Mi associo nella richiesta. Si tratta di un ennesimo passo verso lo smantellamento della rete tranviaria, iniziato sotto altre maggioranze (con gli esagerati smantellamenti filoviari e tranviari post M2 ed M3, anche allora mascherati da "ristrutturazioni") unite alla presente dall'insana idea che il metrò sostituisca le linee di superficie, per lasciar sfogo massimo alla circolazione delle auto. Invece ogni tipologia di mezzo di TPL é coordinato gerarchicamente con gli altri in relazione ai flussi di carico: Metrò>Tram>Filobus>Autobus: il malfunzionamento di uno influisce negativamente sull'altro ed é appunto per questo che in molti Stati si é ripreso a costruire tranvie: basta colonne di taxi inquinanti (vedi N.Y.) o di car sharing (= al taxi senza lo chauffeur). 
Premesso che é ovvio che l'avvento di una linea richieda qualche modifica alla rete di superficie: dagli anni '70:
- sono stati ridotti i percorsi tranviari in centro, inclusi gli anelli di ritorno, utili in caso di incagli/manifestazioni ecc., al punto che troppe linee sono state costrette a transitare in Via Orefici, dando lo spunto ad una ulteriore recente sfoltitura di tram che " ingombravano le auto", semplicemente perchémancavano corridoi: basterebbe, per esempio, passare di fronte al Duomo verso Manzoni, molto + civile una fermata che un parcheggio di taxi davanti alla Cattedrale;
- non é stata aggiornata l'infrastruttura: raccordi parabolici, scambi radio mancano tuttora e ciò penalizza i tram moderni; fermate moderne;
- non sono state considerate le corsie preferenziali, creando troppi attraversamenti e consentendo a troppi soggetti di occuparle (mi risulta che gli autisti siano imbestialiti) fino al ridicolo accesso alle auto per neve lo scorso anno, in luogo del blocco auto a favore del TPL.
- non é stata rispettata la gerarchia suddetta anche in funzione di marketing: una linea pesante (tram), non deve avere utenti sottratti da linee concorrenti (ad es. i bus nei confronti dell'ex 33 in zona Teodosio);
- non sono state estese linee tranviarie verso la periferia salvo 4 e 15 dovute alla Lega, l'unico partito che mi risulta favorevole ai tram.
- I Metrò ora sono 6  (M1 Rho e Bisceglie) M2 (Cinisello Rozzano, Abbiategr.- Gessate), M3 e M5
- Sono state ideate M leggere come M5, ossia con la capacità di un T  e i costi ed i fastidi di un M,
- si sta riducendo il peso della trazione elettrica
- si sono acquistati costosi filobus bimodali, quando basta una riserva di batterie per brevi tratti svincolati dalla linea aerea;
- si soppressero tutte le filovie delle linee "ottanta", rimaste come bus (cosa c'entrava il Metrò?), 84 e 95 comprese.
- si é accorciata una settimana fa la 93 creando però un bus (39) per il tratto soppresso, come con la 37 in luogo del 29/30.
- Non sono stati acquisiti se non di recente mezzi tranviari moderni; le "ventotto" sono l'equivalente dei bus bipiano rossi di Londra, ma vanno limitate ad una linea con finalità turistiche fino al 2028 (centenario).
- la velocità commerciale é da terzo mondo ed é stato introdotto l'assurdo distanziamento tra mezzi alle fermate dopo un tamponamento fisiologico (in autunno e tram scivolano di più da quando sono nati, ecco perché esistono le sabbiere)
Ultimamente poi, vi sono cambi di percorso ogni pochi mesi, con grande confusione: qualcuno, però é orgoglioso di aver cambiato colore a una parte dei mezzi (bello, ma era così urgente, vista la situazione critica?)
Insomma: grandi incapacità bipartisan al servizio di un solo obiettivo: togliere il TPL dalle strade a favore delle auto, alla faccia dell'inquinamento e dell'Expo
IN TRAM WE TRUST