.: Discussione: Metrò, cantieri per la linea 5

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Simone Sellerio

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Inserito da Simone Sellerio il 27 Ago 2010 - 10:41
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Riporto dal Corriere online l'articolo riguardante l'imminente apertura dei cantieri per la seconda tratta della Metro5 Garibaldi-San Siro. Cantieri che non passeranno inosservati nella nostra Zona.

http://milano.corriere.it/milano/.../metro-cantieri-linea-cinque...

A metà settembre sarà assegnato l'appalto per la linea 4 da Lorenteggio a Linate

Metrò, cantieri per la linea 5

I lavori dal Monumentale a San Siro. Modifiche alla viabilità, le auto deviate sull'asse di corso Sempione

MILANO - La trincea è segnata in rosso, sulle mappe, una linea spezzata che unisce il Monumentale a San Siro, taglia le strade, mura i flussi di traffico: «Questa è la terra, potete iniziare a scavare». Il Comune ha formalizzato a cavallo di ferragosto la consegna delle prime aree da bucare al consorzio M5. Il cantiere della nuova linea metropolitana parte, a giorni, con otto mesi di ritardo sulle tabelle Expo: «Procederemo a velocità doppia per rispettare i contratti», chiarisce l'amministratore delegato del gruppo, Giuseppe Nardi. Sono cinque anni di scavi. La base logistica insediata al Vigorelli. Due talpe meccaniche interrate nel piazzale del cimitero e una seconda coppia nel parcheggio dei tifosi ospiti di fronte allo stadio, in via Harar: saranno accese assieme e si andranno incontro, per fare prima. Oltre 500 operai dovranno tirare 7 chilometri di galleria e costruire 10 stazioni. L'inaugurazione è fissata al 15 aprile 2015, vigilia di grande evento: «Se ce la faremo? Dobbiamo».

Il secondo lotto della linea 5 è una delle opere strategiche inserite nel dossier di candidatura Expo. Il Comune ha affidato l'operazione a Metro 5 spa, già concessionaria per la realizzazione e la gestione in project financing della prima tratta Bignami-Garibaldi - 5,6 chilometri e nove fermate - quasi completata e in esercizio dalla primavera 2011 (escluso l'interscambio di Garibaldi, in funzione dal 2012). «A pieno regime - spiegano i tecnici - i treni potranno trasportare fino a 96 milioni di passeggeri l'anno». Ma di qui al 2015 potranno solo congestionare il traffico di San Siro, del Sempione, della Fiera: «Le deviazioni sono state già state concordate col Comune - precisa Nardi -. Vogliamo creare meno disagi possibili ai milanesi». Il 1° settembre, a Palazzo Marino, si riunirà la task force del progetto, la squadra investita del ruolo più delicato: gestire la comunicazione, informare i cittadini, arginare le proteste. Evitare il caos.

È passato quasi un anno dallo stanziamento dei fondi: la delibera del Cipe risale al 6 novembre 2009. Il Comune s'è tutelato, ha preferito aspettare l'approvazione della Corte dei Conti, a maggio; il 31 luglio ha chiuso il contenzioso con M5 sul primo lotto e il 12 agosto ha certificato la consegna delle aree. Il secondo ramo della linea 5 è un affare da oltre 900 milioni di euro, così suddiviso: 391 milioni dello Stato, 83 del Comune e il resto dei privati. Le opere preliminari partiranno a giorni e dureranno un paio di mesi: si va dall'insediamento degli uffici al Vigorelli all'eliminazione di cavi e tubi dal sottosuolo del Monumentale e del Meazza, alla presentazione dei piani per la sicurezza. Nel frattempo, Palazzo Marino e concessionario firmeranno i contratti per le altre zone interessate dagli scavi.

Uno dopo l'altro, il Comune affiderà ad M5 i pezzi di città su cui alzare le nuove stazioni: via Cenisio, piazza Gerusalemme, largo Domodossola, ex Fiera, Portello, piazzale Lotto, piazzale Segesta e piazza Esquilino. Il nodo più delicato sarà all'ex Fiera, nel cantiere dei grattacieli CityLife: i lavori per la fermata Tre Torri saranno «inscatolati» per non interferire con la realizzazione dei palazzi disegnati dagli archistar Libeskind, Hadid e Isozaki. «Mano a mano che le talpe avanzeranno sulla linea - spiega Nardi - dovranno incontrare le stazioni finite». Un solo progetto, due filiere indipendenti. In Comune la mettono così: «Non si può sgarrare di un solo giorno». I tempi sono strettissimi.

Ma il futuro della linea 4 è ancora più incerto. La gara tra i consorzi privati è chiusa, le buste saranno aperte verso la metà di settembre e l'obiettivo annunciato dell'amministrazione è «aggiudicare i lavori entro Natale». Ma resta ancora sospesa la questione dei fondi comunali da versare nell'infrastruttura: la giunta Moratti ha già speso il maxidividendo Sea (vincolato fin dall'epoca Albertini) per riacquistare le obbligazioni A2A e blindare il controllo del gruppo. Tradotto: servirebbe una deroga al Patto di stabilità per consentire al Comune di investire risorse nei 7,7 chilometri del metrò Lorenteggio-Linate. La richiesta sarà nuovamente perorata dal sindaco, appena possibile, al ministro Tremonti.

Armando Stella
27 agosto 2010