.: Discussione: Inizio anno scolastico .... soliti problemi

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 29 Set 2010 - 06:16
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Grazie per la risposta.

Mi lasci fare qualche passo avanti sintetizzando alcuni punti fermi:

( 1 ) la scuola pubblica è sfasciata ed in via di peggioramento con l' ultima release-Gelmini; poco ci han capito e malissimo stan facendo, questo è indubbio;

( 2 ) la bolla precari è una piaga oceanica, il numero è abnorme, smisurato e ingovernabile, non penso sia semplicistico auspicare un ridimensionamento del precariato indirizzando ad altre funzioni chi ne ha competenza, una soluzione che certo non è migliore dell'alternativa (quando e se mai praticabile) del passaggio a ruolo nell'insegnamento, tuttavia per molti, su base volontaria di richiesta per la messa in mobilità all'interno della pubblica amministrazione, potrebbe essere al fine di un incubo (le faccio un esempio: gli uffici del Ministero della Sanità che presidiano l'aeroporto di Malpensa necessitano di personale addetto ai controlli sanitari sulle merci (laureati o periti), il blocco da anni del turn over impedisce la sostituzione degli organici, ma la mancata mobilità all'interno della pubblica amministrazione impedisce di trovare candidati, con le conseguenze che si possono immaginare; poi non si sottovaluti la preparazione di moltissimi insegnanti capaci di offrire la loro professionalità anche in altri ambiti, magari aiutati da corsi di formazione e perfezionamento di sicuro e rapido apprendimento; l'alternativa è il licenziamento di massa quello che il governo Berlusconi-Gelmini sta già facendo gettando nel panico mezza Italia, la soluzione più cruda frutto di poca capacità, e scarsa attenzione al sociale (non se ne rendono neppure conto, imbevuti di teorie scadenti, di populismo cariato ed eccesso di immotivata autostima).

( 3 ) '68 e berlusconismo: imparagonabili, il '68 con i suoi pregi e difetti è qualcosa, il berlusconismo non è nulla in nessun campo, se non quello spettacolo inguardabile (attacchi alla Magistratura, leggi ad personam e ad aziendam, un ministro per 15 giorni poi dimesso e subito condannato penalmente, l' affaire Cosentino, Scajola e l'appartamento, lite Berlusconi-Fini, SPQR di Bossi (e innumerevoli vilipendi ai simboli dell'Italia Repubblicana), scuola padana con simboli in stile Nord Korea, e via una scia infinita di fatti di questa risma); non scendo nei dettagli altrimenti la dissertazione rischia di partire dagli Assiro-Babilonesi e di terminare alla guerra in Afghanistan, fuori tema. Chiudo questo punto dicendo che la reazione al '68 è stata pronta, tempestiva e feroce, ed ha fatto ancora più danno di un '68, spesso rivelatosi troppo ideologico, impacciato, immaturo e, in alcuni casi ben noti a tutti, poco democratico, tuttavia resta una pietra miliare nella storia d'Italia con larghe sacche di positività.

( 4 ) mancati stimoli agli insegnanti e appiattimento: ma cosa ci vogliamo aspettare da una non-gestione che dura da quando è nata la Repubblica (lasciamo pietosamente stare quel che c'era prima con i balilla e le giovani italiane e tutti i riti carnevaleschi accessori); bassi salari, nessun incentivo basato sui risultati raggiunti (come ad esempio il minor tasso di abbandono scolastico, il migliore tasso preparazione degli alunni, la partecipazione ai laboratori, premi per chi si rende disponibile ad attivare corsi (misurabili ed efficaci) di recupero etc., nulla: non ci sono budget, non ci sono strumenti normativi. Riflettiamo anche sulla anomalia italiana rispetto ad esempio a Francia-Germania-Inghilterra: l'insegnamento della Religione a scuola fatto con insegnanti pagati dallo stato, questione che sballa i conti e le statistiche, quelle italiane non sono paragonabili al resto d'Europa, stiamo parlando di numeri da capogiro che castrano ogni velleità italiana. Premetto che i miei figli frequentano e frequenteranno sempre i corsi di Religione, finchè ci saranno.

( 5 ) famiglie: punto dolente vera la critica che in troppi parcheggiano a scuola i figli e delegano alla scuola anche ruoli che spettano alla famiglia (qui concordiamo).


Entriamo di più nel merito, qui non stiamo parlando di destra, centro, sinistra, ma di problemi della scuola, certo chi governa pro-tempore e fa male non può non essere preso di mira dalle critiche.

Vogliamo o no respirare aria di Europa (evoluta)? Da quando? Vogliamo anche metterci d'accordo su come, ma seriamente?





I nostri figli devono poter uscire dalla scuola preparati culturalmente e competitivi con i ragazzi dell'Europa evoluta.

Cordialmente,

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Massimiliano Bombonati inserito il 28 Set 2010 - 14:58
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