.: Discussione: Mozione urgente "Rimozione installazioni irregolari sul Naviglio Pavese"
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08 dicembre 2009 articolo del quotidiano Repubblica di Ilaria Carra Il Tar ferma lo sfratto dei barconi protestano i comitati dei Navigli Una delibera regionale '95 ne vietava l´ormeggio, ma il Pirellone per anni non era intervenuto. L´aveva fatto invece il Comune dopo una conferenza di servizi che alla fine dello scorso giugno aveva bollato i dehors come "incompatibili con la qualità monumentale dei siti, con la navigazione turistica e con i lavori di sistemazione delle sponde che l'amministrazione comunale ha in programma" Sgombero sospeso per i barconi sul Naviglio Pavese. Il Tar della Lombardia blocca l´ordinanza comunale che a inizio ottobre aveva dichiarato fuorilegge, e dunque da rimuovere, le quattro chiatte galleggianti dichiarate «incompatibili con il sito monumentale dei Navigli». Una richiesta di sgombero, e di pagamento degli affitti arretrati dal 2001 (dai 20 ai 30mila euro ciascuno) che aveva spinto i proprietari dei bar Cristal e La Molea ricorrere al Tar. Giudicando fondate le loro richieste, ora nella sospensiva il tribunale amministrativo ha stabilito che «al danno prospettato dalla ricorrente è possibile ovviare ordinando all´amministrazione di riesaminare i provvedimenti impugnati alla luce del mutamento del quadro normativo intervenuto». In sostanza, dice la sentenza, fa testo la modifica della legge regionale avvenuta a fine ottobre, che condonando con una maxi sanatoria circa 70 occupazioni senza titolo su laghi e fiumi lombardi aveva di fatto già sanato, con la contestazione delle opposizioni, la condizione abusiva dei barconi: il Comune ne prenda atto, riveda la sua decisione e rinunci alle richieste. Quella tra barconi e istituzioni è una controversia che si trascina da anni: una delibera regionale del '95 ne vietava l´ormeggio, ma il Pirellone per anni non era intervenuto. L´aveva fatto invece il Comune dopo una conferenza di servizi che alla fine dello scorso giugno aveva bollato i dehors sul Naviglio come «incompatibili con la qualità monumentale dei siti, con la navigazione turistica e con i lavori di sistemazione delle sponde che l´amministrazione comunale ha in programma». Diversi enti avevano espresso la propria contrarietà all´ormeggio permanente, a partire dalla soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici, preoccupata per la tutela di sponde e paesaggio, e dalla Navigli lombardi che gestisce la navigazione turistica per cui i barconi costituiscono un ostacolo fisico. Tutte ragioni, obietta ora il Comitato dei Navigli, che con la sanatoria regionale non vengono meno: «La sentenza ce l´aspettavamo, vista la legge - critica Gabriella Valassina - ma è evidente che per quasi vent´anni questi barconi sono stati illegali e che con la sanatoria una transazione economica fa premio sul buon senso e sulle ragioni di chi nel quartiere vive Faremo le nostre contestazioni alle istituzioni competenti»». Meno combattivo l´assessore al Demanio, Gianni Verga, i cui uffici avevano ordinato la rimozione delle chiatte: «Se esiste un modo legale per far restare i barconi dove sono, ci adegueremo allineandoci al nuovo testo unico della Regione». ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ |
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