A Milano, in zona Tertulliano, c'è una via intitolata a Giulio Verne, sommo autore ottocentesco di viaggi e avventure che ispirò con la sua fantasia scienziati e scrittori di epoche successive. Nessuno conosce via Giulio Verne perchè via Giulio Verne rappresenta il nulla. E' uno spiazzo di catrame corroso compreso tra una fabbrica abbandonata e una scarpata ferroviaria di gucciniana memoria, irsuta di rovi e concimata a rifiuti. L'unico motivo per avventurarsi in via Giulio Verne era di visitare un fantastico murales firmato da un certo BEKSI raffigurante un gigantesco toro furibondo e sbuffante su uno sfondo di fiamme arancioni, che però adesso non c'è più. Via Giulio Verne simboleggia la Milano dimenticata, abbandonata; simboleggia la rassegnazione, l'incuria, l'ignoranza; simboleggia la sconfitta della fantasia e della gioia. Andate a visitarla e soffermatevi a riflettere sul senso della vita urbana, ma mi raccomando, non portate il cane, che il mio dopo l'ultimo pellegrinaggio l'ho dovuto ricoverare per un attacco di diarrea