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Il motivo per cui poco si fa in difesa dei nomadi potrebbe essere che alla maggior parte dei cittadini residenti non gliene frega nulla... o meglio, sono contenti degli sgomberi. In questa triste lotta tra poveri, quando le cose vanno male, il più povero paga sempre il prezzo più alto. Le persone diventano numeri e i numeri statistiche. La mia opinione? Bene così: i nomadi devono essere nomadi e seguire un certo stile di vita, oppure rinunciarvi ed equipararsi in tutto ai poveri cittadini milanesi, diritti e doveri compresi. E' assurdo perpetrare una situazione anacronistica, come se oggigiorno si potesse ancora vivere di caccia e pesca in una zona come la provincia di Milano. Il mio rammarico è solo quello che dopo le elezioni tutto tornerà come prima e questo doloroso tentativo di sanare una storpiatura dei nostri tempi, che è solo di facciata, resterà un'inutile crudeltà verso persone e famiglie, senza ottenere alcun risultato duraturo e quell'evoluzione sociale che tanto preoccupa chi ci governa. Tanto per azzerare tutto qualcuno che mette i bastoni tra le ruote e sbandiera falsi principi morali di immobilismo per lasciare tutto come sta si trova sempre.
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 10 Feb 2010 - 17:39