.: Discussione: Liceo Classico Milano

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Daniela Salvetti

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Inserito da Daniela Salvetti il 30 Ago 2010 - 15:43
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Non è sempre facile fare i genitori, soprattutto quando ti capita per la prima volta di avere un figlio di 13 anni che ha finito le medie e vuole iscriversi al Liceo Classico.
Il liceo di mio figlio, il Carducci di Milano, ha fatto una presentazione stupenda, tanto da incantare molti giovani.
Successivamente non è stato così semplice frequentarlo.
Fin da subito le 4 ore di studio tanto raccomandate dalla sig.ra preside sono diventate 6/8 al giorno.
Anche se più di metà classe non aveva i libri di testo (avevano raccomandato di non comprarli fino al primo giorno di scuola)i professori sono partiti velocemente a spiegare le materie e a fare verifiche, senza preoccuparsi di come fossero organizzati i ragazzi.
Dopo solo 4 settimane di scuola ci veniva detto dalla coordinatrice di classe che nostro figlio, avendo frequentato una media di periferia, non aveva le basi per proseguire gli studi classici.
Essendo alla prima esperienza e non potendo confrontarci con altri genitori abbiamo chiesto un colloquio con la preside per cercare di capire se esagerava la prof. o se era proprio nostro figlio esageratamente impreparato.
La preside ci ha riso in faccia (è solita farlo) ci ha chiesto in modo molto maleducato che cosa volevamo da lei e ci ha detto che se nostro figlio non aveva le gambe per ballare alla Scala era meglio iscriverlo ad una palestra di periferia.
Noi genitori siamo rimasti sconvolti, abbiamo iniziato a telefonare all'USR all'USP, al ministero per capire cosa potevamo fare e tutti ci rispondevano che purtroppo conoscevano la situazione di quel liceo, dei professori di quella sezione e anche di come si comportava la preside.
La preside ci disse anche che se non volevamo far massacrare nostro figlio dovevamo toglierlo da quella scuola e anche di non dire nulla della conversazione alle prof. perchè sarebbe stato peggio.
Nostro figlio non ha voluto cambiare scuola ma anche se l'avesse voluto fare non avrebbe trovato posto in altra scuola a meno che privata (nel frattempo io sono andata di persona in vari licei a chiedere se c'era posto).
Nostro figlio è stato massacrato, umiliato davanti alla scuola e infine bocciato.
A ottobre, quando è iniziato tutto, essendo noi genitori perplessi dei risultati negativi di nostro figlio, lo abbiamo sottoposto a colloqui psicologici, dapprima dalla psicologa del Carducci che sosteneva da subito che una bocciatura fosse educativa per lui. Successivamente da un neuropsichiatra infantile che, dopo avergli parlato lo ha sottoposto a dei test.
Risultato: nostro figlio è dislessico.
Sebbene la scuola ha saputo fin da ottobre delle difficoltà del ragazzo, delle visite, dei test e della sua sofferenza nel vedere i pessimi risultati che otteneva studiando ore ore ed ore, senza svago, senza uscite con amici, nonostante fosse al corrente di tutto, hanno fatto finta di non sapere niente, hanno volutamente aggravato la sua situazione scolastica potendolo così bocciare.
Nostro figlio in un primo momento è crollato e non riusciva a reagire, ora va molto meglio anche se è una ferita ancora aperta e la paura è sempre li che lo tormenta.
Si è iscritto ad un altro liceo classico.
Speriamo bene.
Noi genitori siamo schifati da come in Italia non si possa mai fare niente quando capitano certe cose, solo chi ha conoscenze importanti viene aiutato e preso in considerazione