.: Discussione: Comune e Provincia, duello sul mattone
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Da milano.corriere.it:
Il Pd: scelte al ribasso, poche garanzie sul verde Urbanistica, la Moratti compatta il Polo Sì al piano di governo del territorio Podestà: sulle richieste di commissariamento la Provincia ha solo un ruolo notarile MILANO - Via libera al Piano di governo del territorio: la maggioranza fa quadrato intorno al sindaco Letizia Moratti e all’assessore Carlo Masseroli che intascano l’accordo di tutte le forze di maggioranza, anche quelle fin qui un po’ riottose sul tema. Le polemiche di questi giorni sull’urbanistica, la richiesta del gruppo Ligresti di commissariare il Comune e la conseguente rottura fra Provincia e Comune, regalano dunque un risultato insperato fino a qualche settimana fa. Durante il vertice di ieri sera, a margine del consiglio comunale, è stata così definita l’agenda per arrivare al voto del documento urbanistico: dalla prossima settimana cominciano le riunioni in commissione consiliare, in ottobre è previsto il passaggio in giunta e a novembre quello in aula consiliare. Soddisfatta la Moratti: «È emersa una forte volontà politica di avvio del dibattito consiliare per approvare il Pgt entro i temi previsti dalla legge». D’accordo anche la Lega: «Ci sono venuti incontro — chiosa il capogruppo Matteo Salvini — su alcune questioni che avevamo posto. Non vediamo perché non dovremmo appoggiare questo provvedimento». Critico il centrosinistra con il capogruppo Pierfrancesco Majorino: «Non ci sembra che nel Pgt ci siano elementi rassicuranti sul piano della valorizzazione del verde e delle aree pubbliche e mancano alcune partite importantissime come quella dei servizi, siamo preoccupati di una scelta al ribasso». Nel frattempo, complici le diplomazie politiche del Pdl, si sarebbe rasserenato il clima fra il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Provincia che, dopo lo scontro a distanza sulla vicenda Ligresti, ieri mattina si sono parlati al telefono e poi visti prima della Messa di commemorazione delle vittime dell’attentato di Kabul: una conversazione per ribadire ciascuno le proprie ragioni, per spiegare che «nessuno vuole fare guerra all’altro» e per concludere che è meglio scegliere il profilo basso anche per evitare di accentuare uno scontro istituzionale che sta facendo soltanto il male della coalizione che a Milano governa tutti e tre i palazzi della politica. Podestà ha così ribadito al sindaco che «sulle richieste di Ligresti stiamo soltanto facendo la parte del notaio». Tecnicamente, dunque, nei prossimi giorni dagli uffici dell'urbanistica di Palazzo Isimbardi dovrebbe partire una lettera informativa per i colleghi di Palazzo Marino che hanno 30 giorni di tempo per fornire chiarimenti. Concluso questo iter, la Provincia deciderà se ci sono o meno gli estremi per il commissariamento. Altra questione affrontata ieri durante il consiglio comunale è quella dell’inchiesta aperta sulla cimice ritrovata nell’ufficio del direttore generale Giuseppe Sala. Il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri, ha chiesto e ottenuto dallo stesso Sala una lettera di ricostruzione dei fatti da leggere in aula. In poche righe, il dg ha ricordato che il 7 settembre scorso una società specializzata in interventi di bonifica ambientale ha ritrovato, nel corso di un sopralluogo autorizzato, «un apparecchio elettronico di intercettazione» sotto il tavolo dello stesso Sala. L’8 settembre è stato presentato l’esposto in Procura, che ha aperto l’indagine. I consiglieri di centrosinistra hanno contestato la comunicazione «scarna». «Ad esempio — ha osservato il consigliere Basilio Rizzo (Lista Fo) — nessuno ci ha spiegato se si trattava di controlli di routine, nessuno ha informato il consiglio comunale, nessuno ha chiarito se siano stati effettuati controlli anche nell’ufficio del sindaco». Elisabetta Soglio 22 settembre 2009 Notizie correlate: Caso Ligresti, Podestà: «La Provincia ha soltanto un ruolo notarile» Cimice in Comune, la Moratti: «Non mi sento sotto assedio» Il retroscena: l'area di Bruzzano e quel documento del 2008 E Ligresti «ritira» lo sfratto alla cascina Campazzo |
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