui livelli di traffico e migliorino la qualità dell’aria». Il ticket è vivo, insomma, e Letizia Moratti precisa che «è un impegno preso al quale non rinuncio, ma dobbiamo prima cercare di ridurre al minimo i disagi dei cittadini cui chiediamo di non usare l’auto». Un modo per giustificare la frenata sulla tassa antismog? «Quando si prendono provvedimenti drastici si incontrano sempre difficoltà. È successo a Londra, quando hanno introdotto il ticket d’ingresso e sapevo che ci avrebbero state resistenze anche da noi». E quindi? «E quindi stiamo lavorando con Regione e Provincia per arrivare ad una soluzione condivisa. Anzitutto attiviamo investimenti che migliorino il trasporto pubblico: serve per creare un equilibrio fra i disagi momentanei e la tutela della salute». Nel frattempo, «altre soluzioni non ci sono. Anche i blocchi domenicali, che pure vanno fatti quando si superano certi livelli di inquinamento, hanno effetti di durata limitata».

LA CITTA’ DI NOTTE

La accusano di aver disatteso la promessa fatta in campagna elettorale, quando aveva assicurato che sarebbe stata «un sindaco in mezzo alla gente». «Ma io — ribatte — sono in mezzo alla gente molto più di quanto non si sappia. Perché non faccio pubblicità dei miei sopralluoghi». Gli esempi? «Ho viaggiato in metropolitana, ho mangiato in una mensa scolastica, ho incontrato le guardie carcerarie, le casalinghe, gli ospiti dell’Istituto dei Ciechi. Ma, soprattutto, ho visto i posti critici della città, quasi sempre di sera e di notte». Dalla Stazione Centrale ai quartieri degradati, fino alle vie sulle quali ha ricevuto segnalazioni dai cittadini: via Novara, via Imbonati, via Porpora, via Restelli... «Ovviamente, mi muovo in incognito. Non annuncio il mio arrivo e anzi mi camuffo in modo da non essere riconoscibile. Scelgo i posti più degradati, per capire come possano essere migliorati». E quindi, Milano vive un’emergenza sicurezza? «Intanto direi che non esiste un problema più vistoso e che, a seconda delle zone, dobbiamo fronteggiare lo spaccio, la prostituzione anche di minori, la violenza.. Milano è come le altre grandi città, ma sento la responsabilità di migliorarla: anche se mi rendo conto, non avendo i poteri che ha, ad esempio, il sindaco di New York, che gli interventi devono essere guidati e definiti da prefetto e questore».

NOMADI

Il modello rimane quello del campo di Opera. «Proponiamo — rilancia il sindaco — patti di legalità che voglio sottoporre anche a Walter Veltroni e ai sindaci delle altre grandi città». L’obiettivo è fare in modo che queste persone si assumano la responsabilità di tenere comportamenti in linea con le leggi: «Il nostro è un laboratorio, al quale stiamo lavorando con la provincia e con gli operatori del privato-sociale».

IL SOGNO

E se avesse la bacchetta magica, il sindaco che cosa vorrebbe per i milanesi? «Ci sono molte necessità, perché Milano è una città complessa ed esigente. Ma chiederei una casa e un lavoro per tutti. Ogni giorno ricevo una media di 350 fra lettere, fax e e-mail: ci sono progetti, proposte, critiche e incoraggiamenti. Molti mi raccontano la loro storia: il problema più ricorrente riguarda il bisogno di casa e di un posto fisso». Altro problema aperto è quello dell’assistenza ad anziani o disabili o malati psichici: «C’è sempre bisogno, anche se in questi mesi mi sono resa conto che i nostri servizi sociali sono decisamente all’avanguardia. Un fiore all’occhiello dell’amministrazione».

CONSIGLIO

Altra accusa è quella di snobbare il ruolo del consiglio comunale. «Quando non sono in consiglio è perché ho altri impegni di lavoro concomitanti. Comunque, seguo i lavori: ho appena incontrato il presidente Palmeri, cui ho confermato che entro la fine di gennaio andrò in aula a parlare di inquinamento. Se non mi sono presentata prima è solo perché la situazione non era ancora del tutto definita».

CONSULENZE

La Moratti è stata molto contestata per le spese sui consulenti e per il ricambio di dirigenti fatto senza tenere conto, secondo la denuncia dell’opposizione, «delle professionalità già esistenti in Comune e dell’aumento spropositato di costi». «La verità — ribatte il sindaco — è che abbiamo ringiovanito di dieci anni la classe dirigente del Comune, garantendo la crescita dei nostri dipendenti e dando loro nuove motivazioni. Quanto alla spesa, la differenza rispetto all’anno precedente è di sole 700 mila euro». Altro risultato di cui la Moratti va fiera è «la promozione di moltissime donne in settori strategici del Comune, a cominciare dalla Ragioneria».

MACCHINA COMUNALE

Assessori e dirigenti lamentano la difficoltà a fare ingranare la rinnovata macchina comunale. «Per tre mesi — ammette il sindaco — siamo stati assorbiti dalla riorganizzazione della macchina comunale. È un lavoro nascosto, ha impegnato molto tempo e può avere dato l’impressione che l’attività si fosse nel frattempo rallentata». E invece? «Invece cominceremo dal bilancio a godere dei frutti di questo lavoro capillare: soltanto il fatto di avere razionalizzato i settori — assicura il sindaco — ci ha consentito di risparmiare sulle spese e di contrastare i tagli della Finanziaria senza dover introdurre l’Irpef, come invece altri grandi Comuni hanno fatto».

AEM-ASM

Il sindaco rilancia il tema: «Tengo molto a questa operazione di fusione fra le due aziende dell’energia e stiamo proseguendo nel lavoro». E la Moratti rassicura i consiglieri che lamentano il fatto di non essere ancora stati informati sullo stato dell’arte: «Nei prossimi giorni incontrerò il sindaco Corsini e poi faremo un aggiornamento in consiglio comunale».

ALITALIA

Una questione di cui il sindaco ha discusso ancora venerdì con il presidente Formigoni: «Prima che vengano prese decisioni definitive sul futuro di Alitalia e del sistema aeroportuale milanese, vogliamo che sia convocata una segreteria politica del tavolo per Milano, dedicata a questo tema». Il sindaco Moratti annuncia di avere già definito un documento con la Regione, «che dovrà essere condiviso a livello politico e che diventerà l’architrave del lavoro al Tavolo».

PIAZZA DUOMO

Da anni si trascina la polemica sull’opportunità o meno di utilizzare Piazza Duomo per ospitare eventi e manifestazioni pubbliche. Cosa ne pensa il sindaco? «Non decido da sola e non mi piace impormi. Di piazza Duomo posso soltanto dire che è un luogo splendido e che più lo si tiene come luogo d’arte, storia e bellezza, meglio è. Magari si possono fare eccezioni per alcune manifestazioni: ma vanno individuate con un criterio preciso».

di Elisabetta Soglio