Opzioni visualizzazione messaggi
:Info Utente:
![]()
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
![]()
accedi per inviare commenti
|
Stiamo attendendo una data che potrebbe assurgere un cambiamento culturale giuridico nel nostro Paese: l'udienza pubblica, dinanzi alla Corte Costituzionale, per il giudizio di legittimità delle disposizioni di cui agli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143 bis, 156 bis c.c. concernenti l’ipotesi di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il Tribunale di Venezia aveva, lo scorso aprile, espresso un'ordinanza su istanza di ricorrenti componenti di una coppia omosessuale che avevano chiamato in causa il Comune di Venezia, che aveva rigettato l'opportunità di pubblicare il loro matrimonio, dandone pubblicità istituzionale e legislativa. La sentenza potrebbe essere il compimento di una lunga interpretazione che tende a fare prevalere l'articolato costituzionale, l'articolo 3 e 2, sull'eguaglianza delle persone e sul recepimento dei diritti umani inalienabili, nonchè l'articolo 11 sulla validità primaria delle normative internazionali di organismi quale l'Unione Europea. Non è a colpi di sentenze che si garantisce l'implementazione dei diritti per le persone fisiche, ma potrebbe essere la consuetudine giurisprudenziale a creare le condizioni per un percorso legislativo che possa recepire positivamente quanto scritto nelle numerose sentenze e pronunciamenti dei diversi organi giudicanti in merito al tema del riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali, del diritto di adozione, dei diritti delle persone lgbt. Attenderemo il pronunciamento, con pazienza e confidando nell'indipendenza del supremo organo giudicante il sistema legislativo e giuridico nostrano. Spero che nessuno si permetta di esprimere indirizzi di stampo ideologico funzionali a voler compromettere l'imparzialità dell'organo giurisprudenziale: l'attività di tale organo deve essere tutelata da ogni ingerenza che possa partire da realtà più o meno "oltretevere". I Comuni possono fare molto, costruire percorsi amministrativi di buone pratiche volte a esprimere percorsi istituzionali di recepimento di riforme indirizzate ad attuare i precetti costituzionali. Attendiamo la pronuncia del supremo organo nella speranza che quanto finora effettuato dalla Giurisprudenza possa confermare quanto l'organo giudicante possa essere maggiormente attento alle istanze civili nell'applicazione della Legge Fondamentale, rispetto all'organo legislativo, spesso sordo, silente, se non "incidente" in atteggiamenti di stampo emarginante. Attendiamo, ma attendiamo anche i passi futuri dell'ente locale di nostro riferimento: una città europea come Milano può essere definita come tale nel momento in cui la proposta di istituzione del Registro delle Convivenze affettive è stata affossata da votazioni trasversali ai due schieramenti?Temo che, una volta compiuto un passo in avanti su tale lacuna insostenibile del nostro ordinamento, occorra cambiare la cultura di un paese spesso eterosessista ed esclusivista. Attendiamo. Alessandro Rizzo Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo Consiglio di Zona 4 Milano
|
|
![]() ![]() |
|