.: Discussione: Piano casa: la Giunta tutela undici aree della città
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
CONSIGLIO COMUNALE, SCONVOCATA SEDUTA ODIERNA Milano, 15 ottobre 2009 – La seduta odierna del Consiglio comunale è stata sconvocata in seguito all’approvazione (con 37 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti) del "Piano casa" (legge regionale 13/2009 sulle Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Lombardia) con i relativi adempimenti comunali. Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che la prossima seduta è convocata per lunedì 19 ottobre, con appello alle ore 16.30. Da milano.corriere.it: Da venerdì scattano le nuove regole della Regione Sì al piano casa. «Protetti 12 quartieri» In Comune maggioranza e opposizione hanno votato la delibera per limitare l’ampliamento delle volumetrie MILANO - Dodici quartieri messi in salvo dalla legge regionale sulla casa. Maggioranza e opposizione insieme hanno votato ieri sera la delibera che esclude determinati ambiti cittadini dagli effetti delle regole approvate dal Pirellone per l’ampliamento delle volumetrie esistenti. Battaglia tra Pdl e sinistra sulle possibilità d’intervento per l’Erp: si potrà prevedere l’incremento del 40 per cento delle case popolari a patto che vengano demolite e ricostruite, ma sarà possibile non solo sul terreno originario (come prevedeva la delibera presentata dalla giunta) ma anche nella stessa zona «per facilitare il trasferimento dell’inquilinato» come è stato aggiunto da un emendamento di Pasquale Salvatore dell’Udc e di Guido Manca del Pdl. L’ampliamento potrà essere destinato a edilizia convenzionata in vendita, mentre l’opposizione avrebbe voluto solo l’affitto. Il ribattezzato Piano casa del Comune è passato dopo quattro ore di dibattito a tratti movimentato, con 37 sì, 3 astenuti (Prc e Sinistra Democratica) e l’unico no dei Comunisti italiani. Il documento è la declinazione meneghina della legge speciale voluta dal governo Berlusconi per rilanciare l’edilizia. La Regione aveva fissato dei limiti nella sua legge attuativa nel luglio scorso e in assenza di un pronunciamento del Comune entro il termine ultimo della mezzanotte di oggi sarebbero scattate anche per Milano, senza deroghe, le regole fissate dal Pirellone. Ma Palazzo Marino in versione bipartisan ha messo i suoi paletti e tutte le nuove costruzioni saranno in ogni caso vincolate al parere della commissione paesaggistica che verrà costituita a giorni. «Non paletti ma misure di salvaguardia», ha precisato l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli. L’aula ha messo sotto tutela 12 ambiti, aggiungendo «le aree comprese all’interno del perimetro del Parco Nord» tra quelle già indicate dalla delibera di giunta. Gli altri quartieri sottratti a demolizioni e ampliamenti sono: il villaggio dei giornalisti della Maggiolina, Cimiano, il quartiere giardino in zona Porpora, Pisacane e dintorni, Città Studi, il quartiere del Sarto che lambisce viale Romagna, le villette dei ferrovieri in via Lincoln e quelle di via Washington, Qt8, il borgo Pirelli, i villini di viale Zara. Bocciati gli emendamenti per includere nell’elenco Trenno e Lampugnano. Ritirata la proposta per salvaguardare il quartiere Cantalupa: l’emendamento era stato presentato dal repubblicano Franco De Angelis, che ha poi ammesso di essersi sbagliato. Anche il piano casa ha offerto motivo di divisione tra Pdl e Lega. Il capogruppo lumbard, Matteo Salvini, ha firmato con il verde Maurizio Baruffi un emendamento per proteggere anche le cascine, contro il parere dell’assessore Masseroli. La maggioranza si è infuriata, gran parte dell’opposizione si è sfilata. Risultato: l’emendamento è diventato un innocuo ordine del giorno. Rossella Verga 15 ottobre 2009 |
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