.: Discussione: box sotterranei e scelte partecipate

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 5 Dic 2006 - 13:37
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Desidero segnare a tutti/e voi un post di Enrico Vigo su questo sito:
"La città non rispetta i patti stipulati con i cittadini relativamente  alla costruzione dei box sotterranei, patti che dovrebbero indurre i costruttori a rilasciare le aree in superficie, previste dalle licenze edilizie, alla collettività in buon ordine. Sono mesi, anni che denuncio in Zona 6 lo scempio di ben tre cantieri lumaca (Vie De Nicola, San Vigilio, San Paolino – Zona 6 Milano) e non succede nulla, le aree non vengono completate e i patti non vengono rispettati. Nessuna credibilità quindi al Comune di Milano, alla Giunta Moratti,  che come quella del suo predecessore Albertini non sa far rispettare i patti sottoscritti per le iniziative di costruzione dei box sotterranei,, neppure quelli previsti per legge dalle licenze edilizie che dovrebbero essere vincolanti. Credibilità zero quindi per questa Amministrazione Comunale, per ogni futura iniziativa fino a che non verranno sanate le situazioni vergognose in Zona 6, e che non verranno ristabilite le regole non osservate e infrante con troppa leggerezza a danno dei cittadini lasciati soli con i loro problemi. Le preoccupazioni dei comitati hanno quindi ben ragione di essere, non c’è rispetto né per i cittadini milanesi, né per la stessa Città di Milano, questa vergognosa situazione contrasta con la volontà solo chiacchierata di voler emancipare la città di Milano, chiacchere al vento, ne è dimostrazione lampante quello che da anni accade in Zona 6.
Enrico Vigo"

condivido in toto le considerazioni di Enrico Vigo.
Purtroppo l'inerzia dell'Amministrazione centrale riguarda non solo la zona 6, ma tutte le zone di Milano, tra cui anche la nostra zona 3
Contravvenendo alle più elementari regole della partecipazione, le scelte delle localizzazioni sono piovute dall'alto senza alcuna verifica sull'idoneità delle medesime, anche dal punto di vista geologico (vedi progetto di via Canaletto dove la falda è a meno di 10 metri dalla superficie) e statico degli edifici circostanti.
Le localizzazioni non sono state condizionate all'idoneità dei luoghi e alle effettive necessità dei residenti della via.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: disagi per anni ad abitanti non interessati dagli scavi (nella maggior parte dei casi i soci prenotatari delle cooperative che si sono aggiudicate l'area non abitano nella via e neppure nelle immediate vicinanze) e danni (crepe, distacchi di calcinacci e di pareti, infiltrazioni, rotture delle fogne ecc.) agli edifici "frontisti" (gravissimo è il caso degli edifici di via Ampere/via Compagni), non solo a causa della maldestra esecuzione dei lavori, ma anche per la scelta delle metodologie di scavo più economiche e quindi anche meno sicure: vedi tiranti sotto le case (... ma con quale autorizzazione invadono la proprietà altrui?!?!), anziché il ricorso al metodo "top down" ecc.
La gestione nel suo complesso del "piano parcheggi" del Comune di Milano è stata -ed è tuttora- troppo superficiale e, purtroppo, al momento nessuno ha sinora risposto -anche dinnanzi all'autorità giudiziaria- del suo operato.
Last but not least la responsabilità dei Consigli di Zona: quanti nella precedente consigliatura hanno espresso parere NEGATIVO alla realizzazione di questo o quel parcheggio per le tante carenze di documentazione ecc.
 I cittadini non si devono dimenticare di avere nei loro governanti, sia a livello comunale sia a livello zonale, degli interlocutori  istituzionali, degli amministratori pubblici che hanno il potere di decidere, se vogliono, nel rispetto della volontà dei cittadini.
Perché le istituzioni invece di migliorare e semplificare i problemi ai cittadini ne creano dei nuovi a causa della cattiva gestione del bene pubblico? Il numero di comitati costituitisi a Milano non Pro qualcosa, ma Contro qualcos'altro (i box  i poli della moda, dell'innovazione ecc.) dimostra l'incapacità di questa amministrazione di giungere a scelte condivise non solo con i poteri "forti" dell'economia , ma anche  e soprattutto con la cittadinanza che quelle scelte dovrà subire sulla propria pelle, ossia nel suo quartiere, nel suo territorio.
La nuova amministrazione ha avviato la fase di riesame di alcuni progetti (non di tutti quelli che i cittadini vorrebbero: v. anche piazza Leonardo da Vinci, la Darsena ecc.!). Spero che voglia tenere in considerazione i commenti, le osservazioni e le proposte dei cittadini direttamente interessati.
Un Cordiale saluto a tutti/e.
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo
Uniti con Dario Fo per Milano