.: Discussione: Ticket d'ingresso a Milano, a precise condizioni.
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Inserito da Massimo Todisco il 11 Gen 2008 - 20:07
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OSSERVATORIO DI MILANO Via F.Albini 3 20139 Milano tel. O257301721 SECONDO BOLLETTINO DELL’OSSERVATORIO DI MILANO SUI DISAGI PROVOCATI DALL’ECOPASS DA LUNEDI’ 7 GENNAIO A VENERDI’ 11 GENNAIO I dati che vengono forniti in questo bollettino sono il risultato di segnalazioni pervenute al centralino dell’Osservatorio di Milano (02/57301721) oppure sono dati ricavati da indagini effettuate dall’ Osservatorio sui soggetti interessati dall’Ecopass. Per quanto concerne l’inquinamento atmosferico non è scientificamente corretto fare una valutazione sugli effetti provocati dall’Ecopass, in quanto la variabile condizioni climatiche in un periodo breve di applicazioni di meno di 10 giorni darebbe un risultato completamente distorto. Una valutazione seria secondo i tecnici dell’ARPA si potrà fare solo a consuntivo del mese di Gennaio. A titolo di cronaca possiamo dire solo che la centralina di Città Studi per il PM10 nell’ultimo dato disponibile, quello di ieri, ha registrato 125, esattamente quello fornito nell’analogo giorno dell’ anno passato. Quella di Verziere stranamente non è stato in funzione. Sulla base delle dichiarazioni del Comune di Milano che parla di un minore afflusso di auto nella zona sottoposta ad Ecopass non si può certo affermare che tutti quelli che non entrano in centro lasciano la propria vettura in box. Secondo l’Osservatorio di Milano il 70% di chi giunge da fuori del capoluogo lombardo ed il 60% di chi abita nelle aree periferiche di Milano che non entrano più in centro con l’auto non la lasciano in garage, ma arrivano fino ad una fascia di 1 Km intorno alla zona chiusa e la parcheggiano lì prendendo poi i mezzi pubblici o andando a piedi. Dal primo dato che risulta all’Osservatorio le multe per sosta abusiva intorno alla zona chiusa sono già salite del 10%. Costoro a causa dei ripetuti giri fatti per trovare un posto dove sostare inquinano di più che se entrassero in centro. Per quanto riguarda le segnalazioni giunte dai lavoratori stranieri i maggiormente colpiti sono i lavoratori ambulanti di origine marocchina che vanno nei tre mercati che si tengono nella zona interessata dall’ Ecopass o hanno delle isolate bancarelle dentro quest’area. Per costoro, visti gli esigui guadagni per i prezzi molto contenuti, diventa gravoso pagare il ticket. Le telefonate giungono anche da rumeni ed albanesi che svolgono attività artigianali come muratore, fabbro, idraulico o elettricista e hanno prezzi competitivi con conseguenti guadagni molto ridotti e un reddito complessivo che non supera i 1500 Euro al mese. La quasi totalità dei loro furgoni è o Euro 1 o Euro 2. Numerose proteste sono anche arrivate da cittadini, in particolare pensionati, che abitano in zone popolari come Corso Garibaldi e quindi hanno un reddito inferiore ai 1200 Euro al mese e sono costretti a pagare una seconda tassa oltre a quella dei rifiuti. Problemi molto significativi per i lavoratori dei tre ospedali situati nella zona interessata dall’Ecopass: Policlinico, 3000 dipendenti, Fatebenfratelli, 1900 dipendenti e Gaetano Pini, 900 dipendenti. Di questi 5800 dipendenti il 20% si reca a lavoro da zone non facilmente raggiungibili dai mezzi pubblici ed è fornita di auto Euro 1 o Euro 2 e ha sempre trovato un parcheggio gratuito o semi gratuito nei giardini interni o nelle aree limitrofe agli ospedali. A costoro, sia infermieri che medici, non va proprio giù di pagare una tassa che ritengono ingiusta. Per quanto riguarda i cinema presenti nell’area chiusa dal 2 Gennaio ad oggi mediamente risulta una riduzione dal 10% al 20% dei biglietti venduti. I danni maggiori li riscontrano le categorie commerciali, soprattutto di Via Torino, Corso di Porta Romana, Piazza Diaz, Corso di Porta Vittoria e Corso Venezia. Le perdite più gravose si registrano nei ristoranti e sono sul 35% in meno, seguite dai bar, 30%. Anche i parcheggi sono in crisi con il 30% in meno di auto parcheggiate. Minori perdite nel settore abbigliamento, articoli sportivi, articoli per bambini e pelletteria, dove le perdite sono tra il 15% e il 25%. Qui ancora non c’è il crollo causa i saldi che garantiscono ancora una certa affluenza. Quello che affermano tutti coloro che chiamano all’Osservatorio è che la città si presenta in centro triste e desolata, non è certo una bella immagine per i turisti. “Il quadro che emerge – ha dichiarato il Direttore dell’Osservatorio di Milano Massimo Todisco – è un quadro a tinte fosche e interessa in maniera trasversale tutti i ceti sociali: pensionati, dipendenti pubblici e privati, semplici residenti, lavoratori stranieri, piccoli imprenditori commerciali e artigianali” “ Se non avremo, come prevedono i qualificati tecnici dell’ARPA che non hanno contatti con i politici – ha proseguito Todisco – una riduzione dell’inquinamento, che già da ora con le multe per divieto di sosta si sta spostando nell’area circostante, il prezzo pagato dalla città è troppo alto, se si aggiungono anche i 20.000.000 di Euro spesi per le telecamere. Saranno queste le motivazioni portate dall’ Osservatorio al TAR quando si discuterà il suo ricorso nel merito”: (Chi vuole parlare con coloro che si sono messi in contatto con l’ Osservatorio segnalando i disagi chieda all’Osservatorio stesso i numeri di telefono, che verranno forniti per un contatto diretto con loro) |
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In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 9 Gen 2008 - 18:04
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