.: Discussione: Rete Civica Alimentare

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Antonio Bisignano

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Inserito da Antonio Bisignano il 20 Lug 2010 - 15:25
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Ciao a tutti, vi scrivo qui sotto il testo della seconda proposta di Change Milano (www.changemilano.it). Di seguito anche il video di presentazione

Spero che inizi una discussione per sapere cosa ne pensate e per darci spunti per migliorarla. Commentate, commentate, commentate...

RISPARMIO E PROSSIMITÀ NELLA SPESA ALIMENTARE

La Milano dell’Expo 2015 - che aprirà le sue porte al mondo per porre il tema della nutrizione al centro dell’attenzione internazionale - obbliga il governo della città a ripensare anche un nuovo modello di filiera alimentare, vale a dire a costruire nuovi strumenti per favorire il ciclo che attraverso la distribuzione passa dai produttori ai consumatori. 
Negli ultimi vent’anni la prossimità commerciale, ovvero la vicinanza reale tra venditore e acquirente, è stata sacrificata alle logiche di un nuovo ciclo di sviluppo urbanistico e a politiche immobiliari che hanno visto la grande distribuzione sottrarre progressivamente spazio al dettagliante. 
A Milano, epicentro dei processi di modernizzazione, i mutamenti degli anni ’90 hanno falcidiato i ranghi del piccolo commercio. La crescita della grande distribuzione ha determinato in 10 anni la scomparsa di 12mila negozi, desertificando interi quartieri (Fonte: Impresa e Stato n° 42, Camera di Commercio Milano).
Alla sopravvivenza di quell’economia di prossimità fondata sulla densità dei luoghi metropolitani ha finora contribuito proprio la rete capillare dei mercati rionali all’aperto con il commercio ambulante. 
In tutta Italia, le persone che frequentano il mercato sono 25,5 milioni di cui il 78% donne e il 20% a Milano: una fetta consistente di popolazione che in questi luoghi coniuga il bisogno di risparmio, di comodità e di socialità (dati F.I.V.A., Federazione dei Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche).

Ma la competizione all’interno della rete distributiva, e i nuovi indirizzi della normativa europea costringono anche questo settore a specializzarsi e ad assumere assetti organizzativi e imprenditoriali adatti ad affrontare i cambiamenti del mercato.

A Milano sono presenti 95 mercati rionali - 10 dei quali con due presenze settimanali con un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro. Circa 12 mila bancarelle cui si rivolgono oltre 260 mila abitanti - alcuni mercati al sabato superano i 10 mila visitatori - per acquistare frutta, verdura, formaggi, abbigliamento.
(Fonte: Repubblica Milano, 23/05/2010)

 

UN NUOVO LOW-COST DI QUALITÀ PER IL CIBO

La prossimità non significa solo risparmio di tempo e di fatica nell’acquisto ma investe anche la domanda di salute come qualità della produzione alimentare: 3 italiani su 4 hanno cambiato le abitudini di consumo a favore di prodotti del territorio, cibi locali freschi, che non devono percorrere grandi distanze e subire lunghi tempi di trasporto prima di giungere in tavola, diminuendo i passaggi intermedi dai produttori al consumatore con un risparmio anche in termini di impatto ambientale. 
Nasce così negli ultimi anni il concetto di Km 0, ovvero di prodotto a filiera corta, e il fenomeno dei Farmers Market (i mercati degli agricoltori in città, il cibo a Km 0). 
Il consumo di prodotti agricoli locali provenienti dai dintorni rappresenta tuttavia ancora un fenomeno elitario di nicchia, basato su un’elevata disponibilità di tempo e sulla necessità di ritirare le merci dal produttore
Oggi, infatti, l’unica l’alternativa all’acquisto diretto in loco è costituita dai quasi 2 milioni di italiani che attraverso i gruppi di acquisto organizzano la spesa collettiva e il ritiro delle merci ordinate.  

 

PRODOTTI LOCALI LOW-COST

Nel progetto di CHANGE MILANO, la Rete Civica Alimentare, la prossimità tra beni alimentari e consumatori si realizza a partire dal ruolo centrale nel rapporto tra produttori e venditore al dettaglio svolto dal Mercato Agroalimentare di Milano (So.Ge.MI) che deve riappropriarsi della sua anima pubblica recuperando efficienza e consentendo il rilancio della società. 
So.Ge.MI è la società partecipata al 100% del Comune di Milano che gestisce il mercato agroalimentare cittadino, il maggiore d’Italia e tra i più grandi d’Europa.

Il sistema distributivo 
I prodotti locali del distretto agricolo milanese verranno portati dai produttori a So.Ge.MI, dove verranno presi la mattina dai bancarellisti (con quantitativi già pre-ordinati su Internet e via telefono) e, assieme agli altri prodotti alimentari, portati ogni giorno nei mercati rionali della città. I prodotti locali saranno selezionati e certificati da So.Ge.MI e rappresenteranno così un nuovo assortimento di prodotti di qualità preselezionati.

IL SISTEMA PROPOSTO

PROSSIMITÀ DELLA PRODUZIONE 
Attraverso una nuova divisione dedicata ai prodotti locali nel Mercato Agroalimentare di Milano (So.Ge.MI) i prodotti del territorio saranno disponibili anche al di fuori della vendita in loco, promuovendo la diffusione delle coltivazioni locali della filiera corta, con la riduzione di consumi energetici, traffico e inquinamento. I diversi produttori agricoli del distretto agricolo milanese, che coincide in larga parte con il Parco Agricolo Sud Milano, che attualmente vendono in loco i loro prodotti, concentreranno la distribuzione al mercato ortofrutticolo. 

