.: Discussione: A rischio l'assistenza ai minori nei consultori comunali per un pasticcio nel bando

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Anna Di Scipio

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Inserito da Anna Di Scipio il 1 Dic 2010 - 12:13
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Concorso beffa, gli psicologi si ribellano

Repubblica — 21 novembre 2010   pagina 9   sezione: MILANO

AL CONCORSO per un posto fisso atteso da anni e frutto di battaglie sindacali erano stati quasi tutti ammessi, all' inizio. Poi è cambiata l' interpretazione del bando e su 320 domandea oggi solo 32 risultano accolte. Per 78 psicologi specializzati che lavorano per la ventina di consultori familiari dell' Asl di Milano, precari da anni, il concorso pubblico che si terrà il 3 dicembre ha davvero il sapore della beffa: per un presunto vizio nel bando sono tutti esclusi proprio da quella selezione che finalmente avrebbe dovuto stabilizzarne almeno una quota. Un pasticcio. Ma non solo, perché se non si corre ai ripari avrà anche pesanti ricadute sul servizio: proprio per la mancanza di questi professionisti si rischia, difatti, che dal prossimo anno la tutela e l' assistenza psicologica ai minori nei consultori familiari integrati sarà decimata. I timori maggiori riguardano difatti l' ambito dei minori, tecnicamente il settore dell' età evolutiva. Decine di psicologia cui l' autorità giudiziaria affida minori affinché li seguano e redigano un fascicolo sul loro caso. Esperti che hanno in cura per mesi, talvolta anni, centinaia di bambini e ragazzi vittime di abusi, violenze, conflittualità familiario trascuratezze. Trattamenti di casi difficili e delicati che da gennaio potrebbero fermarsi: nel concorso pubblico, area della tutela dei minori, nemmeno una domanda è stata ammessa. Il servizio rischia così di saltare o di perdere dei pezzi e i precari, che da anni restano con il fiato sospeso da dicembre a gennaio in attesa del rinnovo della loro collaborazione a ore, di restare a piedi. Perdendo così l' occasione unica di entrare nella graduatoria pubblica da cui ogni anno l' Asl attingerà per assumere circa 40 professionisti, come da accordi con i sindacati. La vicenda è scaturita da un presunto errore nel bando che ammette solo chi ha conseguito la specializzazione tramite l' università e non, come nel loro caso, in altre scuole certificate. Un errore per i sindacati che, avendo subito segnalato il problema alla direzione dell' Asl milanese, sono stati però tranquillizzati con la rassicurazione che sarebbe valso il principio dell' equipollenza dei titoli: che, cioè, la specializzazione richiesta nel bando valeva sia per chi l' avesse conseguita all' università sia in scuole certificate. Poi il dietrofront. Con il risultato di soldi spesi per un concorso con tre commissioni che andrà semideserto, precari infuriati e delusi e un servizio pubblico a serio rischio. I sindacati stanno lottando affinché vengano tutti riammessi con riservae non si sprechi un' occasione preziosa. La trattativa è aperta, si aspetta anche una presa di posizione dell' Ordine degli psicologi che si riunirà domani sera per esprimersi. Mentre si cerca una soluzione condivisa alla vicenda, gli esclusi dal concorso si stanno attrezzando per ricorrere al Tar e sospendere il concorso e la direzione dell' Asl valuta l' ipotesi di concedere a un gruppo di psicologi alcuni contratti di tre mesi, fino a fine marzo, per coprire in parte il servizio e intanto risolvere la questione. La direzione dell' Asl milanese ci tiene a precisare che «è stato dato corso a una procedura attivata negli anni passati - spiega il direttore, Walter Locatelli - Chi lo ritiene, faccia purei suoi passia livello amministrativo: è una faccenda delicata ma c' è la volontà di risolverla con la Regione». - ILARIA CARRA