.: Discussione: Bilancio fine consiliatura sulle politiche glbt e su provvedimenti contro omofobia

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 25 Nov 2010 - 22:31
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Giuliano Pisapia è stato eletto dalle primarie, un appuntamento che esprime un carattere democratico e di ampia partecipazione della cittadinanza a un momento politico per un progetto di città alternativo, come candidato del centrosinistra per le prossime elezioni comunali. Personalmente ho da subito deciso di sostenere Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, figura istituzionale scelta per la sua caratteristica di tutelare e promuovere i principi di una Costituzione che deve essere base programmatica e progettuale per un’alternativa di società di eguali, di giustizia sociale e di affermazione dei diritti civili. Sosterrò Giuliano Pisapia come candidato di una coalizione che sappia portare a Milano uno sviluppo che metta al centro la persona, il cittadino, e la promozione di diritti sociali e civili. Un cambiamento è necessario e lo dico soprattutto in riferimento dei diritti stessi, dove ci siano opportunità e non discriminazioni per nessuno, così come per gli orientamenti sessuali. Occorrerà, quindi, un cambiamento necessario per una politica seria e coerente sulla tutela e la promozione delle persone a orientamento lgbt. E’ necessario affrontare un bilancio finale di consiliatura ed è preoccupante notare come ci sia stata totale assenza di proposte utili a garantire eguaglianza e affermazione dei diritti. E’ stato respinto dal Consiglio Comunale una proposta di delibera di istituzione del registro delle coppie di fatto, sono molte in città e in continuo aumento, primo passo verso a un trattamento equo tra cittadini a prescindere dall’orientamento sessuale, anche dal punto di vista puramente formale, fiscale, tributario.
E’ alquanto rammaricante constatare che, nonostante si parli di sicurezza da parte di diversi esponenti dell’attuale maggioranza, non siano state predisposte misure e provvedimenti adeguati a fare fronte, prevenendo e perseguendo, alla presenza di atti omofobi nella nostra città, alcuni commessi nella nostra circoscrizione.
In altre città europee, come testimonia l’incontro promosso dalla Rete delle Associazioni di Poliziotti lgbt a Roma, per l’Italia Polis Aperta, insieme al Questore di Roma e a esponenti della Prozia di Stato, nonché di associazioni lgbt, tra cui Arcigay nazionale, esistono uffici e settori della Polizia Locale finalizzati e specializzati alla repressione e alla prevenzione di reati omofobi, nonché al sostegno delle vittime, tramite sportelli di consulenza e di aiuto.
Il Consiglio Comunale non ha provveduto a promuovere atti e ordini del giorno funzionali a richiedere al Parlamento un’urgente trattazione della discussione sull’estensione della Legge Mancino sulle aggravanti penali derivanti dalla commissione di reati a sfondo razzista, religioso, ideologico, anche per i reati a sfondo omofobico.
Lo scorso 17 maggio la Commissione Pari Opportunità del Consiglio Comunale e la Presidenza del Consiglio Comunale, unico atto avutosi nell’ambito delle politiche lgbt, hanno promosso un convegno sull’omofobia, in occasione della giornata contro l’omofobia, dove ci sono stati interessanti e fruttuosi interventi utili e garantire la promozione di proposte e provvedimenti che fronteggino e contrastino reati di aggressione, persecuzione e violenza contro persone a orientamento lgbt.
Ho ritenuto opportuno effettuare un simile bilancio politico amministrativo in quanto il 20 novembre è stata la giornata per il ricordo delle vittime della transfobia, il Tdor.  E’, questo, uno dei tanti fenomeni di discriminazione alimentati e legittimati da dichiarazioni a contenuto discriminatorio di diversi esponenti istituzionali e politici, da ultimo l’affermazione aberrante e omofoba, da me denunciata, del presidente del consiglio.
Chiedere nuovamente al Consiglio Comunale e alla Giunta Comunale quali siano i provvedimenti e le proposte che intende promuovere per affermare i diritti delle persone lgbt e tutelarne la dignità personale e la sicurezza risulterebbe alquanto pleonastico e scontato. La mia intenzione rimane quella di constatare come tale tematica sia ancora lontana nell’agenda politica amministrativa odierna e attuale, sperando in un rinnovo totale delle politiche finora non sostenute in una città che dovrebbe essere definita “capitale dei diritti” se vuole essere definita europea e civile.

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano