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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Set 2010 - 21:18
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SEVESO. DE CORATO: “IL SEVESO RACCOGLIE LE ACQUE PROVENIENTI DAI COMUNI A NORD DI MILANO, DA COMO A VARESE.  MILANO E NIGUARDA SONO VITTIME DI UN FIUME CHE NON E’ PIU’ IN GRADO DI SMALTIRE LA PIOGGIA. DAL 99 IL COMUNE CHIEDE UN COORDINAMENTO SOVRACOMUNALE SIA PER GLI INTERVENTI CHE PER GLI ASPETTI  ECONOMICI”

Milano, 20 settembre 2010 -  “Milano è al centro di un vasto bacino idrografico che convoglia verso il centro della città gran parte dei corsi d’acqua provenienti da esso. Il rapido ed incontrollato sviluppo urbanistico dei territori a nord della città ha determinato un consistente aumento dell’ impermeabilizzazione dei terreni comportando un enorme incremento delle portate raccolte dai corsi d’acqua Olona, Seveso, Martesana e Lambro Settentrionale nei periodi di pioggia - spiega il vice Sindaco De Corato -  Da anni tutte le tombinature che attraversano Milano non sono più in grado di smaltire le enormi portate di pioggia provenienti dai territori a nord della città, in particolare, dai comprensori di Como e Varese e che raggiungono oggi quantità dell’ordine di 80/100 metri cubi al secondo. Milano e la zona di Niguarda sono vittime di questa situazione.  Il problema delle esondazioni del Seveso riguarda più province e pertanto in modo coordinato deve essere risolto: non possono essere solo i cittadini milanesi a farne le spese. E’ necessario che un’autorità sovracomunale disciplini le azioni e determini i contributi economici di tutti gli enti coinvolti. Milano è pronta a fare la sua parte, ma non può essere sola.” 

“ Per affrontare questa situazione già alla fine degli anni ’80, il Comune di Milano si era prodigato per coinvolgere gli enti territoriali Provincia, Regione, Magistrato per il Po allo scopo di realizzare interventi di difesa idraulica di Milan o - dichiara  De Corato - Solo nel 1999 fu avviato l’ “Accordo di Programma per la Difesa Idraulica di Milano”, il cui coordinamento venne assunto dalla Regione Lombardia. Nell’ambito di tale accordo si individuarono diversi interventi come il raddoppio del canale scolmatore di Nord-Ovest e del deviatore Olona. Tuttavia le limitazioni economiche hanno di fatto consentito di realizzare, per il fiume Seveso, esclusivamente il raddoppio del primo tratto del canale scolmatore a carico della Provincia di Milano”. 

“Nel 2009 - prosegue il Vice Sindaco -  per cercare di rilanciare l’Accordo di Programma, ne è stato siglato uno successivo, attualmente attivo, con gli stessi Enti e sempre coordinato dalla Regione Lombardia.”

“In questi anni il Comune di Milano - conclude De Corato -  nell’ambito dell’Accordo di Programma ha proposto il progetto redatto da Metropolitana Milanese spa di un canale scolmatore che, partendo a monte della zona nord - est di Niguarda, trasferisse parte delle piene dal Seveso al Lambro, a sud della città; progetto accantonato per motivi economici e per alcune riserve tecniche da parte dell’Autorità di Bacino. Sulla base degli studi eseguiti, tutti i possibili interventi per eliminare definitivamente le esondazioni del Seveso, quali ad esempio il potenziamento degli scolmatori esistenti e la realizzazione di vasche di laminazione che raccolgano le piene, sono stati individuati quindi a monte di Milano, lungo l’asse del fiume o nelle adiacenze del canale scolmatore di Nord-Ovest. Le azioni devono essere approvate nell’ambito dall’Accordo di Programma, in particolare da parte della Regione Lombardia e dell’autorità di bacino del Po, poiché questo non è un problema esclusivo di Milano, tant’è che ieri, in rappresentanza del Sindaco Moratti, ho richiesto che venisse convocato un incontro urgente con i componenti del tavolo per la risoluzione dei problemi idrogeologici per sollecitare l’avvio immediato degli interventi”.
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 19 Set 2010 - 16:09
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