.: Discussione: Comune e Provincia, duello sul mattone
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Dal sito Web del Comune di Milano:
Urbanistica Il Sindaco risponde alla richiesta di commissariamento avanzata da imprese costruttrici del gruppo Ligresti. Il Piano di Governo del Territorio - ha sottolineato - coniuga gli interessi legittimi dei privati di costruire e gli interessi generali dei cittadini a poter usufruire di infrastrutture e servizi collegati Milano, 17 settembre 2009 - "Chiunque intenda partecipare alla trasformazione della nostra città deve accettare delle regole che porteranno Milano ad avere più verde e più servizi". Lo ha detto il sindaco, Letizia Moratti, arrivando alla festa della Lega Nord a Bruzzano, interpellata riguardo alle richieste di commissariamento giunte da società del gruppo Ligresti. "La posizione del Comune è nuova. Milano in questi anni si è sviluppata senza un Piano di governo del territorio, quindi - ha spiegato Moratti - senza regole. Noi abbiamo individuato nel Pgt uno strumento che deve poter coniugare gli interessi legittimi dei privati di costruire in città e gli interessi generali dei cittadini che devono poter avere infrastrutture e servizi collegati al processo di costruzione della città. Quindi chiunque intenda partecipare alla trasformazione della città deve poter accettare queste regole". Da milano.corriere.it: Il costruttore aveva chiesto alla Provincia di commissariare il Comune Moratti: cantieri, tutti rispettino le regole Replica a Podestà, che aveva proposto di mediare con il gruppo Ligresti per evitare il conflitto tra istituzioni MILANO - Nessuna mediazione. «Chiunque intenda partecipare alla trasformazione della nostra città deve accettare le regole». Il sindaco Letizia Moratti esce allo scoperto sulla vicenda della richiesta di commissariamento avanzata da tre società del gruppo Ligresti: richiesta che è stata protocollata lunedì in Provincia e che costringerebbe gli uffici di Palazzo Isimbardi a commissariare il Comune per altrettanti progetti urbanistici (per un totale di 72 mila metri quadrati da edificare) tenuti bloccati. L’altro giorno, il presidente Guido Podestà aveva lasciato intendere che si sarebbe lavorato per cercare un’intesa ed evitare così il conflitto fra due istituzioni, che tra l’altro sono guidate dalla stessa coalizione. Ma la Moratti, intervenuta ieri a margine della Festa della Lega inaugurata a Bruzzano, pare voler ribadire con forza la linea fin qui tenuta, difendendo a spada tratta modalità e contenuti del Piano di Governo del Territorio. Spiega infatti il sindaco: «La posizione del Comune è nuova. Milano in questi anni si è sviluppata senza regole. Abbiamo individuato nel piano di governo del territorio un nuovo statuto che deve tenere conto degli interessi legittimi dei privati, ma anche rispettare quelli generali dei cittadini, che devono avere verde e servizi». La prova è che «oggi il consumo del suolo (quello sottratto a verde e spazi pubblici, insomma, ndr) è 73 per cento, con il Piano sarà il 65». La fermezza del sindaco viene letta anche come la reazione alla posizione scelta il giorno prima dal presidente Podestà, che parlando di «accordi» aveva lasciato intendere la possibilità che si cercasse una mediazione. Letti i giornali, ieri mattina il sindaco Letizia Moratti si è confrontata con il direttore generale Giuseppe Sala e con l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, per scegliere la strategia da adottare. Di qui le dichiarazioni per specificare che «ogni accordo è possibile, ma all’interno di queste regole». Fa da sponda al sindaco anche il capogruppo leghista Matteo Salvini: «Ogni costruttore deve sapere che non potrà costruire neppure un metro quadrato più di quanto dovuto e concordato e soprattutto non sulle aree verdi». «Tra Moratti e Ligresti — commenta il capogruppo Pd, Pierfrancesco Majorino — non può svolgersi una trattativa privata. La città deve sapere qual è il reale oggetto del contendere, cosa c’è dietro a questa vicenda». Il consigliere Basilio Rizzo (Lista Fo), guarda avanti: «Condivido la filosofia della perequazione contenuta nel Pgt, a condizione che non aggravi le condizioni di vita nella città urbanizzata. Quindi bisogna capire quali indici edificativi vengono messi ed è su questo che credo si stia giocando anche la partita con il gruppo Ligresti». Dalla Provincia, Enrico Marcora (Udc), presidente della commissione Garanzia e Controllo, commenta: «Dobbiamo analizzare con la massima attenzione i documenti e ogni scelta deve essere fatta nell’interesse dei cittadini. Il verde va garantito e, se si costruiscono case, devono andare a chi ne ha bisogno: giovani coppie, famiglie in difficoltà e forze dell’ordine». Elisabetta Soglio 18 settembre 2009 |
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