PROSSIMITÀ DELLA DISTRIBUZIONE 
Al Mercato Ortofrutticolo i bancarellisti, oltre ai prodotti per la vendita ordinaria, si riforniranno di quella quantità di prodotti locali - controllati e identificati da un bollino di qualità e di prezzo certificati da So.Ge.MI - già preordinata e pagata in anticipo dai milanesi. Attraverso un call center e un portale del Comune di Milano che raccoglie le ordinazioni i bancarellisti avranno così una quota di venduto assicurato dal sistema, senza perdite di tempo, di soldi e di spostamenti. 

PROSSIMITÀ COI CONSUMATORI 
Tutti i milanesi che avranno aderito a “Rete Civica Alimentare” (tramite un’iscrizione) potranno accedere, risparmiando, a prodotti di qualità, ritirando il proprio ordine direttamente sulle bancarelle del mercato aderenti al servizio. I cittadini che desiderano ricevere a casa i prodotti avranno a disposizione un sistema di home delivery organizzato dagli esercenti ambulanti e garantito dal Comune nei casi di necessità (anziani, malati).

LA SICUREZZA AL CENTRO DELLA DISTRIBUZIONE

Oltre alla prossimità del commercio, la Rete Civica Alimentare è centrata sulla qualità come...

CURA DEI PRODOTTI 
So.Ge.MI. avrà un ruolo pubblico centrale nella selezione e certificazione di qualità dei prodotti agroalimentari locali, con la garanzia di prezzi finali controllati per chi acquista, remunerazioni eque per chi produce e maggiore accessibilità dei prodotti.

CURA DELLE PERSONE 
La messa in rete prevede per i cittadini l’accessibilità multicanale (telefono, sms, Internet) alle ordinazioni e alle informazioni sui luoghi di distribuzione (giorno/mercato di arrivo/numero di postazione della bancarella), e l’implementazione di servizi a valore aggiunto per tutte le fasce di popolazione (consegna a domicilio, e-commerce, borsa telematica, virtual place) per semplificare e agevolare l’incontro tra domanda e offerta. 
CHANGE MILANO prevede:

  • un sistema di home delivery per cittadini con problemi di mobilità, come anziani e disabili;
  • un collegamento con i mercati comunali coperti, per le persone che hanno problemi di tempo, creando spazi appositi in ogni mercato comunale dove i bancarellisti possono lasciare i prodotti in modo da rendere possibile il ritiro delle merci ordinate anche in orari diversi da quelli del mercato rionale.

CURA DEI LUOGHI 
Il Comune di Milano deve valorizzare la bellezza tipica del patrimonio milanese dei mercati rionali - oggi quotidianamente presenti in 15/18 punti della città - trasformandola in elemento di armonia tra la dimensione commerciale, sociale e urbanistica, con lo sviluppo di un’organizzazione più efficiente e moderna che prevede l’innovazione delle infrastrutture e dei servizi offerti dai mercati, e che fa leva anche sulla capacità imprenditoriale dei commercianti.
Il progetto prevede:

  • una postazione di polizia locale/annonaria per assicurare il regolare svolgimento delle attività commerciali e vigilare la sicurezza dei cittadini, con un presidio fisso per un regolare svolgimento delle attività commerciali, oggi non sempre possibile per gli attuali insufficienti 4 presidi giornalieri a rotazione;
  • un sistema cofinanziato dal Comune e dagli esercenti ambulanti - già in via di sperimentazione nel mercato di via Fauché - di torrette fisse a scomparsa presenti in ogni mercato che consentirebbe di estinguere l’utilizzo dei generatori elettrici a benzina, fonti di inquinamento acustico e di un alto livello di emissioni di CO2, che la quasi totalità delle bancarelle alimentari utilizza soprattutto nei periodi invernali, con un risparmio sul lungo periodo in termini di consumi elettrici. Le torrette potranno anche essere attrezzate come access-point wi-fi, garantendo in questo modo la connettività Internet wireless al mercato;
  • oltre all’elettricità i mercati devono essere dotati di pilette di allacciamento alla rete idrica, scarichi, servizi igienici, raccolta rifiuti, biciclette attrezzate per la consegna a domicilio. 

LA RETE CIVICA ALIMENTARE PER LA MILANO DEL FUTURO

Anche in vista del compito assegnato dall’Expo alla Città, CHANGE MILANO con il progetto della Rete Civica Alimentare propone un nuovo modello distributivo che - con la partecipazione dei diversi attori della filiera - potrà anche promuovere la valorizzazione dei territori del distretto agricolo del Parco Sud Milano, il rilancio dei mercati rionali, e l’accesso dei cittadini a prodotti locali di qualità, a prezzo contenuto e a minore impatto ambientale.

La creazione del Distretto Agricolo milanese permetterà anche di organizzare in maniera più efficiente la produzione e di gestire al meglio la distribuzione, e al Comune di diventare facilitatore dell’alimentazione di prossimità, facendo dell’Expo 2015 non più solo un evento isolato ma un sistema stabile per una nuova economia più vicina ai cittadini anche nel campo alimentare.

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