.: Discussione: Mobilita' e edilizia sostenibili

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Eugenio Galli

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Inserito da Eugenio Galli il 16 Lug 2007 - 20:40
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Chiediamo che Milano faccia partire il bike sharing

Anche la capitale francese segue il modello di altre città europee.
E Milano?

Considerato che anche in una città a intenso traffico e di notevoli dimensioni, come Parigi, il 15 luglio è stato inaugurato un servizio di noleggio di bici pubbliche (Velib: tutte le informazioni sul sito http://www.velib.paris.fr/), come riportato oggi dai media e segnalato da un comunicato stampa FIAB, e visto che l’evoluzione del dibattito
politico sulla pollution charge milanese sembra orientarsi verso una formula innovativa di “pacchetto per la mobilità” che, insieme al pagamento del ticket, preveda un abbonamento annuale con agevolazioni all’accesso alle diverse forme di mobilità condivisa e a basso impatto ambientale (mezzi pubblici, car sharing), noi crediamo che da questa formula la bici non debba essere esclusa.

Quindi, se questo abbonamento per la mobilità milanese prenderà corpo nella delibera con cui la Giunta cittadina sembra apprestarsi a ufficializzare la propria posizione in tema di ticket antismog, noi chiediamo che venga da subito prevista in modo esplicito anche l’inclusione del servizio di bici civiche (bike sharing), da avviare e rendere disponibile a partire dai parcheggi di interscambio e dalle stazioni della metropolitana.

Ricordiamo a questo proposito che nel bilancio comunale del 2007 è stato approvato uno stanziamento di 100.000 euro da dedicare proprio alla realizzazione di un servizio di bici pubbliche condivise.

E’ tempo di superare ogni incertezza su questo filone della mobilità sostenibile, adeguandosi finalmente alle migliori prassi esistenti in Europa (per inciso, ricordiamo che la stessa attuale iniziativa della capitale francese costituisce una evoluzione del noleggio già da anni gestito da RATP presso i parchi e i punti “route libre”) ma anche in Italia, che Milano non ha sin qui saputo o voluto fare proprie. Questa ci sembra l’occasione giusta.

Ogni tanto qualcuno ancora ricorda la vicenda delle cd. “bici gialle” avvenuta sul finire degli Anni Ottanta della "Milano da bere": va definitivamente detto che quello non fu né un contratto né un servizio per la città, ma un semplice abbandono di biciclette alla fede pubblica, realizzato contro il nostro parere, e votato a sicuro fallimento, come in effetti avvenne (le bici vennero vandalizzate e rubate nel giro di poche ore). Da qui nacque un "leit motiv" che per troppi anni ha di fatto impedito di affrontare seriamente il tema del noleggio pubblico, con una evidente distorsione del dibattito. Da anni ripetiamo che l’esperienza milanese delle “bici gialle” deve essere modello da non imitare, non più alibi per non fare.

Segnaliamo intanto che la FIAB organizzerà un viaggio di studio il 29 e 30 ottobre prossimi a Lione per valutare sul campo l’organizzazione del servizio di bici condivise, lì in funzione da circa un paio di anni.

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 6 Gen 2007 - 14:07
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