"Portagenovapartecipata" visto l'interesse suscitato con il suo progetto,  comincerà a far chiarezza al suo interno sulle finalità di ognuno. Credo sia venuto il momento di quantificare ciò che abbiamo prodotto fino ad ora, a fine mese analizzeremo i questionari che abbiamo ricevuto, sia cartacei che on-line e uniti al lavoro fatto dagli studenti del Politecnico, coordinati dagli architetti che partecipano al progetto tireremo le somme e le divulgeremo ai cittadini mattendo loro disposizione, anche i progetti relativi in un'assemblea pubblica, spero con gli amministratori di questa città, Sindaco in primis. 
In riferimento al nostro interno bisognerà dare valore aggiunto al gruppo iniziale che sostiene "Portagenovapartecipata", anche se qualche problema ci sarà sicuramente visto che tra noi albergano sentimenti preclusivi su ogni cosa che non è pensata su basi conservative. Bisogna soprattutto capire se il fine del progetto è comune a tutti e se non è per alcuni, il solito modo di emergere da quell'anonimato che ha il suo naturale sbocco nel pensero "demagogico e tuttologo" dell'opporsi senza confrontarsi mai per trovare soluzioni utili alla comunità.
Spero che l'umiltà faccia capire che un sistama "democratico" come la "partecipazione" non deve assere scambiato come  un modo per far sapere che anche i movimenti oppositivi di questa città, sanno produrre un progetto, ma nel contempo non sono disposti a far regali all'amministrazione.
Come ho ribadito diverse volte nelle varie riunioni,  "Portagenovapartecipata" non è un comitato nato per dire "no",
ma il suo fine è il bene dei cittadini di questo quartiere e se il mezzo per ottenerne il risultato voluto è quello di dialogare, anche con soggetti di un'altro pensiero politico, questa è la strada che io percorrerò e credo che chi sta lavorando veramente per questo fine non potrà che essere d'accordo con me; questo è essere realisti, sapere chi siamo, che forza abbiamo e con chi ci dobbiamo rapportaci.
Una saggia riflessione a tutti e il mio augurio!