Tutto sommato temo che lei abbia ragione , almeno in parte . Non saprei se è un problema peculiarmente milanese , o italiano o globale .
Però dalle info che ho , mi pare per esempio che a Venezia la democrazia digitale , o se preferite e- participation , sia più sviluppata e funzioni meglio .
Fosse per me , obbligherei chiunque ricopra una carica pubblica - nel nostro caso almeno sindaco assessori e consiglieri - a consultare quotidianamente partecipaMi , e a rispondere di persona a tutti gli interventi ( non solo a quelli esplicitamente indirizzati al consiglio comunale ) , nei limiti in cui questo sia possibile per una giunta comunale di una città con più di un milione di potenziali partecipanti .
In Svizzera per molte cose vanno avanti a referendum . In Italia conosco molta gente con il culto del "capo" che decide per tutti . Meglio un capo davvero illuminato e capace , che governi delle masse apportatori di nefandezze , cosa teoricamente purtroppo ben possibile , però io mi "cullo " ugualmente nella speranza che la democrazia diretta in realtà possa trasformare anche gli elementi " peggiori" e più " incivili " , in cittadini coscienziosi e responsabili .
Comunque ho la sensazione che in Italia il " mestiere " di politico sia visto sopratutto come un traguardo personale , un coronamento di qualche percorso professionale o sociale , anzichè come servizio alla cittadinanza e al bene comune ( stessa cosa forse per il mestiere di giornalista , almeno a un certo " livello " )
Riusciremo a far cambiare questo stato di cose nefasto ?
Riusciremo a superare il nostro lunghissimo " feudalesimo " ?
Certo io non ho intenzione di invecchiare provandoci , e sopratutto provandoci da solo , e sempre che "il buon Dio" mi conceda di invecchiare ...!
Anche su facebook ci sono gruppi e iniziative trattanti la democrazia diretta , per l ' Italia almeno : peccato che mi sembrano tutte iniziative abbastanza scoordinate tra loro e quasi sempre se non sempre orientate a sinistra : non che debbano essere orientate a destra o al centro , ma se democrazia diretta deve essere , non dovrebbe avere alcun senso parlare di destra sinistra o centro , secondo me .
Alla fine , io sto diventando a favore di una forma costituzionale che preveda una repubblica presidenziale all ' americana , con premier e capo dello stato nella stessa persona , eletta dal popolo e non rieleggibile per più di due mandati complessivi ( per un totale di massimo 8 anni , a meno che non sia Dio in persona , ma allora dovrebbe dimostrarlo inequivocabilmente ... ) , parlamento non so in che forme ( bicamerale ? Camera , e un senato delle regioni ? Una sola camera ? Boh ! E comunque , siamo sicuri che la riduzione del numero dei parlamentari sia la via giusta da seguire ? Io invece lo aumenterei volentieri , quel numero , ma mettendo un tetto agli stipendi e azzerando o quasi i privilegi : 3.000 euro al mese con magari un alloggio molto semplice per chi viene da fuori Roma mi paiono più che sufficienti ! E anche a livello di enti locali ci sarebbe da fare qualcosa di analogo ) , e un reale federalismo democratico e non solo fiscale che avvicini il maggior numero possibile di competenze agli enti locali , quindi ai cittadini .
In pratica un capo dello stato - premier , che sia un riferimento chiaro per tutti e con determinati poteri , ( da valutare , stabilire , regolare , limitare ) , poi il grosso delle faccende decise e seguite a livello locale , non solo dagli amministratori eletti ma potenzialmente da tutti i cittadini , attraverso strumenti come la rete , quindi a Milano partecipaMi , ma non solo via internet , e con la possibilità di istituire referendum propositivi e non solo abrogativi , anche a livello locale , presentare proposte di legge anche con relativamente poche firme , anche a livello locale .
Anzi , io avrei una serie di proposte di legge che avanzerei molto volentieri anche con la sola mia firma ...
Naturalmente si dovrebbero stabilire bene i rapporti di competenze anche con l ' unione europea , nel cui caso forse sarebbe meglio passare dalla commissione eletta dall ' europarlamento a un governo europeo scelto direttamente dagli elettori , a costo che un premier d ' Europa inglese o tedesco o danese o italiano eccetera possa non essere visto come il massimo auspicabile da tutti gli altri europei : come faranno i belgi per esempio a far eleggere premier un belga , a fronte di 60 milioni di elettori francesi , 80 circa tedeschi , eccetera ? Infatti bisogna superare i nazionalismi e puntare a far eleggere i candidati migliori per l ' Europa intera , a prescindere dalla loro provenienza , candidati che parlino bene il maggior numero possibile di lingue europee , che abbiano caratteristiche tali da essere imparziali , superpartes . Magari si potrebbe rendere obbligatoria una composizione mista delle varie nazionalità in questo eurogoverno , senza per forza fare una trentina o più di ministeri ( ma anche si , perchè no ... ? ) .
Scusatemi per questo excursus "romano" ed "europeo" , ma d ' altra parte Milano è sia in Italia che in Europa ... tra l ' altro nel palazzo delle stelline di corso Magenta sono presenti uffici delle istituzioni europee , tra cui il parlamento , anche se non so bene con quali funzioni , e poi come avevo scritto anche in un altra discussione mi piacerebbe che a Milano possano avere sede degli uffici importanti dell ' unione europea , oppure rendere più importanti quelli che ci sono già , senza creare ovviamente doppioni inutili , così come mi piacerebbe vedere in città sedi - sempre all ' insegna della massima apertura alla cittadinanza e della non duplicazione inutile di uffici - delle nazioni unite , del fondo monetario internazionale , e chi più ne ha più ne metta ...