.: Discussione: Consiglio comunale straordinario su Ecopass: portiamo la voce dei cittadini a Palazzo Marino?
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Da milano.corriere.it:
I consiglieri: il futuro della città deciso da un quadrumvirato Il Pdl contro la Moratti. A Milano è lite sull’Ecopass Il partito non vuole aumentare le auto che pagano MILANO — Questione di metodo? No, questione politica. Che scoppia a pochi giorni dall’ingresso del sindaco Letizia Moratti nelle file del Pdl. I consiglieri comunali del centrodestra milanese sono in rivolta. Contro i vertici del partito «accusati» di non averli coinvolti in una scelta strategica per la città come l’Ecopass. Accusa che, per la «proprietà transitiva», rimbalza anche sul sindaco di Milano fresca di tessera Pdl. L’antefatto. Riunione a Palazzo Marino. Presenti la Moratti, il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il sottosegretario all’Economia Luigi Casero e il leghista Matteo Salvini. Si discute sul futuro di uno dei provvedimenti più innovativi e controversi dell’era Moratti: l’Ecopass, ossia il ticket d’ingresso in città per le auto inquinanti. Prorogarlo di un altro anno? Modificarlo? Annullarlo? Qualcuno chiede la testa dei consiglieri riottosi. La Moratti fa sapere di essere molto amareggiata. Ma i consiglieri insistono. «Come viene decisa la strategia del Pdl? — attacca Gallera —. Mancano i luoghi di confronto. C’è un dialogo fitto tra i dirigenti di partito e il sindaco ma non c’è tra i dirigenti di partito e il gruppo». «Non siamo contro il sindaco — dice Osnato — ma questo metodo non è giusto». In altri termini: il metodo del «quadrumvirato». Quattro persone che decidono il futuro della città. «Non è assolutamente vero e sarebbe folle una cosa del genere — replica La Russa —. In queste riunioni vengono solo decisi degli orientamenti. Poi il sindaco insieme alla giunta e al Consiglio fanno le loro scelte. Come in questo caso. Ci rivedremo a maggio per vedere se e come cambiare qualcosa. Ma sicuramente bisogna intervenire contro lo smog». In coda il veleno: «Su temi così sensibili non si sceglie sulla base di quante preferenze perde o guadagna un consigliere, ma sull’interesse pubblico. Forse sono giovani o sono arrivati troppo in fretta». Esclude qualsiasi caso politico anche Casero. «Lunedì faremo il direttivo, ma non esiste nessun problema politico. Il gruppo viene sempre coinvolto nelle scelte strategiche. Non vorrei che qualche singolo consigliere ritenga così di ritagliarsi un ruolo di maggiore visibilità». Arriva anche un «lodo». Quello del presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri: chiede alla Moratti di limitare la proroga Ecopass al 30 aprile. Un modo per uscire dalla crisi. Sia dal punto di vista tecnico: c’è sempre il rischio che riproporre ancora Ecopass in forma sperimentale (sarebbe il terzo anno) possa incappare nella bocciatura da parte del Tar. Sia dal punto di vista politico: ci sarebbe tutto l’agio per decidere se Ecopass è materia di Consiglio o di Giunta. Il tempo stringe: la delibera è attesa per mercoledì, ma l’ultima parola spetterà al segretario generale del Comune. Resta il mal di pancia e il malessere. Sempre più forte. E questa volte coinvolge tutto il vertice del Pdl milanese. Maurizio Giannattasio 21 dicembre 2009 |
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