.: Discussione: Un Fiocco in Azienda: lavoro e maternità vanno a braccetto

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 15 Mar 2011 - 15:12
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Un Fiocco in Azienda

Lavoro e maternità vanno a braccetto

Il progetto prevede la collaborazione con 22 imprese al fine di creare un clima ad hoc per le neomamme in azienda. Il Sindaco Moratti: "Esempio di collaborazione tra istituzioni e società per conciliare maternità e lavoro"

Un momento della presentazione del progetto. Il Sindaco Moratti con il Coordinatore igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro del Comune di Milano Riccardo Albertini

Milano, 15 marzo 2011 – “Conciliare maternità e lavoro è una sfida a cui dobbiamo lavorare insieme, Istituzioni e aziende fianco a fianco. Sono convinta che sia necessario un forte patto di collaborazione per consentire alle donne di affrontare la maternità in modo sereno. Un’attenzione che non può essere delegata solo alla famiglia ma che deve coinvolgere tutti”. Così il Sindaco Letizia Moratti, insieme con gli assessori Giampaolo Landi, assessore alla Salute, e Mariolina Moioli assessore alla Famiglia, scuola e politiche sociali, è intervenuta, in Sala Alessi a Palazzo Marino, alla presentazione del progetto “Un Fiocco in Azienda”, un’iniziativa del gruppo Donne Manager di Manageritalia e La Casa Rosa, associazione a sostegno delle donne in gravidanza e della genitorialità, con il contributo del Comune di Milano.

“Con questo progetto – ha proseguito il Sindaco – mettiamo in campo una collaborazione con 22 grandi aziende del sistema produttivo milanese e lombardo. Il progetto è volto a creare un clima positivo nel rapporto tra azienda e neomamma, favorendo l’individuazione condivisa dei tempi di lavoro, creando occasioni di formazione e una flessibilità lavorativa che non  penalizzi  le  donne che non vogliono rinunciare alla proprio professionalità. Le iniziative del Comune in questo senso sono molteplici: penso al Bonus bebè, al corso dedicato alle donne in gravidanza per accompagnarle dal primo trimestre di gestazione ai primi sei mesi di vita del bambino. Incentivare la natalità e restituire serenità alle donne che lavorano è un impegno in cui Milano crede fermamente. Un impegno che continueremo a portare avanti in modo condiviso con tutte le realtà coinvolte”.

“Sono particolarmente lieto di promuovere per il secondo anno consecutivo - aggiunge l’assessore alla Salute Giampaolo Landi - Un Fiocco in Azienda: un progetto innovativo a protezione della donna, dal punto di vista psicologico e personale, nel momento delicato del ritorno in azienda dopo la nascita di un figlio, non in opposizione alle “ragioni dell’azienda” ma anzi in armonia, in un dialogo costruttivo di crescita ed arricchimento per entrambe le parti. Il momento cruciale per una donna – nel rapporto con il lavoro, la professione e la carriera – è la nascita del primo figlio. E ciò accade sia per le donne con un contratto flessibile sia per le donne con un contratto da dipendente più strutturato".

"L’abbandono coatto del lavoro - sottolinea Landi - è tanto più grave se pensiamo che l’età media in cui si ha il primo figlio tende sempre più a scivolare dai trenta ai 35-40 anni, una età in cui generalmente una donna che abbia investito in istruzione e formazione  conquista  finalmente  la stabilizzazione di un percorso professionale denso di legittime aspettative. La maternità può essere anche un momento di frizione fra dipendente e azienda e la donna si trova spesso, nel nostro Paese, in una condizione di particolare fragilità quando è in attesa  o subito dopo la nascita di un bimbo. Un periodo difficilissimo, che può sfociare in un disturbo depressivo. In Assessorato sosteniamo da 3 anni  il Centro Prevenzione della Depressione Donna in collaborazione con l’A.O. Fatebenefratelli”.

In Lombardia le donne che soffrono di depressione sono 480mila, ma solo la metà di loro chiede aiuto. Le donne, secondo i dati statistici e la letteratura, sono la popolazione maggiormente colpita da disagio psichico, soprattutto nelle aree urbane con popolazione superiore alle 200 mila persone, come Milano. Nei contesti metropolitani, secondo studi condotti in Europa già a partire dal 2000, si rileva nella popolazione femminile una maggiore tendenza a sviluppare una sintomatologia a carattere depressivo.

Gli elementi caratterizzanti sono: la difficoltà a stabilire relazioni amicali, la solitudine, la difficoltà a chiedere aiuto a persone vicine, la reticenza a riconoscere anche a se stesse uno stato di malessere e quindi ad intervenire per tempo. Determinanti ambientali, economiche e sociali si mescolano quindi a compiti e ruoli che col passare del tempo hanno visto la donna sempre più oggetto di aspettative collettive.

“Il progetto offre infine - conclude Landi - percorsi di informazione sanitaria e psicologica, attraverso le psicologhe dell’associazione La Casa Rosa, per la donna e il suo compagno al fine di abbassare il rischio di depressione post partum e per accostarsi alla genitorialità con animo sereno”.
 
“Il dato secondo cui un terzo delle donne non rientra al lavoro dopo la maternità è causato da un concorso di fattori ed è nostro dovere intervenire dove possiamo. – ha commentato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – L’iniziativa un Fiocco in azienda è un ottimo esempio di collaborazione tra le istituzioni e i privati in favore del benessere delle famiglie. E’ importante che la donna sia nelle condizioni migliori per affrontare il delicato compito che la attende dopo la nascita di un figlio, coniugando il compito di genitore con l’attività lavorativa. Milano può essere considerata la città pilota per la promozione del benessere della donna nella famiglia, grazie a tutti i suoi servizi, tra cui primeggiano gli asili nido e le scuole per l’infanzia.”

“Sono molto orgogliosa che il Comune di Milano non sia solo promotore, ma che  abbia anche aderito al progetto Un Fiocco in Azienda secondo le indicazioni del Comitato Pari Opportunità” ha concluso l’assessore Moioli.

“Oggi per Un Fiocco in Azienda è un giorno importante- dichiara Marisa Montegiove, vicepresidente Manageritalia Milano e Responsabile Gruppo Donne Manager- perché a pochi mesi dal lancio abbiamo 22 aziende, anche piccole medie imprese, che hanno aderito e utilizzato il percorso e qualche centinaio che ci hanno contattato per avere informazioni e tante sono prossime ad aderire. A questo si aggiunge che il forte sostegno avuto sin da subito dal Sindaco, dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e dall’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali si rafforza con i riconoscimenti che Letizia Moratti consegna personalmente alle 22 aziende. Primi riscontri molto positivi vengono dalle aziende e delle madri che hanno intrapreso il percorso confermando che riesce a migliorare, anche in imprese già di per sé virtuose, la gestione di questo importante momento consentendo alle donne di vivere ancor più serenamente la gioia della maternità sentendosi e facendosi sentire dall’azienda sempre a bordo”.

Un momento della presentazione del progetto con il Sindaco Moratti