...perchè non diventi un altra storia come quella di Soderini.

Mi scusi signor Angelo per avere chiosato il suo lungo ed articolato racconto della riunione, ma l'ho fatto solo per dare la necessaria continuità alla partecipazione di noi cittadini che devono vigilare sulla progettazione di questi importanti aree, sin dalla loro caratterizzazione urbanistica.

Come si legge dal suo rapporto, gli interessi sono tanti, a cominiciare da quelli dei Comuni limitrofi  che hanno fame di aree da tradurre in "consensi", per alimentare l'unica industria attiva quella del mattone.

Per questo occorre essere molto vigili, su quello che succede di questi grandi progetti, perchè le destinazioni d'uso riservino gli spazi necessari a fare respirare Milano, con ampie aree verdi, godibili ai cittadini, ma anche agli residenti dell'hinterland. Occorre vigilare anche sulle promesse piste ciclabili, perchè è dimostrabile che le fanno solo per accontentare i cittadini imbufaliti, quindi le fanno male.

Ricordo che fino a qualche anno fa con la mia bici facevo delle bellissime passeggiate lungo il naviglio e sbucavo in aperta campagna tra rogge, cascine e piccole osterie per ciclisti.
Sono andato poche settimane fa negli stessi luoghi che sono diventati ammassi di villette e casermoni, con auto che escono fuori da tutte le parti cercando di conquistare le strette vie d'uscita da Trezzano a Milano.

Una pena.

Le lascio il mio sito, così mi può contattare, anche per altri problemi di Milano.
www.giuseppe.demarte.editarea.com

Colgo l'occasione per porgere distinti saluti
G. De Marte