E' il metodo che non condivido, lo strumento politico adoperato.

Come avevo anticipato nel mio precedente messaggio, ho una radicata pessima opinione delle mozioni, siano esse frutto di schieramenti di destra o di sinistra indifferentemente, sono troppo spesso un consunto elemento di divisione  e conta di voti, di disgregazione, un rito scadente che mi piacerebbe fosse messo in soffitta da chiunque, fatta eccezione per le mozioni votate all'unanimità (anche se fin troppo spesso anch'esse sono azioni platoniche, più formali che sostanziali, spesso usate anche per predisporsi un alibi).

In politica contano i risultati, se ci sono bene, se non ci sono il resto vale zero.

I miei giudizi sono in astratto in questa direzione, questa è la lettura corretta del mio dissenso, meno forma e più concretezza e pragmatismo, ed aggiungo che questa è una opinione personale che non entra nel merito della vicenda che ci occupa, se non di riflesso.

Ciò premesso non ho nessuna obiezione verso nessuno in particolare, ognuno ha diritto di esprimersi e far politica liberamente, mi accontento di esserne spettatore, ricordo solo che la vicenda Soderini è costellata di dissensi da capire e da comporre, errori di comunicazione, verifiche da fare con attenzione.
 
Sarebbe bene evitare ulteriori radicalizzzoni delle posizioni puntando diritti alla migliore soluzione possibile per la Zona 6, unitariamente, facendo tutti un passo indietro, Comitato incluso, e riflettere bene sul bene pubblico
approfondendo ogni critica anche la più innocua e marginale fatta dai cittadini.

Tuttavia se qualcuno l'ha insultata l'altra sera si è reso colpevole di maleducazione e vigliaccheria, perchè il "potere" di un Consigliere, qualsiasi cosa dica o faccia, è tale da consigliare più prudenza a chiunque voglia cimentarsi in proteste, essendo doveroso bandire inutili malsane effusioni, motivate o meno, e mantenere un livello pur minimo di irrinunciabile rispetto per l'Istituzione, il luogo e le persone che hanno un ruolo pubblico preciso in rappresentanza di elettori.

Stesso identico rispetto merita il Comitato, anche in presenza di errori comportamentali, più o meno giustificabili.
Cordialmente,

Enrico N. Vigo