.: Discussione: Mobilita' e edilizia sostenibili

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Alessandro Rizzo

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Alessandro Rizzo il 15 Gen 2007 - 16:26
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Caro Paolo,
rispondo con piacere alle tue interessanti solelcitazioni e considerazioni.
Tu dici "casomai finirà l'Uomo, non la Terra" e io direi che siamo parte integrante di questo pianeta e che la sopravvivenza di questo mondo determina la sopravvivenza nostra e di tutto il genere umano: dobbiamo pensarci come parte integrante del sistema ecologico universale. Un interessante documentario con Al Gore protagonista, regia di Davis Guggenheim, An Inconvenient Truth, che uscirà il 19 gennaio nelle sale italiane, dipinge uno scenario quanto meno apocalittico, ma avvallato da dimostrazioni che sono quanto mai realistiche e chiare, trasparenti, drammaticamente vere, affidabili nei contenuti.
Giustamente sostieni che "lo smog si combatte con misure molto più complesse e che si devono concordare tra Regioni e infrastrutture" e che il traffico si risolve se "all'interno della terza cerchia i mezzi pubblici funzionano". Le tue osservazioni a livello metologico sono quanto mai giuste e condivisibili, ma non separerei i due aspetti, ossia quello del traffico e quello dello smog, almeno a livello di merito, sostanziale: l'uno implica l'altro, ossia il primo determina il secondo. Sono elementi correlati, che devono trovare metodi di intervento comuni e unici, atti a dare rilievo a una dimensione nuova e complessa della soluzione alla questione fatta di questioni. Credo che sia utile dare rilevanza a una nuova pratica, che anche tu sottolinei come necessaria e possibile: la concertazione tra i comuni, la definizione di pratiche amministrative condivise tra le varie municipalità, nessuna fuga in avanti, nessun autoreferenzialismo, nessun atteggiamento di chiusura da parte di autarchiche misure adottate da questo o da quel comune. Milano poneva come risolutiva dell'ingorgo esistente la questione della pollution charge: senza parlare della questione con i comuni almeno limitrofi. Gabelle che chiudono una città, priva di sensibilità e di capacità di comprendere la dimensione complessa a livello territoriale della gestione della questione del traffico e del trasporto. Le misure devono essere prese con un'ottica di più larga ed estesa portata politica. Condividere, analizzare e comparare provvedimenti, la loro efficacia, la loro portata: non è possibile proseguire su fallimentari strategie di chiusura: il tema complesso della mobilità, a cui dedico una sezione internamente al mio personal blog, non può essere risolto e affrontato in modo esclusivo da comune a comune, ma può tradursi in un primo passo che offra un'opportunità a inziaire un percorso di governo "municipale" e metropolitano della città.
Proseguire in questa direzione è quanto mai opportuno e necessario.
E qui iniziamo, da questo spazio di e-partecipation quanto meno a discutere e dialogare sulle grandi questioni che interessano la vita quotidiana della cittadinanza, di ognuna e ognuno di noi.

Un caro saluto
Alessandro Rizzo
In risposta al messaggio di Paolo Ramella inserito il 12 Gen 2007 - 16:33
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]