.: Discussione: Bilancio di previsione 2010 del Comune di Milano
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Da ChiamaMilano di oggi.
Cordiali saluti a tutte/i Antonella Fachin Consigliera di Zona 3 Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano Facebook: Antonella Fachin ----------------------------------------- SI PUO' DARE DI PIU' Arriva in Consiglio Comunale il Bilancio 2010, l’opposizione denuncia un mancato intervento anticrisi ![]() Mercoledì 14 aprile la motivazione era legata al Bilancio 2010, presentato all’aula dall’Assessore Giacomo Beretta dopo che la scorsa settimana, per l’ennesima volta, la maggioranza non era stata in grado di assicurare il numero legale. Fondamentale per il Sindaco arrivare ad un accordo al più presto, non solo perché se il Bilancio non venisse approvato entro il 30 aprile la legge prevede lo scioglimento del Consiglio Comunale e il suo commissariamento, ma anche perché una dilatazione dei tempi comporterebbe un ulteriore slittamento alla discussione del Piano di Governo del Territorio momentaneamente interrotta ed ancora in alto mare. Per questo il Sindaco si è rivolto all’opposizione auspicando uno spirito di collaborazione in nome dell’interesse cittadino. Interesse già minato dai pesanti tagli del Governo e dalla mai concessa deroga al patto di stabilità. Non è il centro sinistra ad averlo fatto presente in aula, ma il Primo cittadino stesso e successivamente l’Assessore al Bilancio: “Insisto nel ritenere come non sia tollerabile che una città come Milano non vengano riconosciute legittime richieste di deroghe”, ha tuonato in aula Beretta. Ancor più difficile, di fronte a queste parole, capire come mai Sindaco ed Assessore due settimane fa non abbiano partecipato alla manifestazione dei Primi cittadini della Lombardia contro i tagli dei trasferimenti statali. ![]() Di diverso avviso l’opposizione, che denuncia una mancata discontinuità rispetto al passato e un inesistente piano di sostegno contro la crisi. Secondo i Consiglieri di minoranza i 66 milioni che l’Assessore definisce “stanziamenti anticrisi” da destinare a famiglie, adulti in difficoltà, lavoratori, imprese, non sarebbero che misure ordinarie, fotocopia dei provvedimenti passati, totalmente inefficaci rispetto al reale bisogno dei milanesi. Verrebbero tagliati tra l’altro ben 3 milioni di euro per i disabili e il sostegno all’impresa vedrebbe un -10% rispetto all’anno scorso. Mentre il Pd annuncia battaglia attraverso la presentazione di oltre 300 emendamenti -che prevedono maggior sostegno a famiglie e imprese, istituzione di una commissione d’inchiesta sui parcheggi e sulle società partecipate, riduzione del numero degli assessorati- parte della maggioranza, per l’ennesima volta, trova un pretesto per minare la già precaria stabilità dei rapporti interni al partito. Se, nonostante i tempi stretti e la presenza del Sindaco in aula, una decina di consiglieri di maggioranza mercoledì non hanno risposto all’appello, l’annuncio di alcuni emendamenti pro-life da parte del consigliere del Pdl Vincenzo Giudice ha fatto storcere non poco il naso all’assessore Beretta. Le proposte per un sostegno mensile per le donne incinte in difficoltà e un maggior contributo attraverso il bonus bebè, per l’Assessore, potevano essere palesate prima dell’arrivo del Documento in aula ed essere accordate in precedenza con la maggioranza. La discussione sul Bilancio si preannuncia piuttosto animata, l’eventualità di richiesta al Governo di deroga di un ulteriore mese per l’approvazione è dietro l’angolo, quindi la trattazione del Pgt è sempre più lontana. Giulia Cusumano ----------------------- UN ALTRO BILANCIO E' POSSIBILE Milly Moratti, Giuseppe Landonio e Patrizia Quartieri presentano 80 emendamenti per ridisegnare il bilancio 2010 ![]() ![]() Accantonata momentaneamente la battaglia sul Piano di Governo del Territorio (su cui i tre consiglieri hanno presentato 650 emendamenti e messo a punto un vero e proprio piano alternativo), il sodalizio prosegue con l’impegno in aula per cambiare la “manovra finanziaria” comunale in esame attraverso 80 emendamenti. Che la coperta sarebbe stata molto corta lo si era capito fin da subito: non solo lo Stato manderà a Milano 14 milioni di euro in meno, ma anche la Regione tirerà la cinghia sui trasferimenti nel settore del sociale e dell’istruzione. Ad aggravare ulteriormente la situazione, le partecipate del Comune non staccheranno dividendi o quasi. Le voci in entrata e uscita per il 2010 parlano di ben 100 milioni di euro in meno (pari al 5%) rispetto al bilancio assestato 2009 (ovvero a quanto effettivamente speso). Per i tre consiglieri di opposizione tra le uscite previste vi sono voci che, considerato il budget decapitato, andrebbero quantomeno ridimensionate. Al momento di tirare la cinghia infatti il Comune ha deciso di non rinunciare a stanziare oltre 2 milioni di euro per l’eliminazione dei graffiti, 900 mila euro per il nucleo a cavallo della Polizia locale (contro i 300 mila dell’anno scorso) e 4 milioni per l’erogazione del buono libri a tutti gli alunni delle scuole medie residenti a Milano, senza alcuna restrizione legata al reddito. Inoltre le spese per consulenze aumenteranno per circa un milione di euro. Questi soldi potrebbero, attraverso gli emendamenti dei Consiglieri Landonio, Quartieri e Milly Moratti, essere distribuiti meglio in considerazione della vera emergenza rappresentata ancora dalla crisi economica. Il sociale e la cultura sono i primi a necessitare correzioni: con una manovra diversa, 10 milioni e mezzo di euro circa potrebbero essere destinati al sostegno per gli affitti e per l’avviamento al lavoro, ad un supporto maggiore per i portatori di handicap e per le persone con problemi di salute mentale (spese che gravano non poco sul bilancio familiare). Altre risorse andrebbero al diritto allo studio, alle biblioteche e ai teatri di periferia in difficoltà che rischiano di chiudere i battenti mentre il Comune continua ad investire massicciamente sempre e solo in direzione dei grandi eventi e dei teatri più prestigiosi. Un secondo gruppo di emendamenti presentati dai tre Consiglieri andrebbe a toccare la spesa prevista in conto capitale: quest’anno sono stanziati 104 milioni di euro per i lavori della Gronda Nord. La proposta dei consiglieri è quella trasformare il progetto in una metrotranvia veloce affiancata da una pista pedonale e ciclabile. Gli oltre 60 milioni di euro risparmiati in questo modo potrebbero andare a sostegno dell’edilizia sociale. Giulia Cusumano |
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