Sono storie di musica e di vita quelle che si incrociano a Casa Verdi, la struttura voluta proprio da Giuseppe Verdi per ospitare anziani musicisti. Una casa, come, in modo innovativo, il musicista stesso volle chiamarla. “È bello – ha detto Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali - che le generazioni si incontrino nel segno dell’arte e che l’esperienza dei musicisti anziani incroci la voglia di crescere di giovani talenti, che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo a Milano, per conoscere la musica. Questo è un luogo del tempo ritrovato, dove ogni giorno è un’occasione in più per vivere la vita e andare avanti con dignità e serenità”.

Casa Verdi è un luogo dove nuove e vecchie generazioni di musicisti si incontrano. Trovano accoglienza, infatti, anche alcuni giovani studenti meritevoli che frequentano l’Accademia della Scala, il Conservatorio e il Dipartimento di Musica delle Scuole Civiche. Attualmente gli ospiti di CasaVerdi tra giovani e anziani sono circa 70. Oggi la Casa è divisa in “Casa Albergo” per gli ospiti autosufficienti e in “Residenza  Socio-Assistenziale” per coloro che necessitano di cure costanti, garantite da personale specializzato. Gli ospiti possono usufruire di un quotidiano programma di animazione e continuano ad esprimere la propria creatività nei laboratori di pittura, bigiotteria, fiori di carta, decoupage, maglieria. I prodotti dei laboratori sono esposti e venduti al pubblico nel periodo pre-natalizio e il ricavato è devoluto a favore delle adozioni a distanza. A disposizione degli ospiti ci sono anche numerose sale da musica dove i giovani studenti possono esercitarsi e gli anziani maestri continuano a impartire lezioni ai propri allievi.