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Inserito da Elena Sisti il 20 Maggio 2010 - 14:51
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Da milano.corriere.it:
dalla parte del cittadino Smog, corsa allo scaricabarile Ma la salute non può attendere Scrivo indignata da alcuni interventi dei giorni scorsi relativi al problema dell'inquinamento, alle possibili sanzioni dell'Unione europea, ad Ecopass. Vorrei segnalare alcune mistificazioni che forse sfuggono a chi non si occupa, come me, tutti i giorni di inquinamento. La notizia dell'imminente rinvio alla Corte di Giustizia del procedimento di infrazione per il mancato rispetto dei limiti sull'inquinamento ha consentito al nostro governatore di chiamarsi fuori, lamentando l'inerzia del ministero e il mancato aiuto dell'Europa. Eppure l'inquinamento che respiriamo in Lombardia è «roba nostra», creata qui in grandissima prevalenza dal settore dei trasporti e che, a causa delle condizioni orografiche della regione, rimane dove viene prodotto. Non avrebbe forse potuto e dovuto il nostro governatore, in 15 lunghi anni di governo, creare nuove reti ferroviarie, finanziare e riorganizzare il trasporto pubblico rendendolo funzionante ed efficiente, sostenere ed implementare l'intermodalità e la mobilità sostenibile, informare il pubblico circa le azioni ed i comportamenti per ridurre le emissioni? In poche parole, mettere i cittadini lombardi in condizioni di avere una reale alternativa all'auto privata? A febbraio egli ha affermato davanti a milioni di telespettatori che «l'inquinamento non è la causa diretta di alcuna malattia», sebbene gli scienziati della Commissione europea, pagati da noi lombardi per studiare la nostra aria, da anni ci relazionino sulle conseguenze gravissime dell'inquinamento. Quanto al Comune, i milanesi si ribellino ad una nuova Commissione, ad altri studi e altri soldi gettati via, perché nulla è ormai ignoto sull'inquinamento di Milano. Al sindaco vorrei dire che il coraggio dell'unico intervento possibile ed efficace, che sviluppi Ecopass in una ben più vasta congestion charge, accompagnato da tutti gli interventi (mai realizzati) già studiati e inclusi nel programma «Mobilità e trasporti sostenibili», le venga, dalla consapevolezza di essere responsabile anche penalmente per la tutela della salute dei suoi! Sa da cosa dipende, secondo me, l'indifferenza dei nostri amministratori riguardo all’inquinamento? Dal fatto che il veleno è nell’aria ma non si sente e non si vede, per cui i cittadini non prendono il problema davvero sul serio. Perciò i politici si possono permettersi di rinviare le soluzioni e di confondere le acque. Se i milanesi si ricordassero che chi si vuole suicidare si chiude in un garage con il motore della macchina acceso, forse si farebbero sentire di più. Isabella Bossi Fedrigotti20 maggio 2010 |
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In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 4 Feb 2010 - 16:27
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