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URBANISTICA

In fuorigioco il San Siro bis dell'Inter
il Comune: "non è un servizio pubblico"

Nuove regole all'interno del Pgt: esclusa la possibilità di costruire lo stadio nella caserma Perrucchetti
di TERESA MONESTIROLI

Il consiglio comunale blocca lo stadio bis dell'Inter. Durante l'ennesima seduta fiume dedicata al Piano di governo del territorio, l'opposizione è riuscita a far passare un emendamento che renderà molto più complicato (e dispendioso) al presidente Massimo Moratti realizzare nel comune di Milano l'impianto sportivo che sogna da anni.

A presentare il documento è stato Vladimiro Merlin, capogruppo di Rifondazione comunista. In sintesi il testo chiedeva una piccola, ma sostanziale, modifica al capitolo "servizi per la città" che non hanno bisogno di volumetrie per essere costruiti. Un elenco di opere tra cui l'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli, inseriva, appunto, anche gli stadi intesi in senso generico. Merlin, nell'emendamento, voleva invece aggiungere la parola "pubblici" a stadi, escludendo di fatto tutti quelli realizzati dai privati. Che a Milano significa solo quello dell'Inter, un San Siro-bis visto che il Milan ha sempre detto di voler restare al Meazza.

Ora, per costruire un nuovo stadio, Massimo Moratti avrà bisogno non solo di un'area idonea - da comprar,  ovviamente - ma anche di una quantità di volumetrie (ancora da stabilire), anche questa da comprare. Un diritto di edificare un determinato numero di metri cubi che, in futuro, si potranno acquistare dai privati o dal Comune, alla borse della perequazione. L'emendamento, votato quasi all'unanimità nonostante il parere contrario dell'assessore Masseroli, che ha sostenuto in aula che uno stadio, anche se privato, resta un servizio alla città che garantisce risorse e sviluppo - la consigliera Milly Moratti (Milano Civica), moglie di Massimo, ha lasciato l'aula per una "problema di conflitto di interessi" - si va ad aggiungere a un precedente emendamento già passato in aula in cui viene stabilito che in piazza d'Armi - lo spazio all'interno della caserma Perrucchetti, indicata nel Pgt come ipotetica location per lo stadio bis - si possano realizzare solo realtà di carattere sportivo per i cittadini e non uno stadio.

"È evidente - spiega Giuseppe Landonio (Gruppo misto) - che i due emendamenti si rafforzano l'un l'altro e che per l'Inter diventa più difficile, ma non impossibile, costruire un secondo Meazza". E adesso l'aula si prepara all'adozione del Pgt già la prossima settimana. Lunedì la prima seduta, martedì la seconda (convocata fino alla sera di mercoledì) e venerdì la terza in cui ci sia aspetta la votazione finale, che potrebbe però slittare anche al 19. Il centrosinistra, a 95 emendamenti dalla fine, si prepara alla seconda battaglia, quella per l'approvazione del Piano a inizio 2011.

Dall'1 al 30 ottobre i cittadini potranno fare le osservazione e l'opposizione, giovedì, ha voluto mettere in chiaro il procedimento burocratico per cui ognuna di queste osservazioni, una volta accolte, possa essere discussa in consiglio prima dell'approvazione definitiva del Piano. E, considerando che a Roma le osservazioni depositate sono state più di 12 mila, il centrosinistra se ne aspetta qualche migliaia. Che renderanno di certo difficile il voto definito entro fine mandato. "Abbiamo ottenuto la garanzia che le osservazione potranno essere materia di discussione in consiglio - dice Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd - . Per quando ci riguarda la battaglia continua, anche dopo l'adozione".

(10 luglio 2010